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POV PHILIP
L'operazione dura più del previsto ma finalmente Jason esce
"Allora?" diciamo insieme io e Nathan
"Tutto bene tranquilli, la stanno portando in camera". Nathan e la sua famiglia vanno via, torneranno  la sera mentre io rimango in stanza con lei. Le tengo la mano per tutto il giorno e verso le sei di sera inizia a svegliarsi
"Ehi piccolina mia, ben tornata" dico sorridendole. Cerca di muoversi un po' ma ha diversi tubi e i punti le tirano"
"Ahi daddy" dice con poca forza.
"Lo so amore. Resisti un pochino che tra poco vengono a portarti l'antidolorifico". È ancora molto assonnata e si riaddormenta quasi subito. Dopo poco entra Jason
"Si è svegliata vedo"
"Si ma si è subito riaddormentata"
"è l'anestesia. Quando si sveglia vengo a controllarla"
"Grazie Jason"
"Il mio turno è quasi finito. Vado a prendere Lia. Mi ha minacciato se non le faccio vedere Gemma" dice ridendo
"Saranno gli ormoni" ridiamo entrambi,  fa una carezza a Gemma e se ne va. Mentre aspetto che si svegli mi porto avanti con il lavoro.
"Daddy" dice con una vocina spaventata. Metto da parte il computer e le vado più vicino.
"Ben svegliata principessa, come ti senti?"
"Insomma, ho sete" prendo il bicchiere vicino e le faccio bere un pochino di acqua con la cannuccia. Dopo poco entra Jason insieme ad altri due dottori.
"Ciao Gemma, questi sono Edward e Emma. Mi aiuteranno a visitarti, va bene?" annuisce un po' titubante e lancio un'occhiata a Jason. Si agita un po' soprattutto quando guardano la ferita.
"Basta basta" dice supplicandoli
"Abbiamo fatto stai tranquilla" i due dottori se ne vanno e Jason rimane con noi. La vengono a trovare molte persone, la mia famiglia, Emily e Marcus, Lia e tutti i nostri amici. Tutte quelle persone la distraggono ma l'unico che non si vede è Nathan.
"Daddy?"
"Dimmi principessa"
"Perché mio padre non è qui?" me lo sto chiedendo anche io
"Non lo so sinceramente. È venuto appena sei entrata in sala operatoria, c'erano anche Christine, Elisabeth e Skyler. Mi ha detto che sarebbe venuto stasera. Forse ha avuto un contrattempo". Ci rimane male e non mi piace. Poteva almeno chiamarla al telefono per sapere se sta bene o se le serve qualche cosa" cerco di non farcela riflettere troppo ma non è semplice.
L'aiuto a mangiare ma fa un sacco di capricci
"Ma non mi piace" dice piagnucolando
"Gemma per rimetterti in forze devi mangiare tutto" in effetti non ha un bell'aspetto ma siamo in ospedale mica in un ristorante. Finalmente dopo un tempo lunghissimo riesce a finire tutto.
"Brava bambina mia" dico mentre inizia a sbadigliare
"Sei stanca amore mio?"
"Si un po'. ma secondo te perché non è venuto?" mi chiede diventando triste. Si riferisce a Nathan e sinceramente vorrei anche io una spiegazione. Che razza di padre sei che non passi a trovare tua figlia in ospedale e nemmeno la chiami?
"Non lo so principessa, davvero. Vedrai che ci darà una spiegazione". L'infermiera passa per cambiare la flebo e dopo poco si addormenta. Io non riesco a dormire molto. Non posso non pensare al cattivo comportamento di Nathan quindi provo a chiamarlo.
"Ciao Philip è un po'tardi per chiamarmi non credi?"
"Ti ricordi di avere una figlia in ospedale?" gli chiedo alzando la voce
"Oh si, è che oggi è il compleanno del gatto e le bambine hanno voluto fargli una festa e il tempo è volato"
"Seriamente Nathan? Non riesci a trovare una scusa migliore? Non ti presentare domani" chiudo la telefonata in modo brusco ma se lo merita. Quando Gemma si sveglia le racconto la scusa di suo padre a cui ovviamente non crede
"Il compleanno del gatto?" chiede incredula.
"Perfetto. Appena si presenta, perché tanto si presenterà, non farlo entrare. Al momento non ho molto da dirgli. Anzi digli che con lui non voglio avere niente a che fare ma che ovviamente troverò il modo di vedere le mie sorelle" acconsento a questa richiesta. L'ha ferita e non credo che sia disposta a farsi ferire da nessun altro. Come previsto Nathan si presenta con le sue figlie.
"Non ti vuole vedere Nathan" dico incrociando le braccia
"Non vuole vedere la sua famiglia?" chiede alzando un sopracciglio.
"Oh no, le bambine le vuole vedere. È solo con te che non vuole parlare" sembra sorpreso ma non fa nessuna scenata.
"Nathan, tanto per chiarire. Tu non sei la sua famiglia. Non ci sei mai stato e dopo ieri non ci sarai mai" dico sputandogli in faccia tutto il mio odio
" hai trovato davvero una scusa banale" dico incazzato
"Sto tradendo mia moglie ok? Ero con la mia amante e mi sono dimenticato. Non sono perfetto" ma qui non c'entra niente la perfezione
"Hai messo l'operazione di tua figlia in secondo piano per la tua amante? Non mi interessa se tradisci tua moglie, anche se non credo che se lo meriti ma Gemma è tua figlia e devi trattarla con rispetto"

Le mie sorelle entrano  e mi raggiungono di corsa. Cerco di fare un po' di spazio e si siedono sul letto.
"Come stai?" mi chiede Elisabeth
"Meglio. Mi rimetterò presto" le rassicuro
"Papà è fuori" mi informa Skyler
"Perché non può entrare?" preferivo che non me lo chiedessero ma ovviamente sono curiose
"Abbiamo avuto un piccolo litigio ma vedrete che lo risolveremo. Non vi preoccupate". Philip entra e richiama le bambine. Le bacio sulla guancia e ci salutiamo.
"Come stai principessa?"
"Meglio ma sono delusa da Nathan. Ti ha detto qualche cosa?"
"Si. Tradisce Christine e ieri era con la sua amante. Non voleva che te lo dicessi"
"Che stronzo"
"Gemma, le parole" dice sorridendo
"Oh scusa daddy"
Oggi mi di metteranno e Jason viene a fare gli ultimi controlli.
"Allora bambolina. Niente sforzi per qualche giorno. Evita di fare le scale, bevi molto e fai spesso la pipí così smaltisci del tutto l'anestesia. Tra qualche giorno verremo a trovarvi con Lia, altrimenti ha minacciato di buttarmi fuori di casa" dice ridendo
"Beh non faccio fatica a crederci. Grazie Jason" dico ridendo. Mi scortano alla macchina con una sedia a rotelle e daddy mi aiuta ad entrare in macchina.
"Dove dormirò se non posso fare le scale?" chiedo mettendo il broncio
"Dormiremo nella stanza degli ospiti al piano terra, così non ti stancherai troppo" sorrido e mi siedo sul divano. I punti tirano un po'ma cerco di non farci caso. Poco dopo qualcuno suona alla porta e Philip va ad aprire.
"Posso entrare?" chiede Nathan. Daddy mi guarda e gli faccio un cenno per acconsentire.
"Ciao Gemma"
"Ciao Nathan" marco il suo nome per fargli capire che non lo chiamerò più  papà. Non voglio essere troppo cattiva. Gli errori li commettiamo tutti ma siamo ancora all'inizio e avrebbe dovuto comportarsi un po' più da padre. Sono cresciuta senza di lui, posso continuare a farlo.
"Io sono nel mio studio, per qualsiasi cosa chiamami" mi dice Philip, guarda male Nathan e poi se ne va.
"Come stai?" mi chiede sedendosi sul divano
"Ti importa davvero?" dico incrociando le braccia
"Senti Gemma io..." non lo lascio finire
"Non mi interessano le tue scuse. So come è andata e la cosa mi disgusta"
"Lo so non avrei dovuto ma è tutto nuovo per me"
"Nuovo? Hai già due figlie. Faresti così anche con loro?Spero proprio di no"
"Certo che no"
"Quindi il problema è solo nostro"
"È che non ti sento davvero come una figlia. All'inizio ho creduto di dovere e soprattutto di poter recuperare il nostro rapporto ma adesso non so più se sono interessato"
" Per me puoi anche andartene, voglio solo poter vedere le mie sorelle" gli dico duramente
"Certo, ma devo dirti anche un'altra cosa. Sapevo di te e conoscevo l'orfanotrofio. Quando tua madre è venuta a dirmi che ti aveva trovato ho pensato di fare ammenda ma non credo ne valga la pena". Non so che dire, sono scioccata. A questo punto interviene Philip, so che ha sentito tutto.
"Adesso puoi anche andartene. Non ti fare più vedere" Philip lo prende per la camicia e lo sbatte fuori di casa. Sono sollevata che sia intervenuto. Non ci posso credere. Finalmente ho un padre ma non mi vuole. Nessuno mi ha mai voluta, solo Philip. Mi risveglio dai miei pensieri quando daddy viene ad abbracciarmi
"Mi dispiace così tanto amore mio" dice cercando di consolarmi
"È che volevo che andasse bene. Finalmente ho un padre. Quando lo hai chiamato è venuto solo perché Christine lo ha costretto, né sono sicura" mi asciugo qualche lacrima e daddy mi tiene stretta a sé.
"Dai Gemma mangia qualche cosa" per via dell'operazione posso mangiare solo in bianco ma stasera proprio non ho fame.
"Non mi va" lascia perdere e mi porta in camera.
"Tranquilla amore mio. Non sei sola in questa storia. Sono molto arrabbiato. Vorrei vederti sempre felice e ti aiuterò ad esserlo di nuovo"

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