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10 aprile 20XX

Mentre nel mio paese d'origine ci si preparava a festeggiare la Pasqua, a Tokyo e dintorni gli unici elementi che rimandavano alla festività più importante per il mondo cristiano erano i dolcetti a tema esposti nelle vetrine delle pasticcerie: qua e là si vedevano ovetti e conigli di cioccolata accovacciati in un trionfo di finta paglia colorata e petali di ciliegio rosati.

Sfortunatamente la scuola proseguiva in modo normalissimo e a nessuno sembrava importare granché di quelle graziose creazioni di cioccolato.

«A partire da lunedì tutti gli alunni della scuola torneranno nei dormitori.» ci spiegò Aizawa leggendo un comunicato con aria assonnata e distratta. «Gli studenti sono pregati di esporre qualsiasi dubbio a riguardo ai docenti referenti.» Sistemò i fogli e li mise da parte sulla cattedra. «Non penso che ce ne saranno dato che è già la terza volta che dovete andarci.»

Nell'aula si creò un brusio generale di eccitazione: i dormitori dovevano essere proprio belli se l'entusiasmo era così alto.

«Ho sentito che quelli del terzo anno sono i più belli di tutti.» sentii dire. «Secondo te è vero?»

«Fate silenzio.» ordinò Aizawa. «Dobbiamo discutere di un paio di cose sulle prossime lezioni pratiche.»

Quando posò lo sguardo su di me mi si gelò il sangue nelle vene. «Tu, Thompson, hai ottenuto un permesso speciale, da quello che so.»

Mi metteva sempre in imbarazzo venire interpellata per faccende personali davanti a tutta la classe. «Sì...» ammisi.«Recovery Girl ha detto che...»

«Lo so.» mi interruppe. «Vorrà dire che lavorerai il doppio quando ti riprenderai.»

Da Aizawa una risposta simile era il minimo che ci si potesse aspettare.

«Certamente, Aizawa-sensei.» risposi abbassando la testa in segno di rispetto.

Dopo avermi dato il permesso di accomodarmi cambiò totalmente discorso. «A breve verranno comunicate anche le date del festival sportivo. Il torneo del terzo anno è quello maggiormente seguito dalle agenzie di pro-heroes, perciò cercate di allenarvi adeguatamente se volete essere notati.»

Altri urletti e schiamazzi di gioia si levarono dalla classe, e mi sentii un po' disorientata nel non sapere cosa fosse questo "festival sportivo"; mi ripromisi di chiederlo ai miei compagni appena ne avrei avuto l'occasione.

Angolo autrice
Una parola:
SVOLTA.
Non dico altro ;)
❤❤

Spicy caramelWhere stories live. Discover now