Capitolo 45.

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CLARISSA'S POV:

Quando Ciro mi riaccompagna spegne il motorino poco distante da casa mia per non farci scoprire.
Mi aiuta a scendere e prima di lasciarlo andare gli rubo un altro bacio.
"Principe' tra poche ore ci rivedremo." - mi sussurra sulla bocca.
"Lo so, ma devo recuperare tutti i baci che non ti ho dato."- gli sorrido prima di baciarlo ancora.
"Tu mi stai uccidendo lentamente." - sogghigna lui.
"Ma è una dolce morte." - gli allaccio le braccia dietro il collo, non voglio che vada via.
"Vatten mo ja, altrimenti ti porto via per un altro paio di ore." - mi dice lui guardandomi con desiderio.
"Ci vediamo tra un po'."-gli dico per poi baciarlo ancora, e poi ancora. Non riesco a farne a meno.

Mi arrampico di nuovo su per la finestra e rientro nella mia camera.
Ma quando metto piede nella stanza rimango scioccata nel vedere mia madre ai piedi del mio letto che piange.
"Oh mio Dio, Clarissa." - si alza e viene ad abbracciarmi.
Dalla porta entra anche mio padre che vedendo mi fa un sospiro di sollievo.
Mi si avvicina anche lui ma nel frattempo mi guarda deluso.
" Ti sembra normale scappare di casa in piena notte?" - mi chiede arrabbiato.
"Clarissa ci hai fatto preoccupare così tanto." - mi dice mia madre liberandomi dal suo abbraccio, asciugandosi le lacrime.
"Posso spiegarvi tutto." - mi affretto a dire.
"Non c'è spiegazione che regge al tuo comportamento." - mi dice papà scuotendo la testa.
"Perché l'hai fatto? Se volevi uscire per  svagarti un po' non te lo avremmo negato. Non ti abbiamo mai proibito nulla." - Mi dice mia madre allontanandosi da me.
"Non è per questo che sono uscita, mamma." - cerco di spiegare, ma poi mi blocco. Sono sicura che loro non potrebbero mai capire.
"Eri con lui, vero?"- mi chiede mio padre con  occhi indagatori.
"Lui chi?" - fingo stupore .
"Clarissa non mi mentire. Eri con Ciro Ricci, lo so." - mi si avvicina minacciandomi con lo sguardo.
"Ma di cosa stai parlando?" - Inizio ad agitarmi.
"Stasera avevi un incontro con Wanda Di Salvo, lo so per certo, me l'avevi chiesto tu di organizzarlo. Poi com'è finita? Ci sei andata con lui?" - mio padre mi guarda confuso, mia madre scioccata.
Prendo un respiro profondo e poi decido di raccontare la verità.
"È vero, hai ragione, ero con Ciro. "- ammetto loro mi guardano delusi.
" Tu sei impazzita, quella è gente pericolosa."- mi ammonisce mio padre.
"Buffo da parte tua dirlo, visto che hai portato i Di Salvo in casa nostra." - sbuffo io.
"Lo sai che sono stato costretto. Non avrei mai voluto finire immischiato con quella gente." - mio padre abbassa lo sguardo.
"Bene, ed adesso grazie a Ciro non sarai più costretto a fare affari con loro." - ammetto fiera di quello che ha fatto Ciro per me.
"Che significa?" - mi guarda meravigliato.
"Significa che Ciro ha avuto le palle di affrontare Wanda e dirgli di lasciarci in pace." - gli spiego brevemente.
"E perché lo avrebbe fatto?" - continua a chiedermi.
"Perché lui ci tiene a me." - ammetto sincera.
"Ci tiene a te? Il figlio di un boss tiene a mia figlia?" - alza un sopracciglio contrariato.
"Oh bambina mia cosa hai combinato?" - mia madre mi guarda dispiaciuta.
"Sono finita in carcere per colpa tua. - indico mio padre - e se lì dentro non sono impazzita del tutto è solo grazie a Ciro."
"Non puoi stare con lui." - mi ordina mio padre.
"Tu non sei nessuno per dirmi con chi devo stare." - Ribatto io.
"Sono tuo padre, posso e come." - si porta una mano sulla fronte esausto.
"Bambina mia, ascoltami. - mia madre mi prende le mani e le chiude a pugno con le sue - tu sei piccola, ti sei innamorata per la prima volta e ti sembra di poter sognare ma non è così. La realtà è che lui è solo un figlio di un boss che ti getterà appena ne avrà l'opportunità, o peggio ancora ti trascinerà nel suo mondo sporco insieme a lui. "
"Voi non lo conoscete. Lui non è solo un figlio di un boss, io la sua anima l'ho vista ed è un'anima buona." - cerco di spiegare ma è difficile.
"La sua anima, ma sentitela. Tu leggi troppi libri d'amore , sei solo una stupida ragazzina." -le parole di mio padre mi colpiscono dritte al cuore.
Con un gesto repentino , stacco le mie mani da quelle di mia madre e mi avvicino a mio padre.
"Tanto questa stupida ragazzina tra poche ore tornerà nel carcere dove ci è finita per le tue stronzate." - urlo furiosa.
Improvvisamente la mano di mio padre mi arriva forte sulla guancia destra. Mia madre urla e corre a prendermi tra le sue braccia, io lo guardo delusa.
"Tu mi fai schifo." - esclamo staccandomi dall'abbraccio di mia madre, mentre corro verso il bagno.
"Io non rinuncerò a lui, mai. È diventato troppo importante per me." - comunico ai miei genitori chiudendomi nel bagno.

Una volta chiusa la porta alle mie spalle mi accascio contro di essa, mi rannicchio su me stessa, portandomi le gambe al petto e lì mi lascio a un pianto liberatorio.
È stata una bellissima serata. Ho riavuto indietro Ciro ed ho salvato la vita di mio padre eppure quest'ultimo ha trovato il modo di ferirmi.
Non mi aspettavo che mi appoggiassero, ma che almeno cercassero di capirmi.
Ciro è diverso, lo so, lo sento e voglio fidarmi di ciò che provo.

ODIJ E AMMORE // MARE FUORIOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz