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POV PHILIP
Ho appena lasciato la camera di Gemma. Si è addormentata finalmente. Sono le 21.30 e per me è molto presto. Decido di scendere giù a bere una birra. Devo rilassarmi, è stata una giornata pesante anche per me. Dal primo giorno in cui l'ho vista ho capito che ha sofferto e stasera ne ho avuto la prova. Sono rimasto scioccato dalla sua reazione. I miei amici mi hanno spiegato che spesso una little ci mette un po' ad accettare tutto ma non credevo che sarebbe stato così. Nei suoi occhi c'era puro terrore, pensava davvero che le avrei fatto del male. Sui fogli per l'adozione c'è scritto che è stata affidata ad una famiglia ma devo scoprire perché l'hanno riportata indietro. Lo vedo che vuole fidarsi ma qualcosa glielo impedisce. Dovrò conquistare la sua fiducia molto lentamente ma prima o poi ci riuscirò.
Ho portato con me la radiolina per stare più tranquillo e stremato dalla pesante giornata mi addormento sul divano. Ad un certo punto un rumore mi sveglia, è Gemma. Corro subito in camera sua e la vedo agitarsi nel sonno. Continua a supplicare di lasciarla stare, che farà tutto quello che vogliono se la faranno uscire. Uscire da dove? Di chi sta parlando?
Provo a scuoterla delicatamente ma non si sveglia allora la scuoto con più forza e finalmente apre gli occhi. È spaventata e subito si mette a piangere. La prendo in braccio e la cullo per tutta la casa ma non smette di piangere. È terrorizzata, glielo si legge negl'occhi. Ad un certo punto mi viene un'idea
"Gemma ti va se ti scaldo un po' di latte e mangiamo una fetta di pane e nutella?"
Smette di piangere e annuisce. Scendiamo in cucina e la metto nel suo nuovo seggiolone. Non lo ha ancora visto ma non sembra farci caso. Le preparo il tutto e mangia di fretta, ha saltato la cena e visto quanto è magra penso che in orfanotrofio non la facessero mangiare abbastanza. Questo non succederà più, non salterà più nemmeno un pasto. Quando finisce decido di chiederle che cosa è successo.
"Piccolina, vuoi dirmi che cosa hai sognato?"
Scuote la testa e comincia a piangere di nuovo. La prendo in braccio e decido che per stanotte  dormirà con me. Rimaniamo svegli fino alle 6 di mattina, Gemma è troppo agitata e non ne vuole sapere di dormire. Alla fine decido di provare con il ciuccio ma non so se questo peggiorerà le cose. Lei sembra accettarlo volentieri, probabilmente esausta da questa notte insonne, e dopo 5 minuti si addormenta. Decido di togliere la sveglia e mi addormento insieme a lei. Nessuno le farà più del male ed io l' aiuterò a superare tutto.

Fidati di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora