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La vigilia di Natale si sta avvicinando. Faccio sempre più incubi ma mi rifiuto di parlarne con Philip, non voglio rattristarlo. Non vede l'ora di festeggiare il Natale, è la sua festa preferita e non voglio rovinargliela. Oggi gli chiederò il permesso di uscire con Lia per andare al centro commerciale
"Daddy?"
"Cosa c'è principessa?"
"Domani pomeriggio io e Lia vorremmo andare al centro commerciale... Da sole" aggiungo titubante
"Da sole? Non se ne parla e se vi capita qualche cosa?" dice contrariato
"Ma tu non puoi venire, devo fare una cosa e non voglio che la vedi"
"Ah quindi mi tieni nascosto qualche cosa?" chiede alzando un sopracciglio
"Uffa e va bene. Devo comprarti il regalo di Natale, contento?" dico esasperata. Lui e il suo bisogno di controllare il mondo. Addolcisce lo sguardo e mi sistema sulle sue ginocchia
"Non c'è bisogno che mi fai un regalo, ho già te che mi rendi la vita migliore" dice accarezzandomi i capelli.
"Si però io voglio fartelo" mi impunto e metto il broncio
"va bene ma o io o Jason vi accompagniamo fino al centro commerciale. Non si discute"
"Può accompagnarci Jason? Tu potresti riconoscere la busta e Lia gli ha già comprato il regalo"
"Va bene ma dovrai chiederglielo te" Questo è un colpo basso. Non ho più timore di Jason ma mi imbarazza chiedergli questa cosa. Ma non mi do per vinta, mi faccio prestare il telefono da Daddy e lo chiamo
"Pronto?"
"Jason? Sono Gemma"
"Ciao bambolina, vuoi parlare con Lia?"
"Ehm no veramente volevo parlare con te"
"Cosa è successo? Philip è cattivo? Puoi dirmelo sai" chiede allarmato. Questo suo modo protettivo mi fa ridere e sentire al sicuro, so di poter contare su di lui.
"No tranquillo è il solito antipatico, brontolone" dico facendogli una linguaccia.
"ma devo comprargli il regalo di Natale e volevo chiederti se potevi accompagnarmi insieme a Lia. Volevamo andare da sole ma daddy non vuole"
"Certo nemmeno io voglio mandarvi da sole. Domani pomeriggio scorterò le mie due donzelle al centro commerciale"
"Grazie grazie" dico ridendo. Chiudo la telefonata e faccio una linguaccia a Philip. Lui sorride e mi fa il solletico.
"Io sarei antipatico e brontolone eh?"
"Da morire" dico ridendo. Cerca di afferrarmi ma scappo in tempo
Inizia a rincorrermi, corro per tutta la casa ma alla fine riesce a prendermi. Mi port sul divano e inizia a farmi il solletico
"Ti prego daddy basta" dico ridendo
"Smetterò solo quando ammetterai che non sono antipatico e brontolone?"
"OK allora sei un maniaco del controllo" dico facendogli la linguaccia. Riprende a farmi il solletico ma dopo poco smette. Rimaniamo a fissarci un po', è bellissimo e quando mi guarda con quegl'occhi mi incanto.
Poi lui interrompe il momento
"Mi dici che cosa vuoi comprarmi?" chiede speranzoso
"Neanche per idea è una sorpresa"
Sbuffa ma non chiede altro. Per fortuna non mi chiede dove ho intenzione di prendere i soldi.
Li hoo da parte perché quando stavo in orfanotrofio scappavo e andavo a tagliare l'erba alla nostra vicina. Era una vecchietta così carina e mi dava un sacco di soldi extra. Per il regalo che ho in mente non ne serviranno molti quindi non mi preoccupo di chiederglieli.
La notte è molto agitata e come al solito mi sveglio spesso e non riesco a calmarmi
"Sssh Gemma basta lacrime, sei al sicuro" Me lo ripete ogni volta e non si stanca mai
"Ma lui lui e io, oddio" e comincio a piangere di nuovo. Quando mi chiede spiegazioni non gliele do mai. Non voglio rovinare tutto.

POV PHILIP
Anche stanotte non chiuderò occhio. Gemma è qui tra le mie braccia disperata per un brutto sogno. Non vuole dirmi chi sogna e cosa la tormenta ma lo scoprirò. Adesso le sto preparando il latte e dentro c'è anche un po' di calmante
"No daddy il latte no no"
"Si da brava, ti piace tanto" dico per convincerla. Appoggia la testa sulla mia spalla e beve tutto il biberon. Finalmente smette di singhiozzare. Mi distrugge vederla così impaurita. È vero sono molto severo sulla sua educazione ed esigo il massimo da lei ma farei di tutto per evitare che stia male e che soffra. Eppure ancora una volta sono impotente. Sono sicuro che c'entri il Natale ma Gemma non parla mai del suo passato e quando provo a chiederglielo svia il discorso. Non so nemmeno dove  prenderà i soldi per farmi questo regalo, non avrà mai il coraggio di chiederli a Jason e se ne ha da parte non ho idea di come abbia fatto a procurarseli. Gemma nel frattempo si è addormentata. La sua testa poggia sulla mia spalla, aspetto ancora un po' a metterla a letto non vorrei si svegliasse. È così dolce mentre dorme. Le sue braccia mi stringono forte come per evitare che l'abbandoni. Ma non potrei mai vivere senza di lei.
Decido di andare a letto, ormai dorme profondamente e non si sveglierà. La copro bene, non voglio che si ammali e cado in un sonno profondo.

Non ricordo di essermi addormentata. Daddy dorme sempre e non voglio svegliarlo. L'ho tenuto sveglio gran parte della notte quindi sarà molto stanco. Provo a riaddormentarmi ma con scarsi risultati. Oggi andremo al centro commercial e sono molto emozionata. Finalmente Daddy si sveglia
"Buongiorno scimmietta"
"Buongiorno Daddy"
"Forza cambiamo questo pannolino puzzolente e poi andiamo a fare colazione"
"Ehi io non puzzo" dico incrociando le braccia
"No hai ragione sei sempre profumata" dice dandomi un bacino sulla guancia. Mi avvinghio a lui come un koala e andiamo in bagno
"Daddy possiamo mangiare i pancake oggi? È da tanto che non li mangiamo"
"Va bene" dice sorridendo.
I suoi pancake sono favolosi
"Ancora ancora"
"Basta altrimenti ti viene male al pancino e poi devi prendere la medicina"
"Nono niente medicina"
"Allora bevi il latte forza"
Oggi è domenica quindi il resto della mattinata la passo a studiare, nel pomeriggio andremo al centro commerciale.
È la prima volta che esco senza Daddy, è strano non averlo al mio fianco.
"Allora Gemma ci sono delle regole da seguire mentre sarai fuori. Ricordati che Jason poi mi riferirà tutto"
"Si daddy"
"Allora si fa quello che dice Jason, senza discutere e niente capricci inutili, ok?. Se sarai brava al tuo ritorno troverai un premio" Mi si illuminano gli occhi
"Un premio? Cosa?" dico euforica
"È una sorpresa, non te la rivelerò"
"Uffa però" dico mettendo il broncio.
"Dai andiamoci a preparare che tra poco arriveranno" Mi cambia il pannolino e mi veste, poi si lava anche lui e ne approfitto per andare a prendere i soldi che mi servono.
Quando Daddy va ad aprire la porta io e Lia iniziamo a saltellare per la felicità. Daddy aiuta Jason a mettere il mio seggiolino in macchina e continua a farmi mille raccomandazioni. Gli do un bacio sulla guancia e partiamo
"Allora Gemma che cosa vuoi regalare allo scorbutico Philip?" dice facendomi l'occhiolino
"Vorrei far stampare una foto che ho preso dal suo computer e poi farla incorniciare. In casa non ci sono foto nostre. È una brutta idea?" chiedo torturandomi le mani
"È un'idea bellissima, vedrai che lo farai piangere". Arriviamo al centro commerciale e Jason ci fa scendere. C'è un sacco di gente e sono un po' intimorita. Di solito c'è Daddy a darmi conforto
"Forza Gemma, dai la mano a Lia"
Il resto del pomeriggio lo passio tra i negozi e Jason ci compra il gelato, è buonissimo.
"Forza bambine è l'ora di tornare a casa"
"Ma no dai ancora 5 minuti?" lo preghiamo
"Su su niente capricci, siete state brave tutto il giorno" È stato un pomeriggio frenetico e inizio a sbadigliare ma non mi addormento. Saluto Lia che rimane in macchina e Jason mi accompagna alla porta
"Grazie per avermi accompagnata"
" figurati bambolina" dice accarezzandomi una guancia
"Daddyyyyyyy" dico saltandogli in braccio
"Ciao principessa, tutto bene Jason? È stata brava?"
"Bravissima" dice sorridendo
"Brava bambina" Salutiamo Jason e Daddy mi porta a cambiare. Nascondo il regalo e il resto dei soldi.
"Forza cucciolotta andiamo a cena" Quando arriviamo in cucina c'è una pizza tutta per me nel mio piatto
" La pizzaaaaaaaaaaaa" urlo tutta contenta
"Hai visto? Sei stata brava oggi e te la sei meritata. Anche se qui qualcuno ha anche mangiato il gelato" Arrossisco ma ho intuito che Jason glielo ha chiesto.
"Era buonissimo" dico addentando un pezzo di pizza
Passiamo la serata a ridere e a parlare del più e del meno. È bello quando stiamo così insieme.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora