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POV PHILIP
Sono le 10 di mattina e noi siamo ancora a letto. Gemma dorme beatamente. Vorrei che fosse sempre così. Si è agitata solo un po' stanotte ma mi è bastato cullarla per farla calmare. Oggi voglio dedicarmi completamente a lei. Dobbiamo riprendere le nostre abitudini. Faccio fatica a prenderla in braccio quindi per adesso lo eviteremo.
"Buongiorno daddy" dice con gli occhi chiusi
"Buongiorno amore mio. Hai ancora sonno?"
"si" dice mettendo il broncio.
"Ma devo essere cambiata" mi informa arrossendo.
"Forza allora cambiamo questo pannolino puzzolente" la faccio distendere sul fasciatoio. So che non le piace molto ma è più comodo fare così. Le faccio anche un bagno caldo ma faccio fatica a stare tanto in piedi quindi lei mi aiuta.
"Posso fare anche da sola, non ti affaticare" dice baciandomi una mano. Le sorrido e mi siedo a guardarla. Gioca un po' e poi mi schizza
"Ehi mostriciattolo" dico ridendo. Giochiamo un po' con l'acqua e poi la tiro fuori, non voglio che si ammali. Le asciugo i capelli e le metto una tuta per stare più comoda
"Posso prepararla io la colazione?" mi chiede facendo il labbruccio
"Si principessa. Ma fai i pancakes ti prego" annuisce ridendo e sparisce in cucina. Dopo aver fatto colazione suonano alla porta.
"Buongiorno signore. Sono il tenente Turner. Dovrei fare qualche domanda a lei e alla signorina" Gemma si pietrifica appena lo vede, è a disagio e non riesce a nasconderlo. Lo faccio entrare e le vado in contro
"Non ti può succedere niente Gemma, respira" fa come le ho detto e saluta cordialmente il poliziotto
"Buongiorno tenente, prego si accomodi"
" allora, vi informo che a breve ci sarà il processo. Signorina lei deve testimoniare e raccontare quello che ha visto. Insomma deve dire le stesse cose che ha detto a noi"
"Ma non verrà scagionato vero?"
"No signore il video lo incrimina. Tuttavia vi consiglio di prendere un avvocato. Naturalmente lei non potrà esserlo. La difesa cercherà di metterla in cattiva luce signorina solo per cercare di ridurre la pena" a queste parole Gemma si agita
"E perché dovrebbero farlo? Ci siamo frequentati a malapena"
"Si lo sappiamo ma suo padre ha aperto un conto a suo nome e potrebbero dire che è stata lei a chiedere a suo padre di uccidere il suo fidanzato" rimane senza parole. Essendo un avvocato so tutte queste cose ma gliele avrei dette con un po' più di tatto.
"Va bene tenente è tutto? Sa siamo tornati ieri dall'ospedale"
"Certo, mi scuso per il disturbo". Quando se ne va Gemma sta visibilmente tremando e si tortura le mani. Le vado subito incontro.
"Gemma non permetterò che ti accada niente. Daremo il caso a William, ti ricordi? È il mio socio"
"Ma come potrei mai farti una cosa del genere" dice tappandosi gli occhi e iniziando a singhiozzare. Mi avvicino a lei e me la sistemo sulle ginocchia. Appoggia subito la testa sulla mia spalla. Adoro tenerla così
"Sssh principessa non permetterò che insinuino niente. Sono o no il miglior avvocato di questa città?" dico per farla ridere
"Che scemo"Finalmente mi sorride.
" Per oggi non ci pensiamo ok? Questo giorno è tutto per noi". Mi aiuta tantissimo e gliene sono grato.

Finalmente siamo tornati a casa nostra. Sarò grata per sempre a Jason e Lia ma avevo bisogno di riprendere le mie abitudini e poi mi mancava Philip. Sono preoccupata per il processo. Ormai conosco Nathan, farà di tutto per mettermi in cattiva luce e non so se posso affrontarlo. Philip si è addormentato. L'ho coperto per evitare che prenda freddo. Sembra così rilassato. Ha molti dolori a causa della botta anche se fortunatamente non ha riportato traumi gravi.
Ho troppi pensieri in testa quindi decido di alzarmi e andare a cucinare. Inizio a preparare il risotto alla zucca, il preferito di Philip e poi cucino il pollo con le patate perché io lo adoro. Vorrei fare la Sacher ma in casa non abbiamo la cioccolata e se uscissi da sola senza avvertirlo mi beccherei una bella punizione. Non voglio rovinare questo giorno. Opto per una cheascacke ai frutti di bosco. Dopo che ho messo in frigo la torta mi sento abbracciare da dietro. Riconoscerei il suo profumo ovunque. Sorrido e mi giro. Ha la stampella ma sembra non dargli particolarmente fastidio.
"Ma che buon profumino" dice baciandomi il collo. Ci baciamo per un po' e poi lo faccio sedere.
"Penso a tutto io tu stai seduto"
"Ah si?" dice alzando un sopracciglio
"E sentiamo chi ti mette nel Seggiolone? " chiede con un mezzo sorriso. Speravo se ne dimenticasse.
"Posso sedermi su una sedia? Ti prego faccio attenzione" cerco di convincerlo.
"Mmm principessa non mi piace quando trasgredisci le regole lo sai. Ma faccio fatica a prenderti in braccio quindi per questo periodo facciamo come vuoi te. Ma guai se ti alzi senza permesso" mi avverte.
"Grazie daddy" porto tutto in tavola e mangiamo parlando del più e del meno.
"Non abbiamo cioccolata in casa" lo avverto.
"Per fortuna altrimenti la mangeresti di nascosto" disse sorridendo.
"Beh è successo solo una volta e sarà difficile che mi dimentichi la punizione" Dico abbassando lo sguardo
Quella è stata l'unica volta che mi ha punito sulle mani e che mi ha lavato la bocca con il sapone. È stata una punizione dura ma necessaria.
"Sono sicuro che non lo rifarai più, vero principessa?"
"No daddy" rispondo subito.
"Forza scimmietta ci vuole un bel riposino"
"Ma non ho sonno, possiamo guardare un po' di televisione?"
" e va bene ma solo perché oggi è un giorno speciale". Mi addormento dopo dieci minuti quindi la mia richiesta è inutile e sono convinta che lui se lo aspettava. Sogno mio padre, cerca di uccidermi e ci riesce. Mi sveglio di colpo e cado dal divano.
"Ahi" dico massaggiandomi la testa. Davanti al divano c'è un piccolo tavolino. Inizio a piangere quando vedo il sangue.
"Gemma ma che succede? " chiede aiutandomi ad alzarmi
"Ho fatto un incubo e sono caduta" dico singhiozzando. Prende del cotone e mi fa sedere sul divano ma suonano alla porta
"Buongiorno catorcio" dice Jason entrando. Quando però mi vede in lacrime mentre mi tengo la testa torna serio.
"Che è successo?" Lia corre da me per consolarmi.
"Ha sbattuto la testa su quel maledetto tavolino. Dopo lo tolgo di mezzo" dice Philip arrabbiato. Jason gli lancia un'occhiata per farlo tranquillizzare e per evitare di spaventarmi ancora di più.
"Fammi dare un'occhiata". Più Jason si avvicina e più io mi allontano.
"Dai Gemma non ti faccio niente. Non vedo molto sangue quindi non credo ci vogliano i punti" mi tranquillizzo un po' e tolgo la mano. Ma inizia ad uscire molto sangue e torno a piangere.
"Ssh bambolina tranquilla adesso risolvo io" chiede a Philip di prendergli la valigetta ed estrae ago e filo. Mi ritirosubito.
"Cc-he vuoi fare con quello?" chiedo allarmata. Philip nel frattempo si è avvicinato.
"Devo metterti un paio di punti ma non sentirai niente te lo prometto". Scuoto la testa impaurita
"Vieni qui piccola mia. Mi metto in mezzo alle sue gambe e mi abbraccia
" Non voglio daddy ti prego"
"È necessario, dobbiamo curare questo brutto taglio. Chiudi gli occhi e pensa alla cosa più bella". Obbedisco e Lia mi stringe la mano. La puntura la sento però e mi agito ma daddy mi stringe più forte.
"Sssh è finito, da brava calmati" mi tranquillizzo e davvero non sento niente.
"Tutto finito bambolina. Cerotto e sei come nuova" lo ringrazio e offro un po' di torta anche a loro. Daddy è più rilassato, non sopporta vedermi soffrire e ammetto di non essere la persona più coraggiosa del mondo.
"Philip adesso tocca a te farti visitare. Dai il buon esempio e non scappare" lo prende in giro Jason. Fa qualche smorfia mentre gli cambia la medicazione alla testa.
" Ma guarda te se devo lavorare anche nel mio giorno libero" si lamenta scherzando Jason. Ridiamo tutti e poi loro se ne vanno.
" Che cosa hai sognato oggi? "
"Mio padre. Riusciva ad uccidermi" dico sconsolata.
"Non lo permetterò mai amore mio, stai tranquilla". Ci mettiamo a letto presto e continuamo a chiacchierare.
"Gemma adesso che hai finito la scuola. Che cosa ti piacerebbe fare? Non che tu abbia bisogno di soldi ma vorrei che ti creassi una tua indipendenza". Ci ho riflettuto spesso su quello che vorrei fare, non mi va di chiedere sempre soldi a Philip. Lui se li guadagna e così farò anche io.
"Vorrei iscrivermi in un'accademia di cuina. Vorrei diventare una cuoca oltre che una pasticcera. I dolci mi vengono bene ma vorrei specializzarmi anche in altro"
"Beh mi sembra un' ottima idea. Ci informeremo per qualche scuola e poi decideremo la migliore"
"Ma non ho molti soldi da parte e non voglio che tu spenda i tuoi"
"E perché mai non dovrei? Sei la mia fidanzata. Quello che è mio è tuo. Questa è casa nostra e tutto quello che abbiamo è nostro" dice molto seriamente. Lo bacio a lungo e finiamo a fare l'amore e poi ci addormentiamo abbracciati.

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