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8 aprile 20XX

Quella mattina il tempo era particolarmente piacevole: i raggi del sole filtravano tra le foglie degli alberi solleticando la pelle delicata dei visi pallidi dei giapponesi, che come ogni giorno si affrettavano per raggiungere la propria scuola o il proprio posto di lavoro.

Tra quei giapponesi affrettati c'eravamo anche io e Bakugo, un po' meno degli altri poiché eravamo usciti di casa con leggero anticipo.

Dopo il discorso di Katsuki del giorno precedente avevo pensato molto a come agire, anche se ero ancora molto riluttante.

Tuttavia un'altra cosa mi era venuta in mente: lui mi aveva espresso il suo parere a riguardo e addirittura dato dei consigli, mentre io non gli avevo nemmeno chiesto scusa per il litigio che avevamo avuto sempre per colpa del mio quirk.

Stavamo aspettando il treno che ci avrebbe portati a scuola; lui stava digitando qualcosa sullo schermo dell'iPhone.

«Senti...» mormorai cautamente per paura che si arrabbiasse. «Mi dispiace per aver litigato con te la settimana scorsa... Il fatto è che detesto parlare del mio quirk e...»

«Non abbiamo litigato.» mi interruppe senza alzare lo sguardo. «Io mando a fanculo continuamente, ma questo non significa che litighi con tutti.»

Rimasi sorpresa dal suo comportamento. Aveva accettato le mie scuse oppure no?

«Tu sei fuori di testa.»

«Ha parlato miss bipolaretto.»

«Miss bipolaretto?!» ripetei. «È un soprannome di merda.»

«Soprannome di merda per una stronza di merda.» spiegò con indifferenza.

Non sapevo se credere o no a quello che stava dicendo, ma l'arrivo del treno mi costrinse a lasciar perdere.

❀ ❀ ❀

Arrivati a scuola ci imbattemmo in Kirishima proprio mentre varcavamo i cancelli d'ingresso. Il rosso salutò Bakugo con un'energica pacca sulla schiena.

«Buongiorno Katsuki!» esclamò allegro. «E anche a te, Jade.»

«Buongiorno a te, Eijiro.» sorrisi. «Sembri più allegro del solito, stamattina.»

«Sì!» rispose con un sorrisone a trentadue aguzzi denti. «Io, Kaminari e Sero siamo andati a fare compere per la primavera.» spiegò. «Tu, piuttosto, perché non sei venuto?»

Bakugo sbuffò infilandosi le mani in tasca. «Affari miei.»

Kirishima non sembrò soddisfatto della risposta, ma non fece ulteriori domande. «Ah, Jade, scusa se non ti abbiamo invitata, ma era un'uscita tra ragazzi. Non penso ti piacciano le sale giochi o cose del genere.» spiegò grattandosi la nuca.

«Non devi scusarti!»

Mentre camminavamo verso la nostra aula presi da parte Kirishima senza che Bakugo se ne accorgesse. «Senti, per via della festa di Bakugo... Ci sarò anch'io.»

«Fantastico!» esclamò. «Più siamo e meglio è!»

«Perché, siamo in tanti?»

«Dunque... Tu, io, Denki, Sero, Mina, Midoriya, Uraraka, Iida, Kyoka e Yaomomo finora.» spiegò contando gli invitati sulle dita. «Todoroki ha detto che non lo sa ancora. Tra lui e Bakugo c'è una leggera rivalità, perciò...»

«Capisco.»

«Sono felice che ci sia anche tu. Mina sarà al settimo cielo!»

Una voce alle nostre spalle ci fece sobbalzare. «Al settimo cielo per cosa?» chiese proprio l'aliena.

Spicy caramelWhere stories live. Discover now