Capitolo 68.

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CLARISSA'S POV:

Quando esco dall'infermeria sono sorpresa di trovare Ciro appoggiato alla finestra del corridoio ad aspettarmi, ma nonostante i miei sentimenti contrastanti gli passo davanti senza dirgli neanche una parola.
E' lui che mi blocca per un braccio.-"Che ti hanno detto? Che ti è successo"- mi chiede e sembra realmente preoccupato.
"Sto bene."- gli rispondo asettica, svicolandomi dalla sua presa.
"Tutto qui?"- mi chiede ancora, il che mi fa ridere.
"Non fingere che ti importi, so che non è così."- gli rispondo duramente.
"Non ho bisogno di fingere."- mi dice riducendo gli occhi a due fessure.
"Io non so proprio niente Ciro, mi hai detto che se avessi portato avanti questa gravidanza sarei stata da sola, quindi non capisco proprio da dove nasce tutta questa tua preoccupazione improvvisa."- cerco di guardarlo negli occhi per capire quali sia le sue vere intenzioni, ma il suo sguardo è freddo e vuoto, come sempre ultimamente.
"Mi preoccuperei sempre  e in qualsiasi occasione per te, o saje."- mi dice e finalmente lo vedo, una piccola fiamma di vita in fondo ai suoi occhi neri e profondi.
"Smettila, Ciro, stai solo continuando a farmi del male."- gli confido sincera, lui abbassa lo sguardo non sapendo cos'altro dirmi.

Mi fa male vederlo così, vorrei veramente entrare nella sua testa e sapere cosa pensa e cosa prova, ma non posso. E credo realmente che l'unica soluzione a questo punto sia andare via da Napoli, il più lontana possibile da lui.

Vorrei dirgli tante cose, e sono sicura che a modo suo vorrebbe dirne tante  anche lui, ma non lo fa, resta lì fermo davanti a me con lo sguardo fisso per terra, così senza neanche salutarlo vado via.

Quando torno in cella Anita cammina avanti ed indietro nervosamente. Appena mi vede, corre ad abbracciarmi.
"Che ti è successo? Stai bene? E il bambino?"- mi pone le domande una dietro l'altra, sicuramente a dirle quello che è successo in cortile è stato Edoardo.
"Stiamo bene, tutti e due, è stato solo un piccolo crampo, ma l'infermiera mi ha detto che sono normali soprattutto quando mi agito."- cerco di spiegarle al meglio la situazione, mentre lei finalmente mi lascia respirare lasciandomi libera.
"E' stata colpa e chillu scem e Ciro? E' lui che ti ha fatto agitare, è vero?"- mi chiede adesso arrabbiata.
Non posso mentire dicendo che non sia così, quando l'ho visto con le mani addosso a Carmine, ho pensato veramente che avrebbe fatto l'ennesima cazzata, anche perchè io cercavo di calmarlo ma lui proprio non mi ascoltava, era come se fosse in un altro mondo, e  così sono andata in panico totale. Più all'improvviso ho sentito un dolore fortissimo sotto la pancia, pensavo che fosse successo qualcosa al bambino, e invece lui o lei è ancora qui, dentro di me, più forte di qualsiasi altra cosa al mondo.

"Scusa Anita, ma non ci voglio più pensare."- le rispondo sorpassandola e avvicinandomi al mio armadietto, devo preparare le mie cose perchè domani ho il permesso per uscire ed andare finalmente dalla ginecologa.
"Non è giusto però, non può comportarsi come cazzo  vuole lui."- incrocia le braccia al petto.
"E' Ciro, sai com'è fatto."- scrollo le spalle, iniziando a mettere le poche che mi serviranno domani nella borsa che porterò con me.
"Pensavo di conoscerlo meglio di chiunque altro ma evidentemente non è così."- mi dice incupendosi, e nel frattempo si avvicina alla finestra per mettersi a fumare.
"Anch'io pensavo che dentro di lui ci fosse ancora qualcosa da salvare ma evidentemente non è così."- ammetto tristemente, Anita torna a guardarmi.
"Scusami, non volevo... "- non deve essere bello sentirsi dire quelle cose sul fratello.
"Non scusarti, è la verità. Pensavo che tu e questo bambino potesse essere una via di fuga per Ciro, la luce alla fine  di un tunnel buio, ma non c'è salvezza per chi semplicemente non vuole essere salvato."- Anita evita di guardarmi perchè sa che altrimenti scoppierebbe a piangere, e quasi sicuramente mi ritroverei anch'io in un mare di lacrime.

