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Si è rotto qualche cosa e ce ne siamo accorti entrambi. Mi ha punita ingiustamente. Non ho preso la giacca perché volevo scappare il più lontano da lui. Ormai appena mi chiede qualche cosa rispondo subito o se mi chiama scatto per paura di essere punita di nuovo. C'è andato giù pesante e mi fa ancora male il sedere
"Gemma vieni qui che ti metto la crema" non vorrei ma non voglio disobbedire. Ormai faccio tutto meccanicamente per evitare che mi brontoli o mi punisca.
Mi adagia sul letto e mi medica
"Ahi ahi" dico un paio di volte ma me ne pento subito e mi giro a guardare la sua espressione.
"Scusa scusa non lo dico più" dico allarmata ma lui accenna un sorriso
"Ho fatto piccina, stai tranquilla". Mi tira su e mi coccola un po'. Non oppongo resistenza amo troppo le coccoline

POV PHILIP
Ha paura di essere punita di nuovo. Obbedisce sempre, non fa quasi nessun capriccio. Sta sempre zitta e non fa storie quando deve mangiare. Non mi piace vederla così. Ho sbagliato a punirla ma sono troppo orgoglioso per ammetterlo. È sempre triste. Provo a farla ridere ma a malapena accenna un sorriso. Non ce la faccio più a vederla così. Decido di chiamare Jason, mi darà sicuramente   un consiglio, Gemma si potrà sfogare con Lia e forse questo basterà ad aggiustare le cose tra di noi. Arrivano il pomeriggio. Gli ho già accennato qualche cosa e subito hanno accettato l'invito. Gemma sta guardando un cartone quando suonano alla porta. A lei però sembra non importare. Vado ad aprire e faccio entrare i nostri due ospiti
"Gemma guarda chi è venuta a trovarti" provo a dire per suscitare una qualche reazione in lei.  Si gira e per la prima volta dopo non so quanti giorni fa un sorriso, un sorriso vero
"Buongiorno Jason, ciao Lia" dice con educazione. Almeno in quello sono ancora bravo. Lasciamo le bambine nel box  e andiamo in cucina
"Allora, come va?" chiede Jason mentre prepara il caffè. Mi lascio andare su una sedia
"Uno schifo" ammetto
"Come sta Gemma, come si comporta?"
" Da quando l'ho punita per non aver preso la giacca è cambiata. Ha così paura che possa punirla di nuovo che a malapena parla" dico distrutto
"Fammi capire. Lei scappa da te per colpa tua, si dimentica la giacca e tu la punisci? Sarebbe bastata una ramanzina a farle capire l'errore commesso"
"Lo so ho sbagliato ma ho avuto paura di perderla e non c'ho visto più. Le fa ancora male il sedere" dico dispiaciuto
"Le hai detto che ti dispiace?" chiede alzando un sopracciglio, sa già la risposta mi conosce troppo bene
"No, sono troppo orgoglioso per ammetterlo"
"E ti piace di più vederla timorosa e sempre sull'attenti per paura che una parola o un'azione portino ad una punizione? Il nostro compito è quello di educare, non di punire senza motivo. Come pensi che impari la differenza?" mi chiede ovvio
"Scusati se non vuoi perderla definitivamente" mi suggerisce
"Gemma è intelligente e ti vuole molto bene, capirà che anche i grandi sbagliano e tornerà tutto come prima"

Ci hanno lasciate a giocare nel box. Sono molto felice che Lia sia venuta ma non sono stupida e ho capito che Daddy li ha invitati per farmi parlare con lei. Gli sono comunque grata di questo gesto, devo parlare con qualcuno.
"Allora Gemma, come va?"
"Uno schifo" ammetto senza troppa fatica
"Jason mi ha raccontato qualche cosa ma se non ne vuoi parlare non fa niente, al diavolo i loro stratagemmi" dice facendomi ridere
"Mi ha punita perché non ho preso la giacca e mi sono ammalata ma stavo scappando da lui, cosa vuoi che me ne importasse della giacca?" sputo fuori arrabbiata
"Ti ha fatto molto male?"
"È passata una settimana e ancora devo mettere la crema" dico scocciata
"Ho sempre pensato che mi punisse per il mio bene ma questa volta mi è sembrata più una vendetta per la mia fuga" confesso triste
"Dopo la punizione come si è comportato?"
"Come se non fosse successo niente mentre io mi sono chiusa per paura di riceverne altre. Non parlo praticamente più, solo lo stretto necessario e obbedisco sempre"
"Direi che non va affatto bene, non puoi vivere nel terrore. Devi dirglielo e dovete aggiustare le cose" Mi suggerisce. Faccio scendere un paio di lacrime e Lia mi abbraccia
"Vedrai che le cose si aggiusteranno e se così non fosse puoi sempre contare su di me e anche su Jason, sembra duro ma in realtà assomiglia più ad un orsacchiotto" Ridiamo entrambe per questa immagine e poi giochiamo  in attesa che ci vengano a riprendere

POV PHILIP
Ho deciso che stasera le parlerò, devo risolvere questa situazione. Non posso continuare a vederla così. Lei è la mia piccolina e non deve avere paura di me. Salutiamo Jason e Lia e prima di cena le parlo. Sta guardando la televisione ma gliela spengo e non fa nessun capriccio. In condizioni normali  protesterebbe e invece abbassa lo sguardo e si tortura le mani
"Gemma dobbiamo parlare" mi siedo vicino a lei e le alzo il mento. Mi guarda e aspetta che dica qualche cosa
"Non possiamo più andare avanti così. Non posso vederti così impaurita. Ho sbagliato a punirti per esserti dimenticata la giacca, stavi scappando da me e già questo è abbastanza per capire quanto sono stato stupido a metterti in condizioni di dovertene andare. Quando siamo tornati ero deluso da me stesso e mi sono sfogato su di te. Mi dispiace così tanto ma ti prego perdonami e non avere paura. Ti dico sempre che ti punisco per educarti ma questa volta non è stato così e mi dispiace tanto" dico velocemente. Sta zitta per diversi secondi e poi inizia a piangere e mi abbraccia
"Hh-o paura cc-he tu mi pp-unisca di nuovo ss-enza mm-otivo" dice tra i singhiozzi
"Sarò più brava e mi impegnerò di più ma non farlo mai più" dice lacrimando e guardandomi negli occhi
"Te lo prometto amore mio, perdonami e sei già molto brava"
Finalmente mi sono tolto questo peso. Gemma mi ha perdonato e adesso possiamo tornare alla vita di sempre, mi è mancata la mia piccola monella.

Mi ha chiesto scusa e l'ho perdonato. In questi giorni mi è mancato tanto e speravo in un discorso simile. So quanto gli sia costato dirmi quelle parole ma ho bisogno di riacquistare fiducia in lui. Ci vorrà comunque del tempo ma  torneremo come prima ne sono sicura.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora