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"Daddy?"
"Dimmi principessa"
"Scusa se non ti faccio dormire" dico facendo una smorfia di dolore. Sono due notti che non chiudo occhio. Devo prendere un sacco di farmaci e il mio corpo si sta ribellando
"Tranquilla piccolina adesso passa, non ci pensare e rilassati"
Ho mal di pancia e non riesco a dormire.
"Mmmm ahi ahi" dico piagnucolando
"Forza prendi un po' il ciuccio" ma so che ci ha messo qualche cosa
"Nono non voglio il calmante ti prego, non punirmi"
"Sssh non è una punizione, lo sai che ti fa bene forza, niente capricci" dice accarezzandomi la schiena. Smetto di fare i capricci e lo accontento. In effetti mi rilasso subito e poco dopo mi addormento

POV PHILIP
Stiamo passando un periodo un po' movimentato. Gemma è sempre molto agitata. Non l'ho ancora punita per via della convalescenza ma sta facendo troppi capricci. Tra poco avremo il controllo in ospedale e sicuramente farà un sacco di storie per andarci ma non voglio portarla con la forza. Stasera ha mal di pancia. Non è abituata a prendere tutte quelle medicine e ha spesso questi dolori.
Mi dispiace vederla soffrire ma sono impotente. Domani devo farle anche un'iniezione e voglio che sia calma. Ho invitato i miei familiari per farla distrarre un po'. Ma non so fino a quanto funzionerà. Ultimamente è molto giù, sempre stanca e senza forze. Spesso fa fatica a respirare e devo aiutarla a salire le scale. I dottori mi hanno spiegato che era già molto fragile e che adesso lo sarà ancora di più. Si ammalerà più facilmente e devo stare molto attento
"Daddy?" Finalmente si è svegliata. Io invece non ho chiuso occhio
"Ben svegliata"
"Oggi andiamo al parco?" Oddio di nuovo no. Sono tre giorni che me lo chiede e non so più come spiegarle che non possiamo
"No Gemma te l'ho già spiegato. Non sei ancora guarita quindi non possiamo uscire"
"Ma io mi annoio taaaaantissimo" dice mettendo un broncio enorme
"Oggi viene Ivy, sei contenta? Ha detto che vuole cucinare" so di aver colpito il suo punto debole
"Sisisisisi" dice battendo le mani
"Forza vestiamoci e andiamo a bere il latte" ma oggi Gemma è capricciosa
"No il pannolino no dai sono grande" mi da due calci e mi prende, è molto forte
"Gemma smettila subito" dico alzando la voce. È da un po'che non ho quel tono ma sono al limite
"Stai ferma altrimenti ti punisco" mi obbedisce subito. Le preparo il latte e la metto sul seggiolone
"Forza bevi" ma non ne vuole sapere
"Non farmelo ripetere altrimenti mi arrabbio". La faccio scendere dal seggiolone e le do due forti sculacciate
"Non ne posso più di te" dico senza pensare a quello che realmente sto dicendo. Mi guarda in un modo così deluso che mi fa male
"Vai nell'angolo subito" è l'unico modo per evitare che continui a guardarmi così. Mi accontenta ma so di aver esagerato. Non penso assolutamente quello che ho detto ma sarà difficile farlo capire a Gemma. Sono stressato da tutti gli eventi che sono capitati. Tutte le mie sicurezze stanno vacillando e non mi è mai capitato. Ma Gemma è come un uragano, fragile ma al tempo stesso così energica.

Sapevo che prima o poi sarebbe capitato. Si è stancato di me e me lo ha detto così chiaramente che non mi ha fatto neanche male, all'inizio. Ho aspettato questo giorno fin da quando mi ha adottata ed è arrivato. Devo andarmene. Non sono più ben accetta in questa casa e non posso permettergli di riportarmi in quel posto. Devo farlo per me, per la mia incolumità. Ho deciso, stanotte scapperó. Non so dove andare ma non importa, l'importante è uscire fuori. Mi stanno iniziando a fare male le gambe ma non voglio disobbedire. Non verso neanche una lacrima, non gli darò questa soddisfazione. La verità è che sono talmente arrabbiata con lui tanto da sperare che mi lasci nell'angolo per sempre, ma purtroppo non accade.
"Gemma vieni qui" mi giro e lo vedo sul divano. Ha uno sguardo deluso, forse si è pentito. Deve essere difficile educarmi, con tutti i miei problemi ma ha scelto lui questa vita e me l'ha imposta. Tutto questo mi piace ma non penso realmente che si sia stancato di me. Lo guardo a lungo e aspetto che dica qualche cosa.
"Tra poco arriva Ivy" Rimango ulteriormente delusa. Nemmeno una parola di scuse
"Va bene" rispondo guardandomi le mani. Finalmente suonano alla porta. Ivy entra con la sua solita personalità esuberante
"Buongiorno famiglia" Mi sforzo di sorridere e di far finta di niente. Andiamo in cucina e iniziamo a cucinare. Il pomeriggio passa velocemente. Ridiamo un sacco e Ivy riesce a bruciare il pollo. Ad un certo punto entra lui
"Cos'è questo odore?" dice tappandosi il naso
"Fratellino ho bruciato il pollo" dice Ivy ridendo
"Sei irrecuperabile" dice ridendo. Ah con lei ridi eh mentre io ormai sono solo un peso. Pur di non parlarci lavo tutte le pentole. Non vedo l'ora di andare a dormire per potermene andare. Ivy se ne va e promette di tornare presto.
"Gemma vieni devi prendere le medicine" non mi oppongo e lui sembra stupito. Mi faccio fare anche l'iniezione senza lamentarmi. Poi mi cambia e mi porta nella culla. Non gli ho rivolto mai la parola ma non ce n'è bisogno. Non aspetta nemmeno che mi addormenti. Mi da la buonanotte e se ne va. Adesso più che mai sono convinta di volermene andare. Aspetto due o tre ore sperando che si sia addormentato poi scendo dalla culla e mi vesto. Scendo le scale stando attenta a non fare rumore. Lui sta dormendo sul divano e la televisione è accesa. Fortunatamente non ha inserito l'allarme. Corro verso la porta e poi la richiudo molto piano.
Ok sono fuori ma dove andrò? Inizio a vagare per la città e mi pento quasi subito della mia scelta, non so chi chiamare. Se  vado da Jason chiamerà Philip e così anche tutta la sua famiglia. Ad un certo punto arrivo in un giardinetto e decido di fermarmi, sono stanca ma non ho sonno. Sono  troppo delusa dal suo comportamento.

POV PHILIP
Mi sveglio all'improvviso, mi sono addormentato sul divano. Ho evitato Gemma per tutto il giorno, mi vergogno di quello che le ho detto e mi fa male vedere il suo sguardo deluso. Dovevo parlarle subito e provare a spiegarle ma sono stato codardo e non ce l'ho fatta. L'ho sentita ridere per tutto il pomeriggio con Ivy e questo mi ha dato qualche speranza. L'ho messa nella culla senza aspettare che si addormentasse, ero troppo deluso da me stesso. Decido di andare a controllarla, sicuramente sarà sveglia. Ma quando entro la culla è vuota. Mi prende subito il panico. La cerco per tutta la casa ma lei non c'è . Inizio a chiamare tutti quelli che conosco, i miei familiari e i miei amici.
"Pronto?" Dice Jason assonnato
"Gemma è da te?" gli dico senza dargli tante spiegazioni
"Che? Ovviamente no. Che succede?"
"Le ho detto che mi sono stancato di lei e credo che se ne sia andata" confesso
"Cavolo Philip ti avevo avvertito. Ma poi dovevi proprio dirle così?" dice Jason arrabbiato. So che le vuole bene come io voglio bene a Lia.
"Lo so ma era da tutto il giorno che faceva i capricci e non ho più resistito"
"Philip è stata in ospedale, deve prendere delle medicine, fare punture e non può uscire. Tu come ti sentiresti?" dice sbuffando
"Lo so sono un coglione ok? Adesso aiutami ti prego"

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora