Capitolo 51.

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CIRO'S POV:

E' passata una settimana da quando Anita e Pietro hanno fatto l'incidente, mi hanno permesso di vederli una sola volta, poi mi hanno detto che se ci sarebbero stati aggiornamenti la direttrice mi avrebbe avvertito e invece  non succede mai niente, sono entrambi stabili ma nessuno dei due si sveglia.
 E' tornata addirittura mia madre, a quanto ne so era a  Firenze da un'amica, è sempre stato tutto così facile per lei, essere la moglie di un boss, avere soldi senza mai dover lavorare, e noi figli abbiamo pagato troppo alto il prezzo di vivere una vita che non abbiamo scelto.
Ma non c'è l'ho nè con lei, nè con mio padre, solo che in momenti come questo penso al fatto che forse per noi tre sarebbe stata una vita più facile se non fossimo i figli di Don Salvatore Ricci.

In questa settimana credo che non c'è l'avrei fatta se al mio fianco non ci fosse stata Clarissa, non mi ha mai chiesto neanche una volta come stessi, è solo stata vicina a me in silenzio mentre  mi ha accarezzato e baciato con una dolcezza e delicatezza che io non credevo potesse esistere. Mi ha asciugato le lacrime che inaspettatamente sono ricadute varie volte sulle mie guance, e non ha mai smesso di ripetermi che Pietro ed Anita sono forti e c'è la faranno. E negli occhi dolci di Clarissa ci ho trovato il giusto pizzico di speranza che per me è stato fondamentale.

Oggi è una bella giornata di sole, ma io ormai non ci faccio neanche più caso, le giornate sono tutte uguali per me. Sono seduto su una panchina  giù in cortile con la schiena e la testa appoggiate alla recinzione di ferro, mentre fumo un sigaretta, ho perso il conto di quante ne fumo al giorno. Clarissa è al mio fianco, tiene la mia mano  sinistra sulla sua pancia stretta tra le sue e me la accarezza, in silenzio come sempre.
Qualcuno si sovrappone tra me e la luce del sole, Clarissa ha smesso di accarezzarmi la mano, io alzo lo sguardo confuso. E' Edoardo, non parliamo da quando l'ho preso a botte e cacciato dalla cella, Clarissa gli ha raccontato di Anita e Pietro, ma se fosse stato per me non gli avrei mai detto nulla.
"Hai novità?"- mi chiede direttamente, so già a cosa si riferisce. Ma le sue occhiaie e la mano gonfia, che a detta di Clarissa se l'è rotta tirando pugni all'armadietto, non mi fanno provare nulla, per me rimanere sempre  lo stronzo che ha tradito la mia fiducia  e si è approfittato di mia sorella.
"Stanno bene, non si sono ancora risvegliati ma sono stabili."- E' Clarissa che risponde al posto mio, io  mi limito a buttare la mia sigaretta ormai finita alle spalle di Edoardo.
"E i medici che dicono?"- continua a chiedere, ritraggo la mano dalla pancia di Clarissa e  cerco l'accendino che avevo riposto in tasca per accendermi un'altra sigaretta.
"Ca te a fa e cazz tuoi."- rispondo in modo brusco.
"Ciro!"- mi richiama Clarissa mentre mi afferra l'accendino dalla mani impedendomi di usarlo.
"Ma che fai?"- chiedo con la sigaretta spenta ancora tra le labbra.
"Basta con queste - mi toglie la sigaretta dalla bocca e la butta  via -  e smettila di rispondere male ad Edoardo, sta solo cercando di capire come stanno Anita e Pietro."
Io sbuffo e scuoto la testa.- "E' normale, mo che Anita nun c'è sta a chi pigl pe' cul?!"
"Io Anita non l'ho mai presa in giro."- cerca di spiegarmi Edoardo.
"Ah no? E famme capì come sono andate le cose?"- mi alzo e lo fronteggio.
"Ciro smettila. Ti sembra il momento di litigare adesso?"- Clarissa mi tira per un braccio costringendomi  a sedermi.
Mi mordo l'intero della guancia, pensando al fatto che probabilmente Clarissa ha ragione, non posso pensare ad Edoardo ora.
Proprio Clarissa decide di continuare a parlare.
"Non sappiamo granchè perchè non è Ciro che parla direttamente con i medici, ma sa le cose tramite sua madre o la direttrice."- proprio mentre lei sta spiegando tutta la situazione, Lino si avvicina a noi.
"Ciro vieni con me, la direttrice vuole parlarti."- mi spiega brevemente, io mi alzo velocemente dalla panchina.
"E' qualcosa che riguarda Pietro ed Anita?"- chiedo preoccupato.
"Non lo so Ciro."- mi risponde intristendosi.
Lancio una breve occhiata a Clarissa che mi regala un sorriso amaro e mi incammino dietro Lino.

ODIJ E AMMORE // MARE FUORIOnde histórias criam vida. Descubra agora