Capitolo 47.

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ANITA'S POV:

Quando mi risveglio sento la testa scoppiarmi, e lo stomaco sotto sopra. L'ultima volta che mi sono sentita così è quando insieme a Ciro, prima che lui venisse arrestato, abbiamo deciso di bere le prestigiose bottiglie di vino che papà aveva in cantina, e infatti da quel momento ho deciso che non avrei mai più bevuto vino in vita mia.
Lo stomaco è sotto sopra perchè è vuoto, Edoardo mi ha costretto a vomitare le poche cose che ho messo sotto i denti in questi ultimi giorni.
Clarissa era andata a prendermi qualcosa da mangiare, poi però mi sono addormenta con la mano di Edoardo appoggiata sulla guancia.

Un momento, Edoardo è stato qui, gli ho detto delle cose.

"Non riesco a vivere sapendo di averti perso."

No, no, no, non posso averlo detto davvero.
Mi alzo di scatto dal letto, e subito mi viene da vomitare, di nuovo.
Mi catapulto in bagno e mi accascio vicino alla tavoletta del water ma come già sapevo lo stomaco è vuoto.

"Resti con me finché non mi addormento?
Resto per tutto il tempo che vuoi.
Allora per sempre."

I ricordi di ieri mi riaffiorano nella mente uno dietro l'altro.
"Sono proprio tutta scema."- dico tra me e me , mentre mi schiaffeggio la fronte.

La testa di Clarissa fa capolino dalla porta del bagno.
"Anita che c'è? Non ti senti bene?"- mi chiede preoccupata.
"Tu piccola stronzetta ... "- a fatica mi alzo da terra e mi avvicino a lei.
"Che ho fatto?"- mi chiede fingendo indifferenza.
"Perchè hai chiamato Edoardo ieri?"- alzo un sopracciglio indispettita.
"Non sapevo come aiutarti. E' l'unico che conosco qui dentro, oltre a te e tuo fratello, o avresti preferito spiegare a tuo fratello come ti sei procurata l'ecstasy e soprattutto il motivo per il quale hai assunto droga?!" - mi spiega lei incrociando le braccia al petto.
Capisco che ha ragione, una come Clarissa è normale che si sia preoccupata vedendomi in quello stato, e soprattutto devo ammettere che Edoardo era un male minore rispetto a mio fratello.
Ma ero strafatta, e purtroppo il mio cuore ha parlato un po' troppo.
"Gli ho detto delle cose, cose che lui non doveva ascoltare. Ora come faccio?"- roteo gli occhi.
"Se avessi saputo che bastava drogarti per farti ammettere ciò che provi per lui, ti avrei messo io stessa l'ecstasy nell'acqua."- mi dice lei ridendo.
"Clari' non è divertente, non avrei dovuto dirgli tutte quelle cose. Lui deve fare pace con mio fratello, dimenticandomi per sempre."- la soprasso e torno in stanza, dove mi butto sul letto.
"Devi parlare con lui."- Clarissa mi segue.
"Non oggi."- chiudo gli occhi sperando che tutto sia solo un incubo, ma quando li riapro Clarissa è ancora ferma ai piedi del mio letto che mi guarda.
"E quando?"- mi chiede confusa.
"Oggi devo uscire, anzi sarà proprio il caso che inizia a prepararmi."- le dico alzandomi dal letto.
"Promettimi però che appena torni ci vai a parlare."- mi implora lei ma io senza neanche risponderle mi avvicino al piccolo armadietto che abbiamo in cella per prendere le cose necessarie per andarmi a fare una doccia.
"Anita."- mi richiama lei afferrandomi per un braccio per costringermi a guardarla.
"Va bene, ti prometto che appena torno domani parlerò con Edoardo."- roteo gli occhi stizzosamente.
"Ti voglio bene, voglio solo che tu sia felice. "- mi dice regalandomi uno dei soliti dolci sorrisi.
"Anch'io ti voglio bene, e grazie per ieri."- le confido mordendomi il labbro imbarazzata. Ammettere i miei sentimenti è ancora complicato per me.

L'ultima volta che sono uscita dall'IPM sono stata tutto il pomeriggio con Edoardo, quindi oggi mi sono ripromessa di passare tutta la giornata con Pietro. Mia madre non c'è, è fuori Napoli, è andata a trovare una sua amica a Firenze. Non che la cosa mi stupisca, mia madre non c'era quasi mai a casa neanche quando io ero fuori da queste quattro mura. Passare del tempo con Pietro, non mi dispiacerà affatto.
Clarissa mi ha anche raccontato che lei e mio fratello hanno fatto pace e che Ciro è riuscito a chiudere la questione con Wanda di Salvo, ora Clarissa può stare più tranquilla e in parte lo sono anch'io. Clarissa è così buona e dolce, è proprio la tranquillità di cui mio fratello aveva bisogno, spero che la loro storia almeno vado a buon fine.

ODIJ E AMMORE // MARE FUORIWhere stories live. Discover now