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Quando mi sveglio sono nella culla. Devo essermi addormentata in ospedale. Meglio così, quel posto mi terrorizza ma ho cercato di stare buona per Philip. Lui fa tanto per me e io lo ripago con le mie ansie. Ho un po' fame ma daddy non c'è e non so che ore siano. Dopo poco entra nella mia cameretta e mi sorride
"Buongiorno daddy, ho fame" gli dico sorridendo
"La mia principessa ha fame? Dobbiamo rimediare subito" dice ridendo. Mi prende in braccio e andiamo in cucina
"Daddy non voglio stare nel seggiolone, sto scomoda"
"Signorina non fare i capricci. Si sta nel seggiolone come sempre e si mangia tutto" mi dice ammonendomi
"Uffa daddy, va bene" dico mettendo il broncio. Mangio tutto, ho proprio fame. Di solito faccio mille storie per mangiare. È che non sono abituata a mangiare così tanto. In orfanotrofio spesso mi obbligavano a stare digiuna.

POV PHILIP
Oggi devo farle quella puntura e so già che sarà un inferno. Si lamenta ancora che le fa male.
"Daddy ma non potrò più camminare?" e questa dove l'ha sentita?
"Ma no, certo che potrai camminare ancora. Dobbiamo prima far guarire questo piedino"
"Ma quando guarirà? Io voglio andare al parco"
"Lo so amore. Ora Daddy ti da una medicina così non ti fa più male e tra qualche giorno possiamo tornare al parco" Già alla parola medicina storge la bocca
"La medicina no Daddy, io non voglio"
"Ma se vuoi andare al parco e camminare ancora bisogna che tu prenda questa medicina" decido di metterla sul divano, dice sempre che è il divano più comodo del mondo.
"Allora amore mio, aspetta qui buona buona che vado a prendere la medicina" vado di sopra ma quando tornai lei non c'è . Mi arrabbio molto e provo a chiamarla
"Gemma! Dove sei? Ti conviene venire subito prima che mi arrabbi seriamente" Ma non arriva. La cerco per tutta la casa. Zoppica quindi non  può essere andata molto lontano. Apro tutte le stanze fino a che non decido di guardare in soffitta. La trovo lì persa in chissà quale ricordo. Quando si accorge di me però inizia a piangere. Ha paura lo vedo dai suoi occhi
"Gemma!. Adesso scendiamo, ti faccio questa puntura e poi parliamo di questo tuo comportamento. Mi sono stancato di non essere ascoltato o mi ubbidisci o ti punisco, è chiaro? Dico alzando la voce
" Si Daddy scusami, è che ho paura" La prendo in braccio e la metto di nuovo sul divano. Non è il momento delle coccole, sono troppo arrabbiato. Ma lei quando vede l'ago inizia a piangere.
"Ti prego daddy, ti scongiuro farò la brava ma non mi fare la puntura" dice singhiozzando
"Piccina mia non ti faccio la puntura perché mi piace ma perché ne hai bisogno per guarire. Su fa la brava e vedrai che faccio presto" Stringe forte il suo peluche e chiude gli occhi. Quel peluche è la prima cosa che le ho comprato e da quando è arrivata qua lo porta ovunque.
"Ahi Ahi Daddy basta ti prego" mi supplica piangendo
"Ho quasi finito, stai ferma ferma" lei mi obbedisce. Le metto un cerottino e la coccolo.
"Sei stata bravissima" le dico accarezzando i capelli. Si rilassa molto quando lo faccio e voglio che si calmi.
"Scusa Daddy se sono scappata"
"Non importa piccina ma sai che ti meriti una punizione" le dico in modo severo
"Si Daddy" dice abbassando lo sguardo
"La faccio stendere sulle mie ginocchia e la sculaccio per 10 minuti. Si dimena e piange ma accetta la punizione e questo mi piace molto. Sa di aver sbagliato e sta accettando le conseguenze. Quando finisco le metto la crema per il bruciore e la coccolo.
Domani arriveranno i miei genitori e decido di prepararla. So già che non sarà  una giornata semplice. Ho già istruito tutti ma so che mia mamma e mia sorella non resisteranno. Ma ci tengo che Gemma li conosca. Non ha mai avuto nessuno nella sua vita e sono sicuro che le piacerà avere una famiglia numerosa e noi lo siamo
"Gemma puoi ascoltarmi un attimo?" Lei mi guarda subito
"Domani a pranzo viene la mia famiglia e rimarranno tutta la giornata"
"Ma io non li conosco" dice a bassa voce
"Lo so tesoro ma vedrai che ti piaceranno e poi io sarò qui e quando vorrai ti starò vicino" Annuisce in modo un po' incerto. 
"Adesso non ci pensiamo eh. Andiamo a lavarci questi dentini e poi a nanna, domani cuciniamo i pancakes va bene?"
"Siiiiiiii" urla felice. La prendo in braccio e l'adagio nella culla.
"Prendi il ciuccio su, lo sai che ti rilassa"
" No no daddy no"
"Gemma se stanotte ti svegli perché non hai il ciuccio ti sculaccio". A queste parole si mette il ciuccio in bocca e dopo 5 minuti di coccole si addormenta. La copro e mi addormento. So che si sveglierà  per l'agitazione e infatti verso le 3 di notte sentoun forte pianto. Mi alzo e vado da lei
"Sssh piccolina cosa c'è?" allunga le braccia per farsi prendere in braccio. La cullo per quasi un'ora ma ha gli occhi spalancati
"Su Gemma chiudi gli occhietti, prendiamo il peluches e ci riposiamo" Ma è inquieta e non ne vuole sapere di addormentarsi.
"Andiamo a preparare un po' di latte così la mia bambina si calma" mi guarda fissa negli occhi, le piace molto farlo e spesso mi tiene anche una mano sulla guancia. Preparo il latte caldo e lo beve tutto. Continuo a cullarla e a farle i massgagini sulla schiena e finalmente si addormenta. La porto nel mio letto almeno la posso controllare e starle vicino se si sveglia di nuovo. Per fortuna riusciamo a dormire fino alle 9 e vengo svegliato da lei, evidentemente voleva i pancake.
"Daddy daddy svegliati, ho fame, tantissima fame" Mi dice ridendo. Che furbetta! La prendo e inizio a farle il solletico
"Basta basta ti prego, hai vinto" Mi dice tra le risate. È bellissima quando ride
"Forza principessa andiamo a fare colazione e poi facciamo un bel bagno e laviamo anche i capelli". Mangiamo i pancake e lei è entusiasta, non li ha mai assaggiati ma dice che sono ufficialmente il suo cibo preferito
"Posso mangiarli tutti i giorni? Ti preeeeeegooooo" dice supplicandomi
"No amore ma possiamo mangiarli ogni sabato" dico per accontentarla. Acconsente a questo compromesso e ci andiamo a prepare. Ha dei capelli molto lunghi e mi ci vuole un po' per lavarglieli. Ogni volta per pettinarli è una tortura
"Ahia daddy mi fai male basta" dice urlando
"Gemma! Stai ferma, faccio piano ma non urlare". Le asciugo i capelli e le faccii scegliere cosa indossare, un paio di pantaloni neri e una maglia bianca, è bellissima.
"Sei bellissima pasticcino" e lei arrossisce.
Per il resto della mattinata mi aiuta a cucinare, è bravissima e mi da ordini su cosa fare e si diverte a farlo . Passiamo una bella mattinata ma poi suonano al campanello e lei si irrigidisce. Scappa in camera e sospirando vado ad aprire.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora