56

4.5K 96 7
                                    

POV PHILIP
La madre di Gemma non si è più fatta viva per fortuna ma Gemma è rimasta scossa da questo incontro ed è molto capricciosa. Non voglio punirla ma mi stav esasperando.
"Ma perché devo andarci?" mi chiede con le lacrime agli occhi
"Perché ti fa bene parlare con lei. Ci sei già stata e devi ammettere che dopo sei stata meglio". Ho preso appuntamento con la psicologa per far sfogare Gemma ma lei non è molto d'accordo.
"Ne posso parlare benissimo anche con te"
"Non è vero. Mi dici sempre che va tutto bene ma non è così. Fai gli incubi e ogni volta che vedi una mamma con un bambino gli occhi ti diventano lucidi"
"Non è facile essere stati abbandonati, ok?" dice alzando la voce. La prendo in braccio e mi vado a sedere sul divano
"Lo so amore mio e mi dispiace tanto. È per questo che vorrei che ti facessi aiutare da qualcuno più esperto". Finalmente si arrende e acconsente. Riesco a portarla in macchina e quando arriviamo davanti all'edificio le tramano le mani.
"Basta tremare amore mio, non ti può succedere niente". La prendo per mano ed entriamo
"Ciao Gemma è un piacere rivederti"
"Buongiorno dottoressa" la saluta cordialmente.
"Vogliamo entrare?" ma Gemma non si muove. Sta combattendo con sé stessa
"Tranquilla è tutto come sempre, anzi vorrei che mi dessi un parere su un libro di dolci che ho comprato giusto ieri" le si illuminano gli occhi e segue la dottoressa. Devo ammettere che è stata ingegnosa. Sapeva anche lei che Gemma avrebbe opposto resistenza e l'ha messa a suo agio. Chiedi a Gemma di parlare di torte e non smetterà per ore.

"Allora Gemma, come stai? " mi sono seduta sul solito divanetto
"Insomma. Faccio molti incubi la notte" dico andando dritta al punto. È inutile girarci intorno e Philip l'ha sicuramente messa al corrente.
"È per via di tua madre?"
"Si. Per anni ho fantasticato su come potesse essere e su cosa avrei fatto se mai l'avessi incontrata" dico tirando su con il naso
"Invece è una drogata a cui non importa niente di me"
"Però non sei sola, c'è Philip con te"
"Per fortuna ho lui" dico sorridendo 
Parliamo ancora un po' e poi mi accompagna fuori. La psicologa scambia due parole con Philip e poi andiamo via
"Com'è andata?"
"Bene, abbiamo parlato molto e devo ammettere che mi sento meglio" dico sorridendo
"Bene principessa, era quello che volevo sentire" dice baciandomi i capelli.
"Sei emozionata per domani?"
"Un po' ma non vedo l'ora di imparare cose nuove se mai ce ne sono". Domani inizierà il corso di pasticceria che le ho regalato per Natale.
Non l'ho mai sentita vantarsi di qualche cosa. È sempre insicura ma su questo argomento si sente la migliore.
"Io non vedo l'ora di mangiare tutti quei dolci" dico sorridendo
Torniamo a casa e la sua insicurezza viene fuori.
"Potrei anche farlo più avanti il corso" dice abbassando lo sguardo
"E perché mai?" chiedo alzando un sopracciglio. Ormai la conoscco troppo bene per capire che l'idea di stare in una stanza con persone sconosciute le mette ansia.
"Pp-erchè ci ss-aranno tante persone e nn-on so se"
"Gemma nessuno va ad un corso di pasticceria per fare del male agli altri partecipanti. Devi stare tranquilla e goderti questa esperienza. Potresti trovare qualche nuova amica, chissà"
"Va bene ci proverò"
"Brava principessa"
La notte riusciamo anche a dormire e sicuramente il merito è della psicologa.

Sono eccitatissima per il corso. Durerà un mese e imparerò tantissime cose nuove.
"Forza principessa, siamo in ritardo" dovevamo essere da Jason 5 minuti fa ma daddy ha ricevuto una telefonata di lavoro.
" Uffa non mi piace arrivare tardi" brontolo
"Lo so piccola ma ho già avvertito Jason e il professore non è ancora arrivato" infatti quando arriviamo trovo Lia che guarda un cartone e la raggiungo.
"Ciao Lia" dico saltellando
"Ciao Gemma. Come mai sei così euforica?"
"Perché oggi inizia il corso di pasticceria e non vedo l'ora di andarci"
"Beata te, io sono in punizione e non posso andare a danza" Lia è ubbidiente ma ogni tanto le piace sfidare Jason ma quella che ci rimette è sempre lei.
"Che hai combinato? " le chiedo ridacchiando
"Niente. Non ho avvertito Jason che restavo fuori e sono tornata due ore dopo"
"Oh Lia ma si sarà spaventato" dico per farla ragionare
"Lia potrà tornare a danza quando capirà che mi ha fatto venire un infarto non vederla tornare" si intromette Jason lanciandole un'occhiata arrabbiata.
Finalmente il professore arriva. Mi sentivo di troppo in quella conversazione. La mattina passa in fretta. Ascolto la lezione e prendo appunti. Daddy mi viene a prendere ma è impegnato in una conversazione di lavoro quindi non parliamo molto.
"Scusami principessa ma ho un caso molto particolare". Mi piace quando mi parla del suo lavoro. Spesso ne discutiamo a cena e cerchiamo insieme delle soluzioni.
Finalmente il momento di andare al corso è arrivato. Daddy mi permette di scegliere dei vestiti ma mi aiuta ad indossarli.
"Bene principessa. Mi raccomando comportati bene e divertiti"
"Niente regole?"
"No amore mio. Goditi questa esperienza ma non fare la birichina" mi dice ammonendomi
"Va bene daddy, a dopo" entro senza pensare che sarei stata sola e quando me ne accorgo mi blocco sulla porta.
"Tu devi essere Gemma" l'insegnante mi viene in contro
"Ciao io sono Margaret"
" Piacere di conoscerti" le dico abbozando un sorriso. Mi indica un bancone, mi faccio coraggio e vado al mio posto.
"Ciao io sono Emily" dice la mia vicina presentandosi. Ha la mia stessa età ma è più formosa.
"Ciao Emily io sono Gemma". A differenza mia Emily è una gran chiacchierona e mi tiene compagnia. Le due ore passano in fretta e mi diverto tantissimo. Prepariamo dei cioccolatini ma non li mangio Non ho il permesso e non voglio che daddy mi brontoli o mi impedisca di seguire queste lezioni. Decido di impacchettarli e di portarli a casa. Philip mi aspetta appoggiato alla macchina. È così bello nel suo completo da ufficio. Saluto Emily e poi gli vado in contro.
"Ciao principessa" dice baciandomi la guancia. Mi sistema sul seggiolino e torniamo a casa
"Allora come è andata?"
"Benissimo. Abbiamo fatto i cioccolatini ma non li ho mangiati perché non ho il permesso. Però stasera ne possiamo mangiare uno insieme?" chiedo sperando mi dica di sì
"Va bene piccolina. Saranno buonissimi". È compiaciuto dal fatto che abbia obbedito senza che mi avesse dato un ordine esplicito. So di dover chiedere il permesso per mangiare i dolci e forse non dandomi delle vere e proprie regole mi ha messa alla prova. Tiene quel sorrisetto compiaciuto per tutto il viaggio. Quando torniamo a casa inizio a sbadigliare. Non ho avuto tempo di fare il riposino e quindi sono più stanca
"Hai sonno?" mi chiede mentre mi spazzola i capelli
"Un pochino. Però ho anche fame" per mia sfortuna Philip ha preparato delle verdure.
"Ripensandoci non ho molta fame" dico mentre il mio stomaco brontola.
"Se non mangi le verdure non potrai mangiare neanche i cioccolatini" dice guardandomi duramente
"Ma non è giusto, non mi piacciono e lo sai"
"Ma ti fanno bene quindi piatto vuoto o niente dolce" sbuffo e mi convinco a mangiare i broccoli. Non so come ma riesco a mangiare tutto
"Hai visto? Non è stato difficile" dice ridendo
"Togli quel broncio principessa che prendo il dessert" obbedisco.
Finalmente assaggio i cioccolatini. Ne abbiamo preparati di diversi tipi e uno di questi é all'arancia e cioccolato fondente solo perché ricorda la Sacher che piace tanto a Philip.
"Wow questo ricorda molto la Sacher" dice mugolando di piacere
"Si l'ho fatto apposta per te" dico arrossendo
"Oh davvero? Hai avuto proprio un bel pensiero" dice baciandomi molto intensamente.
È la prima volta che li faccio ma Daddy mi feclla molti complimenti
"Wow Gemma sono buonissimi".
Mi da il permesso di mangiarne un altro e poi mette in frigo quelli avanzati.
"Chi era quella ragazza che hai salutato all'uscita?"
"Emily, una mia compagna di corso"
"Hai già fatto amicizia? brava amore mio" dice accarezzandomi i capelli.
"Devo ammettere che non è stato difficile. Oddio entrare in quella stanza si ma solo per qualche minuto" confesso.
"Sono molto orgoglioso di te" dicee abbracciandomi.
Inizio a sbadigliare e Daddy mi porta in camera. Mi cambia e mi mette il mio pigiamino preferito. Quando mi porta a letto mi addormento poco dopo.

POV PHILIP
Ho appena accompagnato Gemma al corso di pasticceria. Ho dei problemi a lavoro quindi torno in ufficio sperando che Gemma non abbia bisogno di me. Qualche giorno prima ho parlato con l'insegnante e le ho spiegato le diverse problematiche di Gemma. Voglio che si senta a suo agio e che ce la faccia da sola. Infatti è entrata in quell'aula senza troppi problemi. Margaret si è dimostrata molto disponibile e mi ha rassicurato. Quando sono andato a riprenderla era euforica. Non le ho dato delle regole per permetterle di divertirsi il più possibile e per metterla alla prova, ormai deve sapere cosa può e cosa non Puó fare e mi ha piacevolmente colpito che non abbia mangiato i cioccolatini. Non mi piace che mangi troppe schifezze. Gemma è molto magra ma non voglio che si riempia la pancia con troppi zuccheri e roba di bassa qualità. Ma quei cioccolatini sono favolosi e li avrei mangiati tutti.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora