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"Daddy?"
"Dimmi principessa"
"Posso chiamare Lia, è da tanto che non stiamo un po' insieme" mi accontenta e mi presta il telefono
"Sono Jason, chi parla?"
"Sono Gemma, posso parlare con Lia?"
"Ciao bambolina, certo te la passo subito"
"Ehi amica mia"
"Ciao Lia, come te la passi?"
"benino ma ho bisogno di parlarti" mi incuriosisce molto questa sua richiesta
"Che ne dici di venire qui? Ho tante cose da raccontarti" acconsente e ci diamo appuntamento nel pomeriggio.
È da un po' che non la vedo. Il professore è malato e ha sospeso le lezioni. Ci manda la lezione per messaggio e Philip ogni giorno la controlla. Mi ha già punita due volte in due giorni perché non volevo studiare ma quest'anno avrò gli esami e devo impegnarmi.
Nel pomeriggio Jason e Lia suonano alla porta. Ci abbracciamo a lungo mentre i nostri daddy vanno in cucina.
"Allora Gemma, come te la passi?"
"Devo dire che sto bene" Le racconto di mio padre, delle mie sorelle, di come all'inizio non riuscivo a vederlo veramente come un padre e di tutto quello che avevo passato nelle ultime settimane
"Bhe sono felice per te, ti meriti un po' di tranquillità" Lia però è strana e non mi guarda negli occhi. Questo non è da lei, di solito è così sicura di sé.
"Ho un ritardo" dice sussurrando. Rimango molto stupita, noni aspettavo niente del genere
"Oh, di quanto? "
"Una settimana e non so come dirlo a Jason" dice iniziando a piangere
"Oh Lia vieni qua, andrà tutto bene" la rassicuro abbracciandola.
"È necessario che tu glielo dica, se ne accorgerà prima poi e devi prendere le giuste precauzioni se sei incinta " le dico seriamente.
"Ho paura che mi cacci o che dica di non volerlo"
"Ma chi Jason? Adora i bambini, fa il pediatra per questo. Vedrai che ne sarà felice" la incoraggio
"Ma tu sei felice?" le chiedo timorosa
"Molt, ma sono anche parecchio spaventata. Non voglio che il nostro rapporto cambi, ho bisogno di qualcuno che si prenda cura di me. Ma come faremo se avremo un neonato? " dice pensierosa.
"Sono sicura che troverete un modo, stai tranquilla. Parlane con lui" Parliamo a lungo del più e del meno e le racconto delle due punizioni.
"Si mi ha punita già due volte" dico sconsolata. Mi fa ancora male il sedere. E poi quando mi mette nell'angolo è umiliante"
"È a questo che serve la punizione. Ma evidentemente non impariamo mai"
"È che gli ho urlato contro e lui questo lo odia. Pensa che è una settimana che non mi fa dormire con lui. Dice che così imparerò che le cose devo meritarmele"
"Ma apparte questo avete fatto pace?"
"Si certo, dopo 50 sculacciate" dico ridendo
"Si è ovvio" ridiamo molto e continuiamo a chiacchierare
"Allora Gemma quando vuoi scappare da questo buzzurro sai dove trovarci" dice Jason prendendo in giro Philip
"Lo stesso vale per te Lia"  ribatte Philip. Sembrano due bambini. Ci salutiamo promettendoci di vederci presto e poi se ne vanno.
"Daddy?"
"Dimmi Gemma"
"Posso dormire con te stanotte? Ti prego basta punizioni. Ho capito di aver sbagliato e mi dispiace ma perfavore perdonami" dico lasciandomi sfuggire qualche lacrima. Addolcisce lo sguardo e si avvicina
"Non piangere piccolina. Va bene basta punizione, sei stata brava a rispettarla ma non ti azzardare più ad urlarmi contro, intesi?"
"Si daddy" Mi asciugo le lacrime e passiamo il resto del pomeriggio a decidere come rinnovare la casa. Philip pensa che non ci sia molto che parli di noi e vuole cambiare mobili
"Un divano giallo?, seriamente?" dice alzando un sopracciglio
"Perché no" lo prendo in giro ma evidentemente se ne accorge e inizia a farmi il solletico
"Basta daddy ti prego" dico ridendo. Giochiamo ancora un po' e poi daddy mi porta a letto. Prendo sonno subito ma sono agitata per il pensiero di Lia. Spero davvero che Jason la prenda bene. Verso le 3 di notte un forte bussare alla porta ci sveglia.
"Daddy?" dico impaurita
"Stai qui amore, non ti muovere"
"Non andare, non lasciarmi" dico prendendogli il braccio
"Non ti agitare piccolina, torno subito"

POV PHILIP
Prendo la mazza da baseball e apro la porta ma non mi aspetto certo di vedere quello che mi si presenta davanti. Lia ha tutti i vestiti insanguinati e una mano fasciata, piange a dirotto e respira affannosamente, deve aver corso molto. Insomma non abitiamo lontano ma un po' di strada c'è da fare
"Gemma corri subito qui" arriva di corsa e quando vede Lia la abbraccia subito
"Forza entra, Philip spostati" sono rimasto imbambolato, per fortuna Gemma ha detto qualche cosa. La fa sedere sul divano e io vado a prendere il kit di pronto soccorso. Le medico la ferita e non fa storie, strano Jason mi racconta sempre che Lia è molto sensibile. Gemma arriva con del te bollente, fuori fa freddo e Lia è in pigiama. Non ci guarda, sembrava assorta in chissà quale pensiero
"Chiamo Jason" dico per vedere la sua reazione ma lei alza gli occhi di scatto
"Ti prego no" deglutisco a fatica, non posso credere che lui abbia fatto una cosa del genere a Lia. Faccio un cenno a Gemma e vado nello studio
"Ehi Lia, adesso siamo sole. Vuoi dirmi che cosa è successo?"
"Ha scoperto che sono incinta, ha rotto tutti i piatti e i bicchieri che erano in cucina e poi se ne è andato. Nel raccogliere i cocci mi sono tagliata e sono andata nel panico" scoppia a piangere.
Ascolto la conversazione e stringo i pugni, deve esserci una spiegazione. Dopo poco mi squilla il telefono, è lui
"Philip devi aiutarmi, Lia è sparita" dice piangendo
"Jason, Lia è qui ma non è in buone condizioni. Dimmi che cosa è successo" dico duramente
"Lia è incinta e e io sono andato fuori di testa, l'avrò spaventata a morte"
"Jason si è tagliata con tutto quello che hai rotto, voleva sistemare il tuo disastro"
"Oddio, sto arrivando"
"No Jason. Penso sia meglio lasciarla tranquilla per stanotte. Ti chiamo domani. Datti una controllata" dico e  buttai giù. Sono furioso con lui, come ha potuto trattarla così, davanti ad una notizia così bella. Devo calmarmi altrimenti si  spaventerà anche Gemma e non voglio  che accada. Gemma mi raggiunge nello studio
"Si è addormentata, l'ho coperta con il plaid" mi dice triste
"Non essere triste principessa, vedrai che risolveranno le cose". Gemma è molto empatica, se qualcuno a lei caro sta male anche lei sta male, è più forte di lei. Annuisce e sbadiglia.
"Andiamo a dormire principessa, porto Lia nella stanza degli ospiti. Aspettami in camera. Obbedisce e si incammina. Adagio Lia nel letto e la copro per bene. Poi lascio una radiolina e esco. Gemma dormirà con me quindi non mi le servirà. Quando entro in camera Gemma è in lacrime
"Ehi amore mio, che c'è?" dico prendendola in braccio
"È che mi dispiace vedere Lia così, tu come avresti reagito?" temevo quella domanda. Non approvo di certo il comportamento di Jason ma non posso nemmeno giudicarlo fino in fondo,visto il suo passato
"Sicuramente non come ha fatto lui principessa. Sei al sicuro qui con me ricordatelo" La metto sotto le coperte e aspetto che si addormenti. Io non riesco a chiudere occhio. Decido di andare a controllare Lia e la vedo in lacrime.
" Ehi Lia vieni qui" si lascia abbracciare. La prendo in braccio e la porto in cucina. Le preparo il latte e lo beve senza capricci. È stremata dal pianto. Tiene appoggiata la testa sulla mia spalla mentre beve.
"Scusami Philip, ne sto approfittando troppo. Va bene se sto così?" mi chiede con una vocina stanca
"Tranquilla, puoi approfittarne quanto vuoi" mi fa un debole sorriso e si riaddormenta. Non dura molto però.
"Perché non ci sediamo sul divano e ne parliamo?" acconsente e la copro bene
"È che non lo riconosco più. Dovevi vedere la sua faccia" dice tristemente
"Lo so che sei delusa, spesso ho deluso Gemma e credimi avrei voluto evitarlo. Ma anche noi daddy sbagliamo. Spesso anche più di voi. Non sto dicendo che ha fatto bene o che devi perdonarlo, probabilmente non se lo aspettava"
"Secondo me ha pensato a Christopher" dice asciugandosi gli occhi. Christopher era il fratello di Jason, è morto quando aveva un anno, era molto malato. Se ne è preso cura lui fino alla morte.
"Sicuramente si. Vedi Lia non siete le uniche ad aver bisogno di un appoggio psicologico ogni tanto. Noi ci mostriamo forti ma anche noi abbiamo bisogno di voi. Ti ha mai parlato di lui?"
"Solo una volta ma poi mi ha vietato di riprendere l'argomento"
"Probabilmente ha bisogno di parlare di lui, si è tenuto tutto dentro per troppo tempo e questa notizia ha scatenato dei ricordi in lui"
Sembra pensarci su
"Grazie Philip" dice stringendomi la mano. Piano piano si addormenta e per fortuna non si sveglia più fino a che un suono insistente costringe tutti ad alzarsi.
"Gemma, Lia, andate sul divano" obbediscono e continuano a parlottare tra di loro. Vado ad aprire e mi trovo davanti un Jason distrutto.
"Ciao Jason, prego"
"Dov'è?"
"Sul divano. Ci ho parlato un pochino io ma tu vacci piano".
Prendo Gemma e andiamo in cucina a fare colazione

POV LIA
"Lia" alzo gli occhi e lo guardò
"Mi dispiace cucciola mia, sono un cretino"
"Si lo sei" rispondo asciugandosi gli occhi. Lui sorride e si siede vicino
"Sai quando mi hai dato la notizia ho subito pensato a Christopher"
"Lo so. Ma questo non ti dà il diritto di spaccare mezza cucina, di urlarmi contro e di lasciarmi da sola mentre te ne vai chissà dove" gli urlo arrabbiata
"Hai ragione amore mio, mi dispiace tanto. Sono molto felice di questa notizia. Non ti cambierei con nessuno al mondo. Cresceremo questo bambino come meglio possiamo e saremo felici" prova a dirmi sorridendo. Ci penso su
"Ho bisogno di un po' di tempo. Non avevo idea che tu reagissi così. Non ti sei neanche curato di chiedermi come l'ho presa io" dice singhiozzando. Prova ad abbracciarmi ma lei si scansa.
"Ti prego non toccarmi" Jason non sembra scomporsi
"Andiamo a casa ti va? Mi prendo cura di te e parliamo con calma di tutto" lei annuisce. Ringrazio per l'ospitalità, abbraccio Gemma e ce ne amdiamo.

"Spero tanto che facciano pace" dice Gemma speranzosa
"sicuramente faranno pace. Jason ama alla follia Lia e non la lascerebbe per niente e nessuno al mondo"
"Prendi nota daddy" mi dice ridendo
"Come sarebbe eh"? Dico facendole la linguaccia
"Anche io ti amo alla follia" la rincorro fino in camera e poi ci facciamo le coccole per tutta la mattina.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora