Behind a Kiss ~ [Taekook]

Q u a r a n t a n o v e

~

Era martedì mattina e Taehyung si era svegliato una ventina di minuti prima del suono della sveglia e ne aveva approfittato per preparare la colazione per se stesso e per il suo ragazzo che era ancora nel mondo dei sogni.

Decise poi di togliere la sveglia e cercò di svegliare Jungkook a modo suo. Si stese su di lui, che stava dormendo a pancia in su, e gli riempì il viso di baci. Guance, naso, fronte, mascella e perfino gli occhi chiusi, ogni parte del volto del più piccolo fu sfiorata gentilmente dalle sue labbra e, circa una ventina di baci dopo, sentì dei mugolii provenire dal suo ragazzo. Si stava svegliando.

«Buongiorno, piccoletto.»

«Buongiorno, Tae.» Rispose quasi in un sussurro Jungkook che ancora non era del tutto sveglio.

Stava cercando di aprire gli occhi ma la luce che entrava dalla finestra gli creava un leggero fastidio. Taehyung gli lasciò un ultimo bacio sulla tempia prima di parlare di nuovo.

«Sei caldo.» Affermò.

«Beh, ho il ragazzo più bello del mondo letteralmente spalmato addosso, come pensi dovrei sentirmi?» Cercò di giustificarsi il moro.

«No, Kook, intendo che scotti proprio. Penso tu abbia la febbre.» Si spiegò meglio il castano. «Dove tieni il termometro? Così la misuriamo.» Gli chiese poi, togliendosi da sopra di lui e rimanendo in piedi accanto al letto.

Jungkook gli indicò uno dei cassetti del comodino in cui, una volta aperto, Taehyung trovò ciò che stava cercando.

«Su, mettiti a sedere e proviamoci questa febbre.» Gli ordinò il maggiore e il più piccolo obbedì, mettendosi seduto con la schiena poggiata alla spalliera del letto.

Taehyung si mise a cavalcioni sulle gambe del suo ragazzo e gli passò il termometro ma, quella posizione, non fu un toccasana per la salute di Jungkook che sentì la sua temperatura corporea aumentare ogni secondo di più a causa di tutta quella vicinanza.

«Dovresti impiegare questo tempo per prepararti o farai tardi all'università.» Gli ricordò il moro.

«Se tu stai male io non andrò da nessuna parte. Starò qui a farti compagnia.» Lo informò Taehyung.

«Guarda che io andrò comunque a lezione, non posso saltarla. Se non mi presento penseranno tutti che sono un fifone che cerca di scappare dai problemi. Per carità, lo sono, ma non devo sembrarlo. Quindi ora che mi sono fatto un minimo di coraggio, andrò all'università e affronterò il problema. Non importa cosa mi diranno o come mi guarderanno perché io ti stringerò la mano e sentirò solo te.»

Taehyung gli sorrise, fiero delle parole che erano appena uscite dalla bocca del suo ragazzo.

«Nonostante mi faccia molto piacere sentirti dire tutto ciò, se hai la febbre non ti farò andare all'università.» Mise le cose in chiaro subito dopo.