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Apro gli occhi e mi guardo in torno. Come ci sono finita nella culla?? Improvvisamente mi ricordo tutto e ho paura che Daddy sia arrabbiato. Non mi sono comporta bene ma non è colpa mia. Ho cercato con tutte le forze di sopportare la presenza di un'estranea ma evidentemente non sono stata brava. Adesso mi manderà di nuovo in orfanotrofio. Rabbrividisco a questo pensiero. Nello stesso istante lui entra e io abbasso lo sguardo.
"Buongiorno principessa" non riesco a guardarlo ma se lo facessi potrei vedere il suo sorriso e potrei tirare un sospiro di sollievo.
" Scusami scusami, non volevo disubbidirti ma non ce l'ho fatta. Lei voleva cambiarmi e toccarmi e mi ha ricordato quello che mi facevano e io non volevo ma ti prego non mi riportare laggiù, starò buona e ubbidirò" dico tutto d'un fiato torturandomi le mani. Lui non dice niente per un po' e mi preoccupo ma poi mi prende e mi porta in camera sua. Lo abbraccio forte, convinta che quella sarà la mia ultima possibilità.
" Piccina mia staccati e guardami, non hai niente da temere. Calmati e respira bene. Non mi sognerei mai di riportarti lì. Non ho fatto venire Ivy per farti stare male, pensavo che ti avrebbe fatto piacere passare del tempo con una ragazza per parlare di cose vostre" mi confessa
"Ma non è che Ivy non mi piace ma ho avuto paura che mi potesse fare del male. Anche nell'altra casa erano gentili all'inizio e ad un certo punto si sono divertiti a torturarmi" dico lasciandomi sfuggire una lacrima
"Non ti farei mai una cosa del genere e nemmeno la mia famiglia. Se ti lascio con qualcuno di loro è perché sono sicuro che non ti potrà capitare niente di male, fidati di me e vedrai che quelle brutte cose diventeranno solo un lontano ricordo" dice rassicurandomi. Mi sento sollevata. So di potermi fidare di lui ma qualche cosa mi blocca dall'essere completamente spensierata.
"Però Gemma è la seconda volta che ti butti dal fasciatoio. È alto e ti potresti fare male. Non voglio più ripeterlo, capito?" dice con tono più duro
"Si Daddy, devi punirmi?
" Si principessa, vedrai finiremo subito e imparerai a non farlo più. Da brava vieni sulle mie ginocchia" Mi posiziono e aspetto che inizi. Sapevo che sarebbe successo ed è giusto così. Pensavo mi avrebbe punito per avergli disubbidito e sapere che comprende i miei problemi mi fa sentire in pace. Inizio comunque a piangere dopo la quinta sculacciata ma daddy è stato di parola e dopo poco smette. Verso ancora qualche lacrima e lui mi accarezza fino a che non mi calmo.
"Hai capito la lezione?" mi chiede
"Si Daddy, non lo faccio più"
"Bene, adesso latte e poi usciamo. Andiamo da Jason in piscina" Mi brillano gli occhi ma subito mi ricordo che non so nuotare
"Ma io non so nuotare e invece Lia sarà bravissima e io... Io"
"Sssh Gemma stai tranquilla. Nessuno è più bravo di nessuno. Devi solo fare un po' di pratica e poi ci sono io a tenerti, non ti farò bere nemmeno un po' di acqua" mi promette toccandomi il nasino. Rido per il gesto e gli do un bacino sulla guancia. Non gli do spesso i bacini, mi limito agli abbracci ma devo ammettere che è piacevole. Lui mi abbraccia contento del mio gesto
"Forza scimmietta andiamo altrimenti facciamo tardi. Ah Gemma, niente pannolino in piscina quindi se ti scappa qualche cosa devi dirmelo va bene?
" Si daddy"
Mi fa bere il latte e poi mi cambia
"Gemma entro stasera voglio vedere il pannolino pieno, altrimenti dobbiamo fare il clistere, ok?
" Ma ma no il clistere no, fa male e e non voglio" dico lamentandomi
"Su niente storie, adesso non ci pensiamo. Poi stasera vediamo" dice accarezzandomi una guancia.
Il costumino è rosa con i brillantini. Mi piace tantissimo.
"Ti piace questo costume?"
"Si daddy, luccica un sacco" dico battendo le mani. Per ora mi ha lasciato il pannolino e gliene sono grata perché mi scappa tantissimo la pipí.
Quando arriviamo da Jason sono molto emozionata e appena entriamo in casa corro da Lia e ci abbracciamo
" Possiamo fare il bagno? Chiedo a Philip 
" Certo ma prima devo toglierti il pannolino, vieni sul lettino". Vuole cambiarmi davanti a tutti ma mi vergogno.
"Ma non possiamo andare in bagno?"
"No tesoro, vieni qui che facciamo subito" ma non mi muovo
"Gemma se vuoi che restiamo vieni qui subito, altrimenti andiamo via. Capito?" Mi muovo velocemente e quando gli arrivo vicino mi da un forte sculaccione
"Ahia" mi lamento
"Quando dico una cosa mi aspetto che tu la faccia" mi dice in tono duro. Abbasso lo sguardo e mi stendo sul lettino. Mi pulisce con delle salviette e poi mi tira su.
"Forza bimbe, tutti in piscina" urla Jason. Ridiamo tutti insieme ed entriamo in acqua.
Ho paura di annegare quindi mi tengo molto stretta a Philip
"Scimmietta puoi anche lasciarmi, ti tengo io e sarai più libera per nuotare" ma ho paura e scuoto energicamente la testa.
"Dai Gemma guarda ti insegno ad andare sott'acqua" dice Lia.  Sa nuotare benissimo, beata lei. Va sotto e quando riemerge mi schizza. Rido per questo gesto e la schizzo anche io. Parte una guerra d'acqua e ci divertiamo tutti insieme.
"Daddy puoi provare a lasciarmi? Voglio galleggiare da sola"
"Va bene ma muovi sempre i piedini altrimenti vai giù". Riesco a rimanere a galla e tutti applaudono
" Brava Gemma, sei diventata un pesce come me" dice Lia ridendo
"Forza è l'ora di mangiare" ci informa Jason
"Ma no Daddy non abbiamo fame e vogliamo stare in acqua"
"Lia vuoi finire sulle mie ginocchia come stamattina? Devo prendere la spazzola?" Le dice in tono severo.
"No no la spazzola no" dice Lia impaurita. Usciamo tutti e ci asciughiamo. Mangiamo in piscina e ci rilassiamo. Daddy mi sta facendo i massaggini sul culetto e inizio a sbadigliare
"Daddy ciuccio ciuccio" ultimamente ho capito che mi rilassa e non riesco più a dormire senza
"Cucciolotta me lo sono dimenticato" mi dice mortificato
" Dai rilassati lo stesso, continuo a farti i massaggi fino a che non ti addormenti" ma ormai mi sono innervosita e non riesco a prendere sonno
"Sssh piccina smetti di agitarti, ci sono io qui"
"Ma io non riesco a dormire senza ciuccio" inizio a piangere. Quando non riesco a dormire mi agito tanto. Piango talmente tanto che alla fine mi addormento sfinita e con un gran mal di testa. Non sarà un bel risveglio.

POV PHILIP
Finalmente si è addormentata. Lia dorme già da un po' e Jason mi ha lasciato da solo per non far agitare ulteriormente Gemma.
"Vedo che con Gemma non ci si annoia mai" dice in modo scherzoso Jason. Ridiamo entrambi e stappiamo un paio di birre
"Mai te lo assicuro. Non lo vuole mai il ciuccio e ovviamente oggi che non ce l'ho fa i capricci"
"Dai è normale. Ti ricordi quando Lia ruppe la televisione perché non volevo darle il succo?
