•*•❧❦❧•*•③⑨•*•❧❦❧•*•

497 38 0
                                    

23 aprile 20XX

Ero nella sala comune insieme ad altri miei compagni intenti a ripassare storia quando Iida venne a chiamarmi. «All Might ti vuole parlare di una faccenda importante. È qui fuori.»

La visita dell'ex numero 1 non incuriosì soltanto me, ma anche il resto dei ragazzi lì presenti.

Lasciai il mio quaderno sul divano e raggiunsi l'ingresso della 3-A Alliance: il nostro professore mi stava pazientemente aspettando appoggiato allo stipite della porta. Non aveva varcato la soglia.

Mi salutò in modo informale come era solito fare con ognuno dei suoi studenti.«Ciao, giovane Thompson. Mi dispiace disturbarti a quest'ora, ma Aizawa mi ha raccontato un paio di cose di cui vorrei discutere.»

«Certo, All Might. Vuole… entrare?»

«In privato.» aggiunse.

«Oh… Ho capito.»

Ci allontanammo dall'edificio e iniziammo a passeggiare lentamente lungo l'interminabile viale dei dormitori.

«Avevo letto che avevi avuto qualche problema di controllo del tuo quirk, ma non pensavo a nulla che fosse ai livelli di ciò che mi ha spiegato Aizawa.» iniziò guardandomi con compassione.

Tirai un calcio a un sassolino. «Quando gliene ho parlato non sembrava affatto tranquillo.»

«Non è una cosa insolita, specialmente in scuole di alto livello come questa. Man mano che le generazioni proliferano i quirk si differenziano e potenziano sempre di più, di conseguenza molti ragazzi hanno problemi come i tuoi. Per esempio…»

«Midoriya, lo so.» sorrisi. «Me lo dicono tutti.»

Anche lui sorrise e si grattò la punta del naso. «Non so come faccia quel ragazzo a stare ancora in piedi con tutte le fratture che si è procurato.»

«Ha ereditato il One for All… Con un quirk così potente è normale quello che gli è successo, immagino.»

All Might mi mise una mano sulla spalla. «Dovrebbe essere incoraggiante per te. Se ce l'ha fatta lui perché non dovresti riuscirci tu?»

«La ringrazio per la fiducia.» sorrisi. «Ma almeno Deku non era pericoloso per gli altri.»

«Vuoi scherzare? Ha perso il controllo molte volte prima di riuscire a padroneggiare appieno il suo quirk, e non ci riesce ancora del tutto.» precisò. «E smetti di darmi del lei, davvero. Mi fai sentire vecchio.»

Risi sotto i baffi chiedendomi quale fosse l'effettiva età di All Might, apparentemente ignota a molti.

«Fra non molto inizierà il festival sportivo.» riflettei.

«Su, su, non essere così abbattuta. Sono sicuro che con un po' di allenamento riuscirai a padroneggiare la tua unicità quanto basta per partecipare senza problemi.»

Mi girai a guardare gli alloggi della mia classe, ormai lontani all'orizzonte. «Cosa potrei fare?»

«Devi imparare a riconoscere i segnali che il tuo corpo ti manda.» spiegò mettendosi le mani sul petto. «L'ideale sarebbe provare a combattere partendo da bassi livelli di adrenalina e poi farli aumentare sempre di più. È vero che dico sempre di andare sempre oltre il limite, ma prima bisogna capire dove si trova!»

Mi grattai la punta del naso. «Considerando che il festival sportivo inizia il 18 maggio ho meno di un mese di tempo per allenarmi… Non sono sicura di farcela.»

«Sei molto più simile al giovane Midoriya di quanto pensassi.» commentò con aria assente come se gli fossero affiorati alla mente degli episodi infelici. «Ricordati che non sei da sola. Hai la fortuna di trovarti in una classe molto unita e che ha già capito cosa significa fare lavoro di squadra.»

All Might aveva ragione: quel gruppo era già proiettato nell’ottica della collaborazione che caratterizza i Pro Heroes, per non parlare del fatto che oltre a tutto ciò li legava anche un’amicizia non indifferente.

«Inizierò ad allenarmi subito.» dissi cercando di sembrare il più decisa possibile. «Non voglio combinare guai al festival sportivo.»

«Sono certo che migliorerai.» mi rassicurò dopo essersi fermato a guardare i dormitori. «Torniamo indietro? È quasi ora di cena ormai.»

Spicy caramelحيث تعيش القصص. اكتشف الآن