Capitolo 21 - In missione

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Il camioncino viaggiava ormai da un'ora e avevano passato il Confine da almeno una ventina di minuti. Ogni tanto qualche scossone li faceva sobbalzare e la cintura attorno al petto li strattonava per obbligarli a restare seduti. Shin fissava annoiato i suoi stivali, mentre con la mente ripensava a ciò che era accaduto il giorno prima. Si era svegliato con un mal di testa atroce, accompagnato dai sorrisetti e dalle risate di Clay. Il ragazzo gli aveva rivelato che durante la serata era stato fin troppo loquace sotto l'effetto dell'alcol, ma per quanto Shin si fosse arrovellato il cervello, non era stato in grado di rammentare nulla. Per fortuna, nonostante l'emicrania lancinante, era riuscito lo stesso ad affrontare la prova di fronte al Capitano Vargas, e lui e Clay avevano ottenuto il permesso di unirsi agli altri gruppi di soldati per la Caccia oltre il Confine.

La missione di quel giorno doveva essere piuttosto semplice. Avevano formato due squadre, una delle quali, sei persone in tutto, era stipata nel retro del camioncino militare su cui stavano viaggiando. Insieme a Shin e Clay c'erano Satria, Edward, una donna chiamata Ania e un giovane di nome Louis.

Un nuovo scossone li fece sobbalzare e Shin maledisse mentalmente la strada accidentata: era già la terza testata che prendeva. Lanciò un'occhiata a Clay e gli sembrò più pensieroso del solito.

Gli diede un colpetto col ginocchio, attirando la sua attenzione. «Ehi, sei ancora addormentato?»

Clay abbozzò un sorriso, ma sembrava stanco e un paio di occhiaie scure adombravano gli occhi azzurri. «Non preoccuparti, boss, sarò sveglio quando dovremo combattere» mormorò.

«Volevo chiedertelo già da un po'» s'intromise Edward, seduto davanti a loro, «perché lo chiami boss?»

Shin fece un cenno col capo. «Già, vorrei saperlo anch'io.»

Clay allargò le braccia e ne posò una sulle spalle di Shin. «Ma come, non lo sai? Perché sei un capo!»

Edward sembrò confuso, mentre Louis si lasciò sfuggire un'occhiata scettica.

«Shin è il Capoclan dei Lupi» spiegò Clay, dandogli un paio di pacche sulla spalla, «ed è uno dei più forti in circolazione, oltre il Confine.»

Shin incrociò le braccia e si voltò a guardarlo, i loro visi a un paio di spanne di distanza. «Ma dai, adesso sei un mio fan? Quindi è davvero questo uno dei motivi che ti ha spinto a sfidarmi?»

Clay restò in silenzio qualche secondo, poi tolse il braccio e fece spallucce. «Bé, sfidare e sconfiggere uno dei Capi più famosi sembrava un ottimo modo per diventare famoso a mia volta.»

Edward e Ania sorrisero, Louis si voltò contrariato, mentre Satria scrollò la testa. «Sei uno che adora cacciarsi nei guai, vero?»

«Hai indovinato» rispose Shin, prima che lui potesse protestare.

«Visto che siamo quasi arrivati, direi di fare un breve resoconto della missione di oggi» riprese Satria, il tono serio e autoritario, «il gruppo comandato da Andrew si dirigerà nelle zone a nord e a est di Barnim. A noi rimangono quelle a sud e a ovest. Ci divideremo in due squadre da tre. Ania, tu andrai con Shin e Clay, a sud» ordinò, indicando gli interessati, «sei la più abile e sai adattarti a qualsiasi compagno. Io ed Edward andremo con Louis a ovest. In caso di problemi avete il vostro trasmettitore» mostrò loro il polso con l'orologio squadrato e nero che indossava, «grazie a questo ci terremo in contatto, informeremo su eventuali situazioni anomale e manderemo richieste di soccorso.»

Il camioncino si fermò. Satria si alzò, sbloccò le porte e le aprì. Prima di scendere si voltò verso il gruppo. «Mi raccomando, vi voglio attenti, calmi e concentrati sull'obiettivo.» Nel dirlo fissò lo sguardo qualche secondo di più su Clay e Shin.

ChanjerWhere stories live. Discover now