Spicy caramel

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19 maggio 20XX

Come Kyoka aveva suggerito di fare, il giorno dopo portammo fuori la spazzatura utilizzando lo stratagemma dell’uscita pomeridiana. L’unico problema era che prima di buttarla via avremmo dovuto raccoglierla, che non fu un’impresa tanto semplice dato che al nostro risveglio eravamo tutti frastornati, chi più e chi meno. Il problema era stata l’unione tra la stanchezza postuma al festival e quella maledetta birra, che ci aveva fregati perché nessuno di noi era abituato a bere. Per fortuna però non era successo niente di grave. Dovevamo solo rimetterci un po’ in forze.

Apparentemente avevo dormito tutta la notte per terra, senza cuscino ma con una grande coperta addosso. Coperta che stavo condividendo con Sero, ancora appisolato a pancia in su. Mi misi seduta e mi guardai intorno: Kyoka dormiva nel letto insieme a Mina, Kaminari era sdraiato anche lui per terra a qualche metro da me. Kirishima e Bakugo non c’erano.

Cercai il cellulare, ci trovai qualche messaggio di complimenti per il festival da parte di papà, che spiegava di averlo seguito collegandosi alla tv giapponese da Internet e mi chiedeva di chiamarlo appena possibile. Bloccai lo schermo e lo riposi su un comodino vicino a me. Avrei voluto iniziare a portare via i sacchi della spazzatura che eravamo riusciti a riempire non so con quale forza alle tre del mattino, ma finché non si fossero svegliati gli altri forse non sarebbe stata una buona idea dato che li avrei sicuramente disturbati. Avrei voluto fare un giretto per i corridoi, ma anche se era domenica (quindi giorno libero) temevo che sarebbero insorti problemi dovuti al fatto che mi trovavo nell’ala maschile dei dormitori. Non avevo chiesto agli altri se ciò potesse causare un problema, quindi per non correre rischi decisi di restare in camera.

La luce del sole filtrava già attraverso le imposte della finestra. Erano quasi le otto e noi eravamo ancora mezzi frastornati dalla sera prima e dato che avevamo smesso di fare festa molto tardi e i nostri giacigli non erano proprio il massimo del comfort sicuramente il sonno non ci avrebbe aiutati molto. Un tipico post sbornia, insomma. Mi sentivo un po’ stupida ad essermi ubriacata con della semplice birra, ma non essendo allenata non ci era voluto molto. D’altronde non avevo l’età per bere né in America né in Giappone, quindi per me l’alcol era un elemento con cui avevo raramente a che fare.

Mi domandai che fine avessero fatto Kirishima e Bakugo. Presi di nuovo il telefono con la testa che rimbombava e cercai la chat con Bakugo.

Dove siete finiti tu e Kiri? State bene?

Rimasi a fissare lo schermo per una ventina di secondi sperando che mi rispondesse, ma attesi invano. Sospirai, bloccai lo schermo e lasciai il telefono per terra. E se uno dei due si fosse sentito male? Avevo già assistito ad episodi di gente che aveva bevuto un po’ troppo e si era fermata in un momento tale da ritardare il vomito anche di ore. Magari era successo anche a uno di loro e l’altro era andato ad aiutarlo.

Non ricevendo alcuna risposta al messaggio decisi di tornare a dormire. Fui svegliata soltanto molte ore dopo da Sero stesso.

«Ehi.» mi chiamò leggermente in apprensione. «È l’una del pomeriggio, non hai fame?»

Angolo autrice
Indovinate chi si era scordata di aver già scritto altri capitoli?
Esatto, eccomi. Popi popi.
Comunque è stato un periodo terribile, l'università ci ha sommersi di lavori di gruppo e ho dovuto sacrificare tutto il mio tempo per lavorare a quelli. Durante le vacanze di Natale mi sono presa una pausa e ho studiato per un esame (che non ho passato), e adesso sto cercando di rimettermi un minimo. Ho anche trovato un lavoretto, perciò il mio tempo libero diminuisce.
Almeno il 30 dicembre sono riuscita a prendere la patente :D
Devo riprendere in mano questa storia e rileggermi le ultime cose che ho scritto perché ho un po' perso il filo, ma spero di riuscire a finirla presto. Ho tante cose in serbo per questo progetto e non ho intenzione di interromperlo.
Vi ringrazio per i messaggi di auguri che mi avete inviato❤️❤️❤️