T r e n t a q u a t t r o

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Era venerdì mattina e, come tutti i giorni della settimana ancora in corso, Jungkook non era andato all'università. Ormai le lacrime gli concedevano una tregua ogni tanto, così da non passare le intere giornate a piangere. Per questo doveva ringraziare Jimin che gli era stato accanto nei due giorni precedenti, distraendolo un po'.

Jungkook stava scorrendo tra i vari film di Netflix, senza riuscire a trovarne uno che lo convincesse del tutto. Alla fine erano giorni che non faceva altro che guardare la TV per distrarsi un po' sia durante il giorno, sia durante le svariate notti insonni che aveva passato. Inoltre, non era proprio dell'umore per vedere nessun tipo di film anche solo lontanamente romantico e quindi era costretto a scartare la maggior parte di ciò che offriva Netflix.

Il suono del campanello lo distrasse dalla sua ricerca. Almeno poteva abbandonare l'idea del film e lasciare che fosse la compagnia di Jimin a distrarlo nonostante il moro, il giorno prima, gli avesse detto che quella mattina non avrebbe avuto problemi a starsene da solo, così da permettere al biondo di seguire finalmente le lezioni all'università.

Si alzò dal divano con la sua ormai fidata coperta, che teneva sulle spalle come se fosse un mantello, e andò ad aprire la porta.

«Jimin, te l'avevo detto. Non c'era bisogn-» Disse Jungkook bloccandosi nell'esatto momento in cui realizzò che, davanti alla porta di casa sua, non ci fosse il suo amichetto biondo ma bensì l'unica persona che, al momento, non voleva vedere.

«Ciao Jungkook.» Gli disse Taehyung, sorridendo, ancora immobile fuori casa sua.

Ditemi che mi sono addormentato davanti alla TV e che questo è solo un incubo. Pensò Jungkook.

Rimase almeno un minuto in silenzio con gli occhi sgranati per la sorpresa, oltretutto non gradita, prima di realizzare che quello non fosse affatto un incubo ma piuttosto una realtà scomoda della quale avrebbe fatto volentieri a meno.

Ritrovarselo davanti, così bello e sorridente, gli incrinò ancora un po' il cuore. Sentiva gli occhi bruciare e le lacrime che gli chiedevano di uscire per bagnare nuovamente quelle guance che da giorni assaggiavano quelle gocce salate quasi ininterrottamente.

Non disse niente, semplicemente richiuse la porta così come l'aveva aperta. Taehyung però riuscì a precederlo mettendo un piede in avanti per bloccare la porta così che non potesse essergli chiusa in faccia.

«Ti prego vattene.» Sussurrò Jungkook quando le prime lacrime iniziarono a lasciare i suoi occhi.

«Jungkook penso che dovremmo parlare» Gli rispose il castano.

«Hai già detto tutto quella sera, ora lasciami in pace.» Disse il minore che non aveva la forza di sentir uscire altro da quella bocca che gli aveva fatto provare il dolore più grande.

 Behind a Kiss ~ [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora