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"Daddy sbrigati facciamo tardi" è al telefono da almeno mezz'ora e mi sto spazientendo. Odio arrivare in ritardo. Finalmente butta giú
"Gemma ti sembra carino urlarmi contro mentre sono al telefono?"
Oh non volevo farlo arrabbiare
"No ma è tardi" dico abbassando lo sguardo
"Lo so ma questa era una telefonata importante" dice alzandomi il viso. Mi aiuta a mettere il cappotto e poi mi da due sculaccioni forti
"Ahia, ti ho chiesto scusa" dico con le lacrime agli occhi
"Non mi piace quando fai la cattiva bambina" mi da un bacio sui capelli e usciamo. Oggi rinizio il corso di pasticceria e non vedo l'ora. In effetti quei due sculaccioni me li sono meritati e sono stata fortunata che siano stati solo due. Da questa mattina non ho fatto altro che tormentarlo e lui ha cercato di essere comprensivo perché sono euforica ma oggi ho un po' esagerato.
"Arrivati. Fai la brava" mi aiuta a scendere e mi bacia intensamente. Adoro quando mi saluta in questo modo. La mia amica Emily mi sta aspettando quindi la raggiungo.
"Buongiorno a tutti" dice l'insegnante
"Ho saputo che Gemma ha scoperto di essere celiaca e visto che sempre più persone lo sono vorrei insegnarvi qualche dolce gluten-free" sono diventata bordeaux. Ringrazio per educazione e prometto di uccidere Philip una volta tornata a casa. La lezione passa in fretta e quando usciamo parliamo nell'attesa che ci vengano a prendere
"Gemma perché ti vergogni?" mi chiede come se fosse una cosa stupida
"Odio essere al centro dell'attenzione" ammetto. Quando vengono a prendere Emily scende un ragazzo, avrà la stessa età di Philip.
"Ehi amore" le dice baciandola
"Ciao daddy" ho sentito bene? Sono felice, ho trovato qualcun altro che può capirmi.
"Tu sei Gemma?" mi chiede sorridendomi
"Si, piacere" ci stringiamo la mano e nel frattempo Philip scende dalla macchina
"Marcus? Che ci fai qui?" bene si conoscono
"La mia bambina frequenta il corso" dice lui indicando Emily
"Anche la mia" risponde baciandomi sulla testa
"Ma dai che coincidenza" Emily non smette di sorridermi, so cosa pensa e anche io sono felice.
"Che ne dite di venire a cena stasera? Propone Philip. Ma Marcus si rabbuia e guarda serio Emily
" Ti prego Daddy, faccio la brava ma possiamo andarci? " le chiede mettendo il broncio
" Possiamo fare anche un altro giorno Marcus"
"Nono va bene. È che da un po' di giorni Emily è in punizione ma stasera voglio darle una possibilità" lei gli salta in braccio e l'abbraccia.
"Bene allora a stasera" ci salutiamo e daddy mi sistema sul seggiolino
"Allora principessa, tutto bene?"
"Si daddy. Potevi evitare di informare l'insegnante" dico arrabbiata ma la faccia che assume mi fa ricredere.
"Gemma la devi smettere. Sei celiaca, questa è la realtà. Accettalo. Preferivi sentirti male?" mi risponde arrabbiato. Non mi rivolge parola per il resto del viaggio e mi pento di averlo aggredito così. Lo fa solo per il mio bene. Quando arriviamo provo a parlargli
" Daddy scu.. "
" Fai silenzio Gemma, mi sono stufato del tuo comportamento. Vai in camera e aspettami li" abbasso lo sguardo ed obbedisco. Me lo merito ma non voglio essere punita.
"Spogliati e metti un cuscino sotto la pancia" eseguo senza dire niente. Piango già. Non ci va leggero purtroppo
"Daddy daddy basta ti prego" ma non accenna a fermarsi
"Stai zitta se non vuoi che aumento"
Un paddle, una cintura e due mestoli dopo sono sfinita e il mio sedere implora pietà. Piango solo.
"Adesso usiamo un plug così vediamo se impari a non discutere una mia decisione" Non lo ha mai usato e mi spavento. Mi alzo e mi rintano nel mio amato angolino. Tremo e piango.

POV PHILIP
Forse ho esagerato un po'. L'ho spaventata e le punizioni non devono servire a questo. Mi avvicino cautamente e le tocco un braccio ma lei si scansa subito
"Sssh principessa vieni qua" si lascia prendere in braccio ma non smette di singhiozzare. Ogni tanto si lamenta per il dolore ma poi non accenna ad altro. Restiamo sdraiati sul letto fino a quando non si calma
"Ssc-usami dd-addy" dice con la voce rotta
"È passato amore mio non sono più arrabbiato" le metto la crema e poi la coccolo
"Daddy?"
"Dimmi principessa"
"Vorrei che finissi la punizione" ho capito bene? Forse finalmente sta capendo a cosa servono realmente queste punizioni. Sono molto fiero di lei
"Sei sicura principessa? Farà un po' male"
"Si daddy, ho sbagliato e merito di essere punita" la bacio tra i capelli e vado a prendere un plug molto piccolo. Lo lubrificai e glielo feci vedere.
"Questo adesso lo mettiamo nel sederino e poi lo terrai un pochino per abituartici" cerco di fare piano e devo dire che non si lamenta neanche troppo
"Basta basta"
"Ho finito bambina, è dentro. Adesso ti alzi e facciamo qualche passo"
"Ma fa male, come faccio" dice facendosi sfuggire qualche lacrima
"Lo so amore mio ma tu sarai brava per daddy, vero?" annuisce e l'aiutal ad alzarsi. Scendiamo le scale e Gemma ha un po' di difficoltà
"Forza Gemma siamo quasi arrivati"
"Vorrei vedere te con un plug nel sedere" disse arrabbiata
"Signorina devo puniti ancora? " le chiesdo fissandola
" No scusami, lo so che me lo merito" arriviamo in cucina e glielo tolgo.
"Sei stata molto brava. Adesso ci coccoliamo e poi ci prepariamo per l'arrivo della tua amica" è stata davvero brava, non me lo aspettavo. Per il resto del pomeriggio facciamo l'amore e poi Gemma si addormenta e ne approfitta per lavorare un po'.
"Svegliati principessa, tra poco arriveranno Emily e Marcus" mi regala un sorriso meraviglioso. La prendo in braccio e andiamo a cambiarci. Le lavo i capelli velocemente ma un po' di sapone le finisce in un occhio e scoppia il caos
"Ahi ahi brucia brucia" urla agitandosi e buttando acqua ovunque
"Gemma calmati e fammi vedere" tiene gli occhi stretti stretti. La pulisco con l'acqua e piano piano apre gli occhi
"Meglio?"
"Si" dice piano
"Ti dico sempre di chiudere gli occhi" la rimprovero
"Lo so ma mi piace guardarti mentre ti prendi cura di me" arrossisce a questa affermazione e addolciisco lo sguardo. Finisco di lavarla e poi le metto un pannolino e le faccio scegliere cosa indossare. Quando abbiamo ospiti le lascio questa libertà. Cucina tutto lei, io l'aiuto solo un po' e poi sentiamo suonare al campanello. Vado ad aprire mentre Gemma sforna le patate
"Ciao amico, ciao Emily" mi saluta timidamente e Marcus la mette giú.
"Gemma" la chiami e lei mi raggiunge e mi affiancam. Saluta  Emily abbracciandola e poi saluta cordialmente Marcus e poi torna a nascondersi dietro di me.
"Bene abbiamo due babygirl timide" dice Marcus ridendo
"Eh già" Ci sediamo a tavola e mangiamo con gusto. Fanno molti complimenti a Gemma e lei arrossisce più volte. Dopo cena le lasciamo nel box e noi andiamo a bere un caffè.
"Allora Philip come te la passi?"
"Adesso bene. Ormai è quasi un anno che ho adottato Gemma e la mia vita è sicuramente migliorata"
"Ne sono sicuro. È brava o fa la monella come Emily?" chiede ridendo
"Di carattere è tranquilla ma ogni tanto disobbedisce. Ho finito di punirla giusto qualche ora fa"
"Io e Emily stiamo attraversando un periodo un po' difficile" confessa tristemente
"Ah si? Cosa è successo?"
"Due mesi fa ho arrestato un tizio ed è venuto fuori che è suo padre. Quando gliel'ho detto ha dato di matto. Non dormiamo quasi più, fa sempre molti incubi e non vuole raccontarmi cosa è successo" sembra che stia parlando di Gemma
"È capitata anche a noi una cosa simile. La madre si è fatta viva ma voleva solo i soldi per la droga. Gemma è fragile, molto fragile ed è stato difficile uscirne ma ci siamo riusciti. Non forzare le cose, vedrai che ti racconterà tutto quando si sentirà pronta" gli consiglio. Marcus mi ha dato una grande mano durante il processo agli White, conosce il passato di Gemma.

Sono così felice di passare un po' di tempo insieme a Emily.
"Allora Gemma, da quanto tempo è che hai un daddy?"
"Quasi un anno,tu?"
"Due anni ma non stiamo passando un bel periodo"
"Mi dispiace, è successo qualche cosa?"
"Si, Marcus è un poliziotto e ha arrestato mio padre. Quando ha scoperto chi era me lo ha detto e io da allora faccio molti incubi. Vedi il giorno in cui ho deciso di fuggire da quella casa ho incontrato Marcus e ho iniziato una nuova vita ma non ho il coraggio di raccontargli cosa ho subito"
"Puoi raccontarlo a me, niente mi sconvolge ormai" non sembra convinta e gli racconto la mia storia. Rimane stupita ma prende coraggio e mi racconta la sua
"Mia madre è morta quando avevo 7 anni e da quel giorno la mia vita è diventata un inferno. Mio padre è diventato un alcolizzato, abusava di me ogni giorno, mi torturava e poi diceva che era colpa mia. E io mi sono sentita in colpa per molto tempo" dice iniziando a piangere. L'abbraccio e aspetto che si calmi
"Devi parlarne con Marcus. Non pensare a lui, a come potrebbe reagire. Pensa al peso che ti toglierai, sicuramente saprà farti stare meglio".
"Eccole qua le nostre principesse" ci prendono in braccio e ci salutiamo.
"Grazie daddy, per tutto quello che fai per me. Ti amo"
"Anche io principessa"

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora