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24 marzo 20XX

Mi svegliai molto tardi quella domenica, ma il primo pensiero che mi passò per la testa fu quello di chiamare mia mamma. Non aveva mai risposto a tutte le telefonate dei giorni precedenti, e stavo iniziando a preoccuparmi seriamente.

Questa volta rispose, ma solo al terzo tentativo.

«Mamma?» parlai per prima.

«Jade.» disse lei con voce stanca. «Cosa c'è?»

Forse mia mamma non era la donna più sentimentale del mondo, ma la tranquillità con cui parlava mi lasciò molto perplessa. «Che domanda è? Sono giorni che cerco di parlarti e tu non rispondi mai.»

«Scusami tesoro, ma sono stata molto impegnata in questo periodo.»

«E per l'appartamento?»

«Non sono ancora riuscita a concludere niente. La proprietaria non mi ha più contattata, purtroppo.»

Sospirai cercando di convincermi che stesse dicendo la verità.
«Mamma, io non me la sto passando benissimo da Mitsuki.» confessai.

«Come mai?»

«Non c'è modo di convivere pacificamente con suo figlio.» spiegai. «È scontroso e irascibile, e non mi sopporta.»

«Vedrai che imparerà ad accettarti.»

«Non credo che lo farà. Ma magari non sarà necessario perché me ne andrò prima, vero?» chiesi alludendo alla possibilità di andare a vivere altrove al più presto.

«Sì... Speriamo.» rispose con poca convinzione.

Chiuse in fretta la telefonata liquidando la mia richiesta di raccontarmi come stava; persino lei, mia madre, stava contribuendo ad accrescere il mio struggente senso di solitudine senza nemmeno rendersene conto.

Per quanto ancora sarei stata in grado di sopportarlo?

Spicy caramelWhere stories live. Discover now