S e t t e

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Era sabato mattina e Jungkook fu svegliato dai raggi di sole che, lasciati passare dalla tenda non completamente chiusa, illuminavano il suo letto. Guardò lo schermo del suo telefono e realizzò che fossero solamente le dieci del mattino e che avrebbe potuto dormire ancora per un po' se solo, pochi attimi dopo, non gli fossero arrivati una dozzina di messaggi uno dietro l'altro, costringendolo ad alzarsi.

<Oggi pranziamo tutti insieme, nessuno si inventi scuse per non venire. Ci troviamo all'una davanti al fast food. Jungkook passami a prendere.>

Fu questo ciò che scrisse Jimin sul gruppo che condividevano con gli altri ragazzi, gli stessi presenti la sera prima alla festa. Era stato il biondo a dare il via alla cascata di messaggi che arrivò subito dopo in cui tutti, ad uno ad uno, confermavano la loro presenza.

Non che qualcuno di loro si fosse azzardato a dire di no, Jimin era stato abbastanza chiaro: non ammetteva scuse.

Jungkook infatti si ritrovò ad inviare un semplice "Ci sto" come risposta, anche perché non riuscì davvero a trovare un buon motivo per declinare gentilmente quell'invito. Certo, stava morendo di sonno in quel momento ma questa, Jimin, non l'avrebbe trovata una scusa valida.

Si trascinò ancora mezzo addormentato verso il bagno dove si sciacquò il viso per svegliarsi. Si fermò qualche secondo ad osservare la propria figura riflessa nello specchio sopra il lavandino e, con ben poca sorpresa, notò due occhiaie ben visibili a contornargli lo sguardo. Erano lì, belle presenti, anche se la sera prima non aveva fatto tardi come aveva messo in conto.

A fine serata, infatti, aveva provato a cercare la figura snella ed elegante di Yuim per portarla in qualche camera libera e dar vita al suo desiderio. Purtroppo però non era riuscito a trovarla e, solo quando aveva provato a chiedere informazioni alle sue amiche, era stato messo al corrente del fatto che la ragazza fosse scappata dalla festa per un motivo sconosciuto a tutti.

Si era ritrovato quindi con l'unica opzione che gli era rimasta: tornare a casa e farsi una bella dormita.

Lo sguardo di Jungkook scese poi lungo tutta la sua figura riflessa fino a fermarsi appena vide, sul suo collo pallido, quel marchio rosso di cui aveva rimosso ogni ricordo fino ad un secondo prima. Ci passò una mano sopra, sfregando e grattando per cercare di cancellare ogni traccia che le labbra di Taehyung avevano lasciato sulla sua pelle.

Ma fu in quel momento che capì che, anche se il succhiotto fosse sparito, ad invadere la sua mente ci sarebbero per sempre stati i ricordi di quella sera, di come la bocca del castano si era poggiata sul suo collo, di come si era preso tutto il tempo necessario per baciare, mordere e succhiare quel lembo di pelle che si era colorato. Non avrebbe mai dimenticato di come Taehyung si era seduto sulle sue gambe, del suo sguardo sul suo petto nudo, la gentilezza nelle sue mani quando le aveva poggiate sulle sue guance per inclinargli la testa.

 Behind a Kiss ~ [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora