Capitolo XXIII

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"Ok ma ora?" Loki mi guardò di sbieco. "Intendo, ora cosa siamo?" Chiesi mentre stavo con la testa sul suo petto. "Siamo ciò che eravamo prima, forse siamo un po' meglio" "Non hai capito. Ora stiamo in-insieme? Oppure è-" "Sì, possiamo dire di stare insieme, essere una coppia." Ero spaventata. Non avevo una relazione seria o stabile da tempi immemori. Forse dalle superiori. E poi cosa avrei detto agli altri? Non lo avrebbero mai accettato e io non volevo perderli. Cosa dovevo fare? Oh adesso basta! Non era il momento di pensare a queste cose! Il destino di buona parte dell'universo dipendeva da me. "Ok adesso però abbiamo da fare" dissi mentre mi tiravo su. "Ma abbiamo finito la colazione solo da 15 minuti! Torna qui" esclamò lui tirandomi giù per un braccio. Eravamo stesi sul divano da qualche ora ma a noi sembravano secondi. Feci una risatina silenziosa mentre cercavo di liberarmi dalla sua presa. Alla fine vinsi io quindi lui fu costretto ad alzarsi e sedersi al tavolo con me. Stavamo per iniziare quando bussarono alla porta. Oh merda. Corsi in camera per togliermi la maglia di Loki e mettermi un paio di pantaloni. Mi fiondai alla porta mentre lui cercava di sistemare il divano. Aprii la porta e mi trovai davanti Nat e Steve. "Ragazzi! Che ci fate qui? Accomodatevi." Loki era di spalle e non si voltò nemmeno per salutare. "Simpatico il tuo amico eh?" Disse Nat sarcastica "Di solito non è così silenzioso almeno" ribatté Steve. Non sapevo come comportarmi così cercai di sviare il discorso. "Volete qualcosa da bere? Mi è avanzato del caffè se volete." Nat accettò subito e Steve prese solo del succo d'arancia. Loki finì velocemente di sistemare le stoviglie e andò in camera. Dannazione, dopo avremmo litigato sicuramente. "Senti Heather" cominciò Nat "è tanto che non esci da qui. Oggi pomeriggio dovremmo proprio uscire. Domani Helen tornerà a Seoul quindi oggi pomeriggio shopping?" Guardai Steve che fece spallucce. "Io... io non posso lasciare Loki. È il mio compito." "Per questo ci sono io!" Saltai dalla sedia nel sentire la voce di Thor. Da dove era entrato? Ma, soprattutto, come era entrato? "Che ci fai tu qui?" Dissi correndo ad abbracciarlo. Offrii del caffè anche a lui. Infondo anche io avevo diritto ad un momento di svago. Accettai la proposta di Natasha e, dopo qualche chiacchiera, se ne andarono. Appoggiai la testa alla porta. "Finalmente se ne sono andati" la voce di Loki giunse alle  mie orecchie come se fosse distante anni luce. Mi voltai e sorrisi un po' tristemente. Stavo per aprire bocca quando lui mi interruppe. "Lo so già. Non devi preoccuparti. Hanno ragione, sono mesi che non esci da sola." Corsi ad abbracciarlo.  Era Quasi mezzogiorno quindi ci preparammo per andare a fare la spesa. A pranzo preparai del riso cantonese. Piacque tanto anche a lui. Mi fiondai sotto la doccia e poi scelsi cosa mettere. Non volevo dare nell'occhio quindi presi un paio di pantaloni tipo hip-hop e una maglia non troppo aderente. Raccolsi i capelli e presi la giacca di pelle. Stavo per uscire quando Loki mi fermò. Mi guardò sorridente e mi baciò delicatamente sulle labbra. Nel mio stomaco nacquero una miriade di farfalle. Le mie guance diventarono rosee. "Sei bellissima" disse contro la mia fronte. Vidi qualcuno alla terrazza e mi staccai un po' bruscamente. Lui non sembrò affatto confuso. Si appoggiò al muro con la spalla e mi guardò mentre uscivo. Scesi le scale di fretta e corsi alla torre. Ero veramente eccitata all'idea di andare a fare shopping. Arrivata alla reception vidi Nat, Helen e... Clint? Cosa ci faceva Clint con noi? Mi avvicinai. "Ciao ragazze e... Agente Burton" "Agente White" rispose seriamente. Nat ci fissò con il suo solito sguardo, quello che ti fa sentire una totale idiota. "Che c'è?" "Avete davvero intenzione di parlarvi come sul lavoro? Seriamente?" Poi passò tra me e Burton seguita da Helen. Ci fissammo per qualche secondo e poi lui esclamò: "Andiamo! Romanoff ha ragione!" Mi mise un braccio sulle spalle e mi trascinò fuori. Salimmo tutti sull'auto che Helen aveva noleggiato durante la sua permanenza qui a New York. Uscimmo dal mall verso le 18:30. "Cavolo è tardissimo" esclamai. Clint mi tirò un pugno leggero sulla spalla e disse "non avrai nostalgia del tuo alieno coinquilino manipolatore con complessi di superiorità?" Ridemmo tutti. Come biasimarlo, Loki gli aveva frugato nel cervello e aveva rimesso tutto secondo l'ordine che faceva più comodo a lui. Quasi Mi sentii morire dentro. Cercai subito di distogliere l'attenzione da quei pensieri. Arrivai sotto casa e salii velocemente le scale. Entrai in casa aspettandomi un disastro invece era tutto in ordine. Lasciai le borse sul divano e mi tolsi le scarpe. Ero stanca morta. Ad un certo punto scattò la serratura e dalla porta entrò Thor. Saltai in aria prendendo subito la pistola sotto il bracciolo del divano. "Hey, hey calma. Sono io. Mio fratello mi ha chiesto di fargli la spesa." Mi rilassai e infilai la pistola nello stivale. "Scusa Thor. Forse è colpa dell'addestramento, oppure solo la mia natura. Perdonami" dissi in una risatina nervosa. Loki arrivò tranquillo dalla sua camera con un libro in mano. Il Dio del tuono appoggiò le buste della spesa sul tavolo e suo fratello si avvicinò, chiuse il libro, ci salutò con un sorriso antipatico e iniziò a riporre gli alimenti negli scaffali. Thor mi guardò come per scusarsi del suo atteggiamento, con lo sguardo di chi ha abbandonato ogni speranza. Lo salutai e se ne andò. A quel punto Loki mi abbracciò da dietro baciandomi delicatamente sull'osso della mandibola. "Come è andata oggi" mi voltai e gli misi le mani intorno alle guance. "Molto bene. Ci siamo divertiti tanto." Fece una faccia stranita. "Divertiti?" Oh cavolo. "Sì, all'ultimo si è unito a noi anche Clint" "Oh, il soldatino con le frecce, l'amico della rossa." "Sì esatto lui." Presi tutte le borse e andai in camera a cambiarmi. Tornata in cucina il tavolo era già apparecchiato e l'asgardiano era ai fornelli. "Che cucini di buono?" Dissi. Una fitta alla nuca mi fece piegare. Mi toccai subito la ferita. Merda. Le mie dita erano sporche di sangue. Loki mi stava fissando come se avesse visto un demone. Corsi a prendere il cellulare. Il primo numero in rubrica era proprio quello di Clint. "Burton! Ho poco tempo, si sono aperti i punti tra poco sverrò quindi sbrigati. Non riportare Loki allo shield." "Aspetta! Heather! Cosa è successo?" "Vieni a prendermi." Poi svenni.

The apartment  // Loki LaufeysonWhere stories live. Discover now