Capitolo XVI

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Loki
Ero andato a vestirmi dopo la doccia bollente che avevo appena fatto. Mentre uscivo dalla camera sentii Heather parlare al telefono. Probabilmente era qualcuno dello shield da come rispondeva. Sentii la sua voce squillante, era molto felice. Mentre arrivavo in cucina però la sua voce si abbassò fino a diventare cupa. Riattaccò e rimase immobile davanti al tavolo. Mi appoggiai al muro del corridoio con una spalla aspettando che si voltasse. Dopo poco chiesi "tutto ok?" Lei fece un balzo per lo spavento. Feci per avvicinarmi staccandomi dal muro ma la midgardiana intercettò il mio movimento e iniziò a dirigersi con passò veloce verso la sua camera. "Hey fermati!" Dissi con voce quasi dolce. Lei, con voce tremante, mi rispose "scusa Loki". Giunse alla sua camera e poi si chiuse dentro. Continuai a battere i pugni per qualche minuto ordinandole di aprirmi. Alla fine mi arresi e andai a vestirmi. Una volta tornato mi sedetti con la schiena contro il muro, di fronte alla porta, aspettando che finisse questa scenata.
Heather
Dopo pochi minuti mi ripresi. Spensi il mozzicone e lo buttai in strada. Mi vestii velocemente con un paio di jeans neri e un top con delle catenelle. Uscii. Loki era seduto sul pavimento Con la schiena al muro. Lo guardai per un istante e poi andai al tavolo con il pc in mano. Lui si avvicinò appoggiandosi al tavolo. "Si può sapere che diavolo ti prende?" Mi chiese rabbioso "niente" iniziò ad avvicinarsi così ne approfittai, mi alzai, andai vicino a lui e un volta arrivata, ad un passo dalla sua faccia, gli presi una mano. Facendogli credere di volerla appoggiare sul mio viso la sollevai e ci agganciai uno dei due anelli delle manette. Mi guardò allibito. Poi lo trascinai verso il lavandino e lo attaccai al tubo di scarico con l'altro anello. Nel compiere questo gesto cadde a terra. "Ma che cazzo" mi guardò mentre mi allontanavo. "Il primo periodo è finito e io devo andare in un posto da sola" marcai le ultime parole per trattenere le lacrime. Uscii e sentii Loki urlare il mio nome con tutta la rabbia che aveva in corpo. Non mi ero nemmeno resa conto che fuori pioveva ma non volevo rientrare a prendere l'ombrello. Camminai velocemente spintonando chiunque si metteva tra me e la mia meta. Arrivai in un bar malandato che puzzava di alcool e succhi gastrici. Un vecchio dai tratti asiatici con la barba e i capelli bianchi si palesò di fronte a me. Gli mostrai il distintivo dello shield e lui si fece da parte. Andai velocemente nel retro e, una volta varcata la soglia dello sgabuzzino, mi ritrovai in Corea, nel laboratorio della dottoressa Helen Cho. Lei mi vide e quasi trasalì. Si riprese e mi abbracciò. Vi chiederete: come? Dovete sapere che New York è piena di questi passaggi/portali segreti conosciuti da pochi. Io li usavo prima di entrare allo shield. Subito Helen si staccò da me. "Che diavolo ci fai qui?" "Dovevo vederti" dissi mentre una lacrima mi scendeva lungo la guancia. Helen era un volto noto allo shield grazie alle sue innovazioni nel campo della medicina. La sua culla rigeneratrice aveva salvato molti dei nostri. L'avevo conosciuta proprio durante il reclutamento. Mi asciugò il viso e poi disse: "Devo finire di lavorare ma poi ho una lunghissima pausa pranzo tutta da dedicarti." E mi fece un sorriso a trentadue denti. La abbracciai e andai nel suo ufficio, come sempre. Entrai gettandomi sul divano. Pensai a lungo. Pensai a come avevo lasciato Loki, a come avrei fatto a spiegare agli altri che avevo fatto sesso con l'assassino di uno dei nostri migliori compagni, a come avrei fatto a presentarmi al suo funerale. Pensai finché le mie sinapsi non iniziarono a fondersi. Quando sarei tornata a casa sapevo cosa avrei trovato: Loki avrebbe cercato di uccidermi e i miei amici avrebbero organizzato una grande festa che lui avrebbe rovinato dicendo a tutti ciò che c'era stato tra noi. Volevo parlarne a Natasha ma mi vergognavo troppo. Dovevo assolutamente cancellare almeno momentaneamente quei pensieri dalla mia mente. Così chiusi gli occhi e dormii.

The apartment  // Loki LaufeysonWhere stories live. Discover now