Capitolo 81.

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ANITA' S POV:

Improvvisamente sento qualcosa solleticarmi il fianco destro, che velocemente scaccio con la mano per poi girarmi sull'altro lato, niente e nessuno  può interrompere il mio sonno. Negli ultimi giorni sono quasi sempre a casa di Clarissa, dopo la nascita del mio nipotino, so che loro hanno bisogno di qualcuno che gli stia vicino e siccome Ciro non può, io faccio del mio meglio per non fargli sentire la sua mancanza. 
Ecco perchè anche se ci fosse un terremoto improvviso, non me ne importerebbe neanche un po', ho bisogno di recuperare il sonno. 
Ma quel qualcosa che prima mi solleticava il fianco, adesso sta facendo lo stesso movimento sulla gamba destra sulla mia tigre, così decido di scacciarla via con un calcio. Ma quando colpisco quel qualcosa il quale emette un suono di dolore, capisco che non è qualcosa ma qualcuno. 
Apro di scatto gli occhi, girando di poco il busto per capire di chi si tratta. E quando finalmente  vedo gli occhi verdi più belli del mondo, gli salto praticamente addosso.
"Stai cercando di uccidermi, famm capì."- mi chiede Edoardo ridacchiando mentre io lo stringo forte a me.
"Mi sei mancato un sacco, che ce fai ca?"- gli chiedo invece io. 
Sono così felice di vederlo, ormai da quando ho scontato la mia pena e sono uscita dall'IPM è sempre più difficile vederci. Sono contenta di essere uscita da quelle 4 mura, ma devo ammettere che lui mi manca davvero tanto, ed ogni volta che riesce a farsi dare qualche permesso per uscire è sempre come se fosse la prima volta.
"Ti ho fatto una sorpresa, nun si cunten?"- mi dice e finalmente lo lascio libero, solo per guardare quel sorriso sornione che io trovo bellissimo.
"Assaje."-gli rispondo e finalmente lo bacio, riprendendo così a respirare.
Infila una mano sotto la t- shirt bianca che uso per dormire, accarezzandomi un fianco. 
"Dormi sempre così tu?"- mi chiede staccandosi dalla mia bocca. Si riferisce al fatto che non indossi nessun tipo di pantalone, la verità è che i riscaldamenti in casa sono così alti che sento caldissimo, ma decido di non dirglielo e di provocarlo un po'.
"No, però ti stavo sognando e quindi ho iniziato a sudare."- gli sussurro sulla bocca, stringe la mano sul mio fianco.
"E che stavi sognando?"- mi chiede afferrando il mio labbro inferiore tra i denti.
" E se te lo faccio vedere?"- salgo sopra di lui a cavalcioni.
"Vorrei veramente vederlo, ma abbiamo un sacco di cose da fare piccerella."- mi dice dandomi un bacio sul naso.
"Mi stai veramente dicendo di no?"- gli chiedo confusa, iniziando a pensare che forse ha già trovato qualcun'altra.
"Sì, ma non per le ragioni che stai pensando."- mi risponde sorridendo cercando così di rassicurarmi.
Scendo frettolosamente dalle sue gambe, e mi posiziono davanti a lui con le braccia conserte.
"E allora pecchè me fatt sta sorpres, Edua'.?"- gli chiedo arrabbiata.
"Ti porto a casa mia. Mamma ti vuole conoscere, seriamente questa volta."- si alza anche lui dal letto, mi accarezza una guancia ma io mi scanso subito.
"Ma che stai ricenn?"- mi sono calmata un po', ma sono comunque arrabbiata perchè non può presentarsi così all'improvviso a casa mia e dirmi che finalmente sua mamma ha deciso di volermi conoscere. 
Dopo il nostro ultimo incontro, alcuni mesi fa, non ci siamo mai più incontrate. Ho capito ed accettato il perchè del suo comportamento quella mattina a casa di Edoardo, ma adesso non so proprio cosa aspettarmi da lei.

"Glielo detto che  io e te ormai stiamo insieme, e che se mi vuole bene deve darti almeno una possibilità."- mi dice afferrandomi per i fianchi ed avvicinandomi a lui.
"Quindi vatti a fare bella, più di quello che sei, che andiamo a pranzo da mia mamma."- mi dice dandomi un casto bacio sulle labbra.
"E piccrè non ti mettere il rossetto rosso, nun vuless perder a capa davanti a mammà."- aggiunge infine, facendomi sorridere leggermente.
Mi bacia, questa volta seriamente ed io glielo lascio fare, non avrebbe senso restare ancora arrabbiata con lui.

Cosa si indossa  per conoscere la suocera per la prima volta ?! Mi fa rabbrividire chiamarla così, ma è quello che è, no?!

Dopo essermi fatta una doccia veloce, decido di indossare un classico jeans chiaro ed un maglioncino a collo alto bianco,  così almeno sembro una normale adolescente che va a casa del proprio fidanzato per la prima volta, o almeno questa è l'idea che voglio dare.
Butto dentro la borsa le cose che mi servono, metto le scarpe ed afferro il mio north face nero al volo mentre mi catapulto giù per le scale.
Edo mi ha detto che mentre mi sarei preparata lui sarebbe andato a parlare con mio fratello Pietro di non so cosa, ma sinceramente sono troppo in ansia per pensare anche ai casi che combinano loro.

Quando però mi avvicino alla porta dello studio che è stata lasciata leggermente aperta, mi accosto per sentire la loro conversazione.
"Nun te preoccupà Pietro, è tutto sotto controllo."- sento dire da Edoardo.
"E' importante Edua' che veramente pochissime persone lo sappiano, e soprattutto Anita nun adda sape niente."- lo ammonisce mio fratello.
"Anita nun sap nient, te lo posso giurare."- si affretta a dire  quello che dovrebbe essere il mio fidanzato.
"E allora va, ormai è quasi tutto pronto."- sento dei passi avvicinarsi alla porta così faccio per allontanarmi .
"Edua' - i passi vengono interrotti dalla voce di mio fratello - stat accort a mia sorella."
"Com e semp."- lo rassicura Edoardo.

Quando esce dallo studio Edoardo sembra stupito di vedermi lì, ma subito cambia argomento.
"Sei pronta, piccrè?"- mi chiede sorridendomi, come se questo potesse farmi smettere di pensare a quello che ho ascoltato 5 minuti fa.
"Nata pronta."- gli dico, però, stando al suo gioco. Scoprirò più tardi quello che mi sta nascondendo, ora ho una cosa più importante a cui pensare.

ODIJ E AMMORE // MARE FUORITempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang