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Sono già due settimane che frequento le lezioni. Oggi abbiamo avuto una verifica di matematica e non ho detto niente a Philip, voglio farcela da sola ma adesso me ne sto pentendo.
"Forza Gemma, bevi il latte. Puoi mangiare anche due biscotti, si?"
"No daddy non ho fame" dico piagnucolando
"Gemma non mi fare arrabbiare, mangia"
"No" lo guardo negli occhi e mi pento subito
"Adesso vieni sulle mie ginocchia e poi mi spieghi cosa ti prende" si mette a sedere ma non voglio muovermi
"Ora" sussulto ed obbedisco
10 minuti di sculacciate, un tempo infinito. Singhiozzo per tutto il tempo
"Ssh Gemma è finita, basta piangere" ma non riesco a smettere. Ho paura di prendere un brutto voto a matematica
"Mi dici cosa c'è che ti preoccupa?" mi chiede in tono amorevole. Scuoto la testa, si arrabbierà e non voglio.
"Dai piccina a me puoi dire tutto, anche se è una cosa brutta". Mi faccio coraggio e parlo
"Oggi c'è una verifica di matematica. Non sono brava in matematica e non ti ho detto niente perché volevo farcela da sola ma so già che prenderò un brutto voto e non voglio deluderti" confesso guardandomi le mani
"Sono molto deluso dal tuo comportamento. Pensavo di averti educata meglio. Mi hai detto una bugia. Ieri ti ho chiesto se avessi dei compiti e mi hai detto di no, avrei potuto aiutarti e invece hai preferito non dirmi niente". Mi lascia sul divano e si va a preparare. Singhiozzo per tutto il tempo
"Non serve piangere. Adesso ti porto da Jason e fai la verifica" dice in tono freddo. Per tutto il tragitto non mi guarda e non mi parla. Arrivati da Jason scambia due parole con lui e poi se ne va senza salutarmi. Ci rimango male, è la prima volta che accade ma so di meritarlo. Jason mi fa un mezzo sorriso e se ne va mentre noi aspettiamo il professore nello studio
"Cos'è successo?" mi chiede Lia a bassa voce
"Ho detto una bugia a Philip. Gli ho detto che non  avevo da studiare perché volevo farcela da sola e renderlo fiero ma poi mi sono resa conto che prenderò un brutto voto e stamattina ho confessato. Si è arrabbiato molto per la bugia. Mi ha già punita e so che stasera lo farà di nuovo" Lia mi guarda comprensiva
"Stai tranquilla e vedrai che ti perdonerà". Il professore arriva e ci da il compito. Sospiro e cerco di impegnarmi. Prendo 4.

POV PHILIP
Sono molto deluso dal suo comportamento. Forse in questo periodo sono stato troppo buono e lei se ne è approfittata. Ma non succederà più, da oggi sarò più severo e vedremo se capirà che deve obbedire. So già che oggi prenderà un brutto voto e ho già in mente una punizione che spero servirà a farle capire quanto odio le bugie. Se mi avesse chiesto aiuto l'avrei aiutata. Non pretendo che prenda 10 in tutte le materie, ma voglio che si impegni. Tengo molto alla scuola. Quando vado a prenderla sta guardando un cartone insieme a Lia. Saluto Jason e faccio una carezza a Lia, poi mi rivolgo a Gemma che per tutto il tempo ha tenuto lo sguardo basso
"Andiamo" si alza di scatto e si avvicina alla porta
"Saluta, ti ho educata meglio di così" alza la testa e saluta. Brava bambina. La lego al seggiolino e torno a casa. La faccio mangiare e poi decido che è ora di punirla.
"Gemma, com'è andata la verifica?" trema un po'
"Hh-o pp-reso quatt-rro" dice iniziando a piangere
"Smetti di piangere" le dico in modo brusco. Io vado a lavorare nello studio. Mettiti a studiare e non azzardati a dormire"
"Ss-i daddy"
Rimango nello studio fino alle 4 e quando vado in salotto addolcisco subito lo sguardo, si è addormentata sui libri. La prendo in braccio e la metto nella culla. Dopo mezz'ora si sveglia e inizia a piangere. Mi fa molta tenerezza ma devo tenere il punto e continuare la punizione. Deve imparare che non sono ammesse bugie.
"Buongiorno, allora hai studiato?"
"Ss-i" ha lo sguardo impaurito e non va bene, deve capire il perché della punizione
"Gemma vuoi dirmi perché ti sto punendo?"
"Pp-errchè tt-i hh-o dd-etto uu-na bbu-ugia e mi dd-ispiace daddy davvero" dice abbassando lo sguardo
"Lo so ma sai che non ammetto queste cose e lo hai fatto lo stesso. Adesso ti interrogo e vediamo se hai studiato"
"ok daddy" dice sempre con lo stesso sguardo abbassato. La interrogo per un'ora o anche di più. Non va benissimo ma almeno si è impegnata
"Bene. Adesso ti metti sulle mie ginocchia e vediamo se impari la lezione" le dico in tono duro. È abbastanza stanca e si vede, sicuramente la tensione l'ha stremata. Non fa storie e si mette sulle mie ginocchia.
"Dovrai scusarti ad ogni colpo"
"Si daddy"
Piange molto ma si scusa ad ogni colpo.
"Scusami daddy non ti dirò più bugie, ti prego scusami" dice singhiozzando. Decido che può bastare. La prendo in braccio e la cullo per molto
"Ssh Gemma basta, sei stata bravissima" le dico per rassicurarla
"Non riportarmi indietro ti prego, farò la brava ma ti prego quel posto era orribile e io io" dice in preda al panico
"Sssh Gemma non ti riporterò mai in quel posto. Ti ho punito per farti capire il tuo errore. Sei la mia bambina e devo educarti, ok? Ma basta piangere" le dico in tono dolce
"Sei stata bravissima, ma la matematica non è proprio la tua materia preferita" le dico scherzando.  Sorride sollevata
"Ecco fammi un bel sorriso"

Sono sollevata che la punizione sia finita. Si è davvero arrabbiato tanto e mi dispiace. Voglio solo farcela da sola ma evidentemente non è ancora il momento. Sono terrorizzata, pensavo che mi riportasse la. Non sono brava e lui presto si stancherà dei miei capricci e del mio essere così bambina e mi lascerà ma io non voglio. Sto cercando di impegnarmi per renderlo orgoglioso di me ma non ci sto riuscendo. Adesso stiamo guardando un film ma non sono molto concentrata.
"Non ti piace il film?" mi chiede improvvisamente
"Si ma stavo pensando e mi sono persa" confesso mordendomi il labbro
"A cosa pensi di così tanto importante da non guardare il tuo film preferito?" mi chiede sorridendo. Gli dirò la verità, basta bugie. Il mio sedere ha già sofferto abbastanza.
"Sto pensando di non essere abbastanza brava per te e che prima o poi mi riporterai in orfanotrofio. È inevitabile ne combino sempre una e finisci sempre per punirmi" confesso liberandomi da questo pensiero. Lui rimane un po' a fissarmi
"Gemma non dire queste cose. Ti ho punito perché hai sbagliato e lo sai. Ma tu sei la mia piccolina e non ti riporterei mai in quel posto.  A volte fai degli errori e ci sono io a correggerti. Sono qui per educarti ed è questo che sto facendo. Ci vuole tempo ma tu sei già bravissima, non dire più quelle cose capito?" Dice abbracciandomi
"Va bene daddy" gli do un bacino sulla guancia e mi accocolo sul suo petto.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora