T r e n t a s e i

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Aprire gli occhi la mattina presto e vedere come prima cosa Taehyung addormentato tra le proprie braccia era un'immagine che a Jungkook sarebbe piaciuto rivivere ogni giorno per il resto della sua vita.

Si prese del tempo per ammirare il ragazzo accoccolato al suo petto: dalle sue rosse labbra appena socchiuse uscivano sospiri pesanti, segno che Taehyung si trovasse ancora nel mondo dei sogni. Lunghe ciglia contornavano quegli occhi, ora chiusi, che facevano impazzire Jungkook e una delle guance era spiaccicata sul suo petto, facendo assumere al maggiore l'espressione più dolce che gli avesse mai visto.

Era così bello e, finalmente, era tutto suo.

Passarono svariate decine di minuti e il castano non si decideva a svegliarsi e, mentre Jungkook lo osservava dolcemente, iniziò a pensare ai pancakes che aveva promesso di cucinare per colazione. L'immagine di quei dolcetti, affogati da sciroppo e cioccolato, gli creò un certo languorino che si manifestò, pochi minuti dopo, con l'insistente borbottio del suo stomaco. Però quel bellissimo ragazzo avvinghiato al suo corpo non gli permise di alzarsi e, certamente, Jungkook non avrebbe mai disturbato il sonno profondo dell'altro solo per quello. Avrebbe pazientemente aspettato in compagnia del suo stomaco chiacchierino fino a quando quei profondi occhi scuri non gli avrebbero dato il buongiorno.

«È la prima volta che vengo svegliato da uno stomaco.» Blaterò Taehyung tra gli sbadigli con ancora la voce impastata dal sonno.

Jungkook diventò rosso come un pomodoro dall'imbarazzo. Non era la prima volta che il maggiore assisteva ai lamenti del suo corpo ma, nonostante quello, la situazione non smetteva di imbarazzarlo.

«Sei fortunato che il tuo proprietario mi piaccia proprio tanto, altrimenti non ti avrei perdonato.» Continuò a parlare Taehyung, questa volta però rivolto allo stomaco di Jungkook su cui aveva poggiato una mano.

Il più piccolo, ancora imbarazzato ma tremendamente felice, decise che fosse arrivata l'ora che anche lui aprisse bocca.

«Buongiorno Tae.» Quasi sussurrò Jungkook.

«Buongiorno piccoletto.» Gli rispose il castano sorridendo, spostando il suo sguardo dalla pancia al viso del moro. «Allora? Ho russato?» Chiese poi.

«Stranamente no.» Ammise il minore, ridacchiando alla vista del sorriso che si stava ampliando sul volto dell'altro come conseguenza alle sue parole.

«Allora me li merito proprio quei pancake di cui parlavi ieri.» Esclamò felice.

Jungkook annuì e lasciò che i loro sorrisi illuminassero quella perfetta mattinata.

«Te li avrei già preparati se solo qualcosa, o meglio qualcuno, non mi avesse impedito di alzarmi.» Scherzò poi, punzecchiando i fianchi di Taehyung con il suo dito indice.

 Behind a Kiss ~ [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora