Q u a r a n t a t r e

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«Non ci credo. È un incubo, cazzo!» Sbuffò Jungkook.

Era da poco giunta al termine quell'imbarazzante cena che aveva fatto venire la nausea al moro. Il padre di Taehyung sembrava non voler mollare la presa e continuava ad affermare che il figlio avrebbe cambiato idea sul matrimonio. Poche volte nella vita Jungkook si era sentito così disprezzato. Quell'uomo aveva continuato a parlare come se lui non fosse lì, come se ogni parola uscita dalla sua bocca non avesse trafitto il cuore del più piccolo ancora ed ancora.

I genitori di Yuim, al contrario, si erano arresi subito ma erano rimasti a cena per godere di tutto quel fantastico cibo che altrimenti sarebbe andato sprecato.

E mentre le due famiglie erano rimaste in soggiorno a sorseggiare liquori costosi, Taehyung aveva portato Jungkook in quella che per tanti anni era stata la sua cameretta.

E forse, se il minore non fosse stato nel panico più totale, si sarebbe divertito a guardarsi intorno e ad osservare ogni minimo dettaglio di quella stanza. Avrebbe sgranato gli occhi davanti ai vecchi poster di band ormai sciolte che tappezzavano parte delle pareti e avrebbe sorriso di fronte alle numerose foto che ritraevano il suo fidanzato da piccolo. Ma in quel momento riusciva a vedere solo la sua ansia e il suo panico crescente.

«Te lo giuro piccoletto, non sapevo che sarebbe venuta.» Cercò di giustificarsi il maggiore, nonostante non avesse niente da farsi perdonare.

«Lo so, Tae.» Lo rassicurò. «E comunque non avresti potuto immaginare che sarebbe stata una ragazza che conoscevamo entrambi.»

«Beh...» Disse Taehyung.

«Beh cosa? Lo sapevi?» Chiese il moro sorpreso.

«Non proprio, sapevo solo che frequentava la nostra stessa università.» Spiegò.

«E perché non me l'hai detto?» Domandò ancora.

«Non pensavo fosse importante dato che non ho mai avuto l'intenzione di sposarla davvero. Infatti penso che dovresti calmarti.» Gli suggerì. «Ok, è una ragazza che conosciamo ma finisce lì. Non devi minimamente pensare che io possa cadere nella trappola di mio padre. L'unica cosa che volevo era che mi pagasse l'università e, venendo a questa cena del cazzo, l'ho ottenuta. Quindi ora andiamo giù, salutiamo tutti e torniamo a casa.» Continuò.

«Proprio non capisci qual è il problema, vero?» Gli chiese Jungkook.

«A quanto pare no.» Ammise Taehyung.

«Ovvio, alla fine non è una cosa che ti riguarda, perché dovrebbe importarti.» Disse irritato il minore.

Jungkook non era davvero arrabbiato con il suo fidanzato ma quella situazione gli faceva paura e lo metteva in agitazione. Doveva sfogare il suo malessere e, ingiustamente, lo stava facendo contro il maggiore che non aveva colpe.

 Behind a Kiss ~ [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora