Behind a Kiss ~ [Taekook]

V e n t o t t o

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Finita la cena i due ragazzi decisero di dirigersi verso la sala cinema. Jungkook informò il maggiore che sarebbe prima passato in bagno e Taehyung si propose di scegliere il film nel frattempo. Quando Jungkook entrò nella stanza, vide sullo schermo il film già selezionato, che stava aspettando solo che qualcuno schiacciasse play prima di iniziare, e Taehyung comodamente piazzato sull'enorme divano.

«Puoi spegnere la luce?» Gli chiese il castano.

Jungkook fece come gli era stato chiesto e poi si precipitò sul divano vicino a Taehyung.

Erano passati parecchi secondi da quando si era seduto ed ancora il film non era stato fatto partire. Per qualche strano motivo il maggiore non si decideva a premere play nonostante fosse tutto pronto. Come ad incoraggiarlo a darsi una mossa, Jungkook lo guardò dritto negli occhi.

«Guarda che non ho intenzione di far iniziare il film finché non ti deciderai ad avvicinarti a me.» Disse il castano, capendo il motivo per il quale il più piccolo lo stesse fissando.

«Sono letteralmente al tuo fianco Tae, più vicino di così è impossibile.» Constatò Jungkook mentre ridacchiava, incapace di capire perché l'altro stesse facendo così tante storie.

«Zitto e mettiti qui.» Gli ordinò il maggiore dopo aver aperto le gambe e battuto la mano nello spazio tra esse.

Jungkook spalancò gli occhi, sorpreso del fatto che Taehyung gli stesse chiedendo di sedersi tra le sue gambe. Non si sarebbe mai aspettato da uno come lui una richiesta del genere e, proprio per questo, non perse neanche un secondo prima di accontentarlo. Chissà quanto tempo avrebbe dovuto aspettare, altrimenti, per avere di nuovo un'occasione del genere.

Quando finalmente Jungkook fu in posizione, Taehyung fece partire il film. Il più piccolo era un po' in imbarazzo, non sapeva come stare, non sapeva se fosse il caso di poggiare la sua schiena sul petto dell'altro o se questo gli desse fastidio, non sapeva dove mettere le mani o come posizionarsi per non ostruire la visuale al maggiore. Nel dubbio restò a sedere immobile con le mani nell'enorme tasca frontale della sua felpa.

Taehyung sembrò capire che il moro non fosse a proprio agio, notò la sua schiena rigida e la sua posa quasi da manichino. Decise quindi, come sempre, di prendere le redini della situazione e guidarlo. Poggiò le mani sulle sue spalle e, imprimendo un po' di forza, fece arretrare il busto di Jungkook finché la sua schiena non combaciò perfettamente con il suo petto. A quel punto sentì il più piccolo rilassarsi, cosa che gli fece intuire che quella posizione risultasse per lui comoda. Le braccia decise di stringerle attorno al busto di Jungkook, circondandolo, così da stringerlo ancora di più a sé, ed infilò anche lui le mani nella tasca della felpa dell'altro, posizionandole sopra quelle del più piccolo.

A quel contatto, Jungkook si sciolse nell'abbraccio ed appoggiò la testa contro la spalla di Taehyung così che entrambi potessero vedere bene lo schermo che stava proiettando il film.

Passarono la successiva ora e mezza in quella posizione godendosi l'uno il calore dell'altro ed il film. Quando i titoli di coda presero a scorrere sull'enorme televisione, Jungkook sentì il maggiore iniziare a lasciargli dolci baci sul collo. Partì da subito sotto l'orecchio e scese giù lungo tutto il collo fino a quando non incontrò l'ostacolo della felpa. Ma non si lasciò scoraggiare da quella pesante stoffa nera e prese a lasciare una scia di piccoli baci sulla mascella e sulla guancia del moro che, con gli occhi chiusi, lasciò fare all'altro qualunque cosa desiderasse fare.

Le mani di Taehyung lasciarono quelle del più piccolo e si spostarono dalla tasca all'estremità inferiore della felpa per poterle poi infilare sotto, incontrando però soltanto la stoffa della t-shirt e non la pelle nuda di Jungkook. Ma non importò perché il moro capì immediatamente cosa volesse fare il più grande e lasciò che l'altro gli sfilasse la felpa.

Adesso il collo di Jungkook era molto più scoperto, o almeno lo era abbastanza per far sì che Taehyung portasse a termine ciò che voleva fare fin dall'inizio. Si soffermò sullo stesso lembo di pelle che quel famoso venerdì sera alla festa aveva già avuto il piacere di marchiare e prese a stuzzicarlo con denti e lingua e a succhiarlo avidamente. A differenza di quella sera alla festa, in quel momento Jungkook non si trattenne e lasciò che della sua bocca fuoriuscisse ogni tipo di lamento che confermasse al più grande quanto gli stesse piacendo tutta quella situazione. Ancora ad occhi chiusi si lasciò marchiare da quelle labbra rosse che tanto amava e, nel frattempo, posizionò le proprie mani su entrambe le cosce di Taehyung così che potesse stringerle ogni volta che l'altro lo faceva gemere.

Quando fu sicuro che il suo lavoretto fosse completo prese a dare tanti piccoli baci sul punto che si era divertito a torturare, come per sigillare quel succhiotto appena fatto.

Quando si staccò definitivamente dalla pelle liscia del più piccolo, quest'ultimo riaprì gli occhi e sorrise, sorrise perché era felice e spensierato, in quel momento non stava pensando a niente se non a godersi l'attimo. Sorrise per la dolcezza che Taehyung aveva messo nel marchiarlo, rendendo quel succhiotto totalmente diverso dal primo che gli aveva fatto. Sorrise perché quello era solo l'inizio, l'inizio di tutto, l'inizio di loro.

Decise di voltarsi e mettersi a cavalcioni su Taehyung così che finalmente potesse guardarlo negli occhi.

«Cazzo, ti stanno proprio bene i miei succhiotti, non c'è niente da dire.» Esclamò il castano con voce roca e sorridendo mentre, con una mano, accarezzava la chiazza rossastra sul collo di Jungkook.

Il moro ampliò il sorriso che già era presente sul suo volto. Lo sguardo di Taehyung si alzò dal suo collo ai suoi occhi e il cuore del più piccolo fece una capriola. Giurò di essersi perso per qualche secondo in quegli occhi scuri ma per niente banali che il maggiore si ritrovava. Poteva un solo sguardo farlo tremare così? Poteva fargli perdere totalmente il controllo? Perché fu proprio quello che accadde a Jungkook che, con il corpo scosso da brividi e il cervello in pappa, si avvicinò sempre di più a Taehyung pronto a perdere nuovamente il respiro.

Quando le loro labbra si incontrarono, fu come la prima volta per Jungkook. Nessuna delle sensazioni che lo avevano invaso il giorno prima si erano affievolite durante questo secondo contatto, anzi gli sembravano addirittura essersi triplicate. Le sue braccia si strinsero al collo di Taehyung, così da essere ancora più vicino a lui, mentre le mani del maggiore si posarono sulle sue cosce che presero ad accarezzare.

Il bacio fu dolce, senza fretta, scontro di labbra assetate le une delle altre. Fu solo quando Taehyung strinse la presa sui glutei del più piccolo che da quest'ultimo si liberò un gridolino di sorpresa del quale il castano approfittò per far scivolare la sua lingua tra le labbra, ora schiuse, dell'altro.

Scintille. Era questo che percepiva dentro il suo corpo Jungkook. Ogni volta che le loro lingue si incontravano una scintilla scoppiava nel suo petto.

E il bacio continuò a lungo perché Jungkook non sembrava aver bisogno di aria, pensava che per sopravvivere gli bastasse la bocca di Taehyung sulla sua.

Con i fiati mozzati e la voglia di riassaggiarsi ancora, si staccarono per un attimo per volere del più grande. Le loro fronti si toccarono e le loro labbra risentirono nuovamente dell'attrazione verso le gemelle.

«Wow.» Fu tutto ciò che Jungkook riuscì a dire.

«Wow.» Fu tutto ciò che Taehyung rispose.

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Spazio autrice:

E nienteeeeee, io sono super soft per loro. Ok adesso la smetto di urlare per la mia stessa fan fiction che tra parentesi, udite udite, continua a farmi schifo anche dopo la riscrittura ma i personaggi li amo quindi c'è questa lotta interiore dentro di me. Me ne farò una ragione, spero piaccia a voi e sicuramente ci sono meno orrori rispetto alla prima versione.

Alla prossima!

🧡🧡