" Mi ricordo le sue urla mentre la punivi, quelle si ahahah"
"Ma ha smesso di fare i capricci? Direi di no"
"Sono delle bambine e hanno sofferto molto. Spesso lo fanno per attirare la nostra attenzione, altre volte perché hanno paura di perderci. Gemma tutti i giorni pensa che tu la riporterai indietro ma sta a te farle capire che non sarà così. Lia tutti i giorni faceva la valigia, ho dovuto nasconderla in soffitta"
"Hai ragione, un passo alla volta"
Lia si sveglia e Jason la porta in bagno mentre io guardo Gemma dormire. È così rilassata, tiene il pollice in bocca e ogni tanto fa dei piccoli versetti. La lascio dormire e quando si sveglia il suo pancino brontola
"Qui qualcuno ha fame" dico facendole il solletico. Mentre do il latte a Gemma Jason mi raggiunge ma ha una faccia molto preoccupata
"Dopo devo farti vedere una cosa" dice in tono allarmato. Lasciamo giocare le bambine nel box esterno ed entriamo in casa.
"Prima è passata una notizia al telegiornale. Sapevi che i media hanno parlato di Gemma?"
"No non ne ero al corrente. Quella stronza dell'orfanotrofio avrebbe dovuto dirmelo. Non mi è venuto in mente di cercare su internet, Gemma mi ha tenuto molto impegnato" dico stringendo i pugni.
"Ecco prima al telegiornale hanno detto che Jhon white è uscito di prigione e che è agli arresti domiciliari"
Devo sedermi per lo shock
"Non possono farlo" dico alzando la voce
"Evidentemente si. Ma tu sei un avvocato e puoi scoprire qualche cosa. Sai bene che la polizia non la potrà proteggere quindi sta a noi difenderla"
"Non so che fare. Devo dirglielo!?"
"Non credo sia una buona idea, sta iniziando adesso a superare tutto. Se gli dai questa notizia sprofonderà di nuovo nei suoi incubi e vivrà nel terrore". Jason ha ragione devo fare finta di niente. Domani chiamerò l'ufficio e mi  farò dare tutte le informazioni. La proteggerò anche a costo della mia vita. Ringrazio Jason e usciamo a controllare le bambine. Stanno giocando felici con due peluche
"Forza amore è ora di tornare a casa"
Entrambe mettono su un broncio adorabile
"Ma ci avete fatto fare il riposino e non abbiamo potuto giocare, è colpa vostra"
"Su su niente capricci vi rivedrete presto e potrete stare di nuovo insieme". Ci salutiammo tutti e torniamo a casa. Sono molto preoccupato ma non voglio che Gemma se ne accorga.
Quando è l'ora di cambiarla mi accorgo che il pannolino è pulito.
"Amore mio niente cacca?"
" No daddy non mi scappa, la faccio domani". Sono già troppi giorni che non la fa, stanotte starà sicuramente  male
"No Gemma sono troppi giorni che non ti liberi. Ti avevo già avvertito stamattina. Adesso da brava ci mettiamo sul letto e alzi il pancino, facciamo presto dai"
"Mi da retta, evidentemente ha già dei dolori e non vuole dirmelo". Infilo la cannula e piange un po'
"Sssh ho fatto. Adesso faccio entrare l'acqua ma tu devi stare ferma"
"Si daddy sarò brava vedrai". Incredibilmente non si lamenta più di tanto.
"Adesso trattieni tutto per 15 minuti e poi ti liberi"
"No daddy ti prego ho già i crampi fammi liberare" mi supplica in lacrime
"Gemma puoi resistere, non farmelo ripetere e guai a te se perdi l'acqua. Lo sai cosa succede." resiste fino alla fine e quando le do il permesso di liberarsi tira un sospiro di sollievo.
È tutta sudata quindi le faccio un bel bagno e poi la porto a letto
" Buonanotte amore mio" ma lei si è già addormentata. Per me sarà una lunga notte. Ho troppi pensieri in testa.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora