Capitolo XIV

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Stavo riflettendo sulla sua reazione quando mi appoggiò una mano sui capelli. Mi guardò con occhi fiduciosi. Velocemente mi staccai da lui e mi grattai la testa, imbarazzata. Loki Allora abbassò lo sguardo e mi passò affianco, prendendo il suo shampoo e l'accappatoio. Poi uscì e chiuse la porta delicatamente. Entrai in doccia e aprii l'acqua. Era bollente. Mi chinai fino a sedermi e lasciai che l'acqua lavasse via il suo profumo, come se, così facendo, anche i ricordi sarebbero svaniti. Mi lavai in fretta e furia e poi uscii dal bagno, andai in stanza, mi vestii e poi tornai in cucina. Presi una fetta di pane con della nutella e mi misi sul divano. Ero pronta per una maratona di grey's anatomy. Ad un certo punto, proprio mentre stavo per addentare la mia cena, arrivò Loki che mi rubò il pane e lo buttò in pattumiera. "Si può sapere che diavolo ti prende?" Urlai mentre mettevo in pausa un'episodio. "Non vorrai mangiare quella porcheria per cena?" Mi rispose di rimando. Allora mi alzai presi il telefono e dissi: "questo è il numero di un ristorante qui vicino. Ordina quello che ti pare." Poi mentre mi risedevo mi afferrò il bacino e mi tirò a se. "Oh no. Ora siediti. Preparo io" lo guardai confusa. Lo stava facendo perché...? Non sapevo spiegare il suo comportamento. "Non verrò a letto insieme a te di nuovo" dissi. Lui mi mollò spingendomi via, rischiando di farmi cadere. Ok, lo ammetto, avrei potuto usare un po' più di tatto. Si fermò a pochi passi da me. Poi alzò lo sguardo al cielo. "Maledizione" disse a denti stretti "Possibile che tu non capisca? Non me ne frega nulla se sei la mia guardia o qualcosa del genere. Non mi importa minimamente se tu sei qui solo per cercare di estorcermi delle informazioni. Lo comprendi?" Mentre mi diceva questo avanzava verso di me fino a farmi scontrare con il muro. Ero in trappola, di nuovo. Lo guardai negli occhi con tutto il furore che avevo. Mi guardò quasi dispiaciuto. Fece come per fare un passo indietro. Ma gli afferrai un braccio. Non so cosa fosse stato. Non potevo essere stata io. Poi lo guardai intensamente. Dannazione a me. Mi fiondai su di lui e lo baciai cercando di trasmettergli tutto il mio dispiacere. Lui all'inizio sembrò non capire ma poi si lascio andare. Mi avvinghiai a lui mentre mi schiacciava contro il muro. Poi mi sollevò prendendomi in braccio e mi portò in camera mia, quella con il letto più grande. Si sedette sul letto continuando a baciarmi. Iniziò a sbottonarmi la camicia poi si alzò, mi face sdraiare con la pancia sulle coperte e mi tolse la camicia. Mi slacciò il reggiseno e mi baciò sulla schiena. Mi faceva impazzire. Una risatina mi sfuggì mentre mi abbassava una spallina. Si avventò sui pantaloni del pigiama. Li tolse in fretta e furia e fece lo stesso con i suoi. Mi fece voltare e si sdraiò su di me. Mi tolse il reggiseno mentre mi baciava. Poi scese e con il pollice iniziò a fare dei cerchi sempre più stretti intorno ai capezzoli che, per l'eccitazione, divennero subito turgidi. Scese ancora e mi baciò il ventre. Poi risalì velocemente e mi guardò, mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e disse: "Secondo round principessa?" Lo guardai e lo baciai con foga. Allora lui entrò in me facendomi inarcare la schiena. Mi strinse una mano e la portò dietro il suo collo. Allora io avvinghiai le gambe intorno al suo bacino e lo tirai verso di me. Diede un colpo secco che mi fece sobbalzare e infilare le unghie nella sua schiena. "Cazzo mi fai impazzire" mi sussurrò all'orecchio. A quel punto eravamo quasi al culmine. Misi una mano dietro la sua nuca, in mezzo si capelli, mentre con l'altra mi aggrappavo alla pelle della sua schiena. Mi sollevò e mi appoggiò al muro. Diede un altro colpo di reni e cercò di nascondere un suo gemito nell'incavo della mia spalla. Quando mi lasciò cadere sul suo corpo, dopo essersi sdraiato, mi resi conto di avere le dita sporche di sangue. Portai l'indice alla bocca e con espressione innocente presi a leccarlo mentre guardavo Loki. Lui rise e poi buttò la testa all'indietro. "Ora sono sazio" disse e poi scivolammo in un sonno profondo.

The apartment  // Loki LaufeysonWhere stories live. Discover now