Eppure c'è qualcosa in fondo al mio cuore, una piccola vocina che mi dice di non mollare, di continuare a combattere, che non è possibile che mi sia sbagliata così tanto su di lui.
L'ho visto questa stamattina, l'ho sentito affrontare Carmine e dirgli che questo è suo figlio e nessuno deve permettersi di toccarlo, non può essere tutto finito, non può...
O semplicemente sono solo i miei sentimenti che offuscano tutto, che non mi fanno accettare che lui è solo questo, e nient'altro....

Ovviamente la notte non riesco a chiudere occhio, perchè ripenso a Ciro e poi perchè sono nervosa per la prima visita. Sarebbe stato bello poter condividere queste emozioni insieme a lui, e sicuramente avrebbe trovato il modo per tranquillizzarmi ma lui non c'è, e devo semplicemente accettare il fatto che lui non ci sarà mai.
Quando la guardia viene a prendermi Anita dorme ancora, e così decido di uscire senza neanche  svegliarla, mi riempirebbe di domande e in questo momento ho bisogno di più calma possibile.

All'uscita dell'IPM ci sono sia mamma, sia papà, e ne sono contenta perchè dalla ginecologa con me almeno entrerà la mia mamma.
"Ciao bambina mia."- mi saluta proprio lei abbracciandomi.
"Ciao, Clarissa."- mi saluta invece mio padre, con lui il rapporto è sempre così formale, credo che si sia rotto per sempre qualcosa tra di noi.
"Buongiorno."- li saluto entrambi io.
"Sei pronta?"- mi chiede mamma, quasi più agitata di me.
"Ho solo un po' d'ansia."- le rispondo sincera.
"Sono sicuro che andrà tutto bene, insomma mi sembri in ottima forma."- cerca di rassicurarmi papà. Se solo sapesse quanto in realtà io sia a pezzi internamente ...

Alla fine dalla ginecologa va tutto bene, a parte l'ansia iniziale. Sono incinta di due mesi, anche se per adesso è ancora presto per sapere  di che sesso è il bambino, infatti dall'ecografia non si vede granché, se non un piccolo puntino. Mi fanno sentire anche finalmente il suo battito cardiaco, e lì come immaginavo non riesco a trattenere l'emozione e scoppio a piangere. Mi chiedo spesso durante quella visita se ci fosse stato Ciro quale sarebbe stata la sua reazione, conoscendolo avrebbe fatto di tutto per nascondere i suoi sentimenti ma poi  mi rendo conto che molto probabilmente non lo conosco affatto...
Quando la ginecologa mi stampa l'ecografia, e nel frattempo che mia madre si è distratta parlando con dall'ostetrica, le chiedo gentilmente se ne può fare una copia e lei accetta senza chiedere nulla, pensando forse che sia per i mie genitori. Appena mi porge la copia dell'ecografia la infilo di nascosto nella borsa, stando attenta però a non stropicciarla, questa sarà la copia che darò a Ciro. So che forse non è giusto, forse la buttera via nel cestino, ma per un  momento la guarderà, avrà tra le mani il nostro bambino, e saprà cosa sta buttando via.

Ecco perchè quando torno all'IPM, prima di tornare nella mia cella, ed una volta assicuratami che la guardia se ne sia andata, mi incammino nell'ala maschile. Non c'è nessuno, sono tutti in sala comune, così ne approfitto per intrufolarmi nella cella di Ciro, ho il cuore che batte fortissimo e mi sussurra che questa è la cosa giusta da fare. Mi avvicino alla  piccola scrivania posta vicino alla loro finestra, prendo una penna a caso posata lì sopra, sicuramente sarà di Edoardo e mi affretto a scrivere dietro l'ecografia.
"Questa è per te, papà."   Ho le mani che tremano e a stento trattengo le lacrime.
Se esiste un Dio, in questo momento lo sto pregando affinchè questa non sia l' ennessimo passo inutile nei confronti di Ciro, fa che non sia così, ti prego....

SPAZIO AUTRICE:
Questi capitoli stanno distruggendo il nostro cuoricino, però dopo la tempesta c'è sempre il sole e sicuramente arriveranno giorni migliori per i nostri protagonisti.
In compenso sabato abbiamo avuto finalmente l'onore e il piacere di incontrare Giacomo e scambiarci qualche parola.
Auguro a tutte voi di incontrarlo presto, è una persona squisita, alla mano e con un cuore immenso.
Sembra di avere di fronte una persona che conoscete da tempo.
Noi siamo rimaste ancora con la mente lì, strette nel suo abbraccio.

Anyway, grazie infinitamente a tutte e restate con noi perché arriveranno dei capitoli ancora più belli a breve. 🤭

ODIJ E AMMORE // MARE FUORIWhere stories live. Discover now