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Sembra così sorpreso e forse un po' lo capisco. Lo avrò guardato si e no tre volte e avrò detto mezza parola in sua presenza. Sicuramente pensava che avrei risposto di no. Sono ancora molto spaventata da quello che ho detto, non lo conosco e per quanto ne so potrebbe essere come loro. Il mio istinto però mi dice di fidarmi. Si, sembra un tipo un po' rigido e autoritario ma il suo sorriso mette tranquillità.
Mi riscuoto dai miei pensieri e non mi accorgo che si è alzato. Mi sta aspettando?
"Dai vieni. Non voglio lasciarti un minuto di più in questo posto"
Vuole adottarmi adesso?
Mi alzo velocemente, non voglio che si arrabbi ma quasi mi dimentico del mio sedere. La fitta che mi arriva mi fa lacrimare e lui se ne accorge, merda.
"perché piangi? Dove ti fa male?"
Mi dice in tono allarmato. Rimango in silenzio mentre lui mi scruta in cerca di qualche ferita. Non voglio raccontargli della punizione e lui sembra capirlo.
" Gemma, dimmi dove ti fa male così posso aiutarti. Puoi anche rispondere con un cenno, ok?
Annuisco. Questo posso farlo, non sembra difficile
"Qualcuno ti ha fatto del male? "
Dritto al punto eh Philip. Annuisco, mi scende una lacrima ma non lo guardo, non voglio che veda quanto sono debole.
" Puoi indicarmi dove ti fa male? solo un gesto ti prego"
Sembra che voglia aiutarmi davvero. Decido di dirglielo, magari mi proteggerà oppure mi farà ancora del male ma ormai ci sono così abituata che non farà differenza. Indico il mio povero sedere martoriato e la sua espressione cambia. Si arrabbia e diventa tutto rosso, si vede che sta cercando di trattenersi. Ho paura che mi dia uno schiaffo quindi mi rintano nell'angolino più lontano e mi porto le ginocchia al petto. Immediatamente si calma e come se stesse parlando con il cucciolo più ferito del mondo, addolcisce lo sguardo e si china alla mia altezza
"Scusami Gemma, non volevo spaventarti. Smetti di piangere piccina, ci sono io adesso e nessuno potrà più farti del male. Forza andiamo via da questo posto"
Sorrido alle sue parole e scatto in piedi, non sono pronta ad essere toccata e lui sembra capirlo. Mi aiuta a fare la valigia, anche se continua a ripetermi che mi comprerà tutto quello che voglio e insieme andiamo dalla direttrice. È talmente felice di liberarsi di me che quasi si dimentica di fargli firmare tutte le carte. Mentre Philip firma dei fogli si avvicina e un po' tremo
"Vedi di non farti riportare indietro anche questa volta" dice cercando di non farsi sentire. Philip la guarda con disprezzo ma a lei non sembra importare. Si salutano e andiamo via, verso una nuova vita più felice e serena, spero.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora