Capitolo Extra - Nel cuore della Volpe (parte 2)

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Asher ansimò, sollevandosi da terra. Le sue mani erano aperte e premute contro il pavimento freddo della sua camera da letto, mentre i muscoli delle braccia si gonfiavano per lo sforzo delle flessioni. Il sudore gli colava sul viso e lungo il collo.

«Cinquanta» sospirò, continuando i piegamenti sulle braccia. L'allenamento e la fatica lo aiutavano a non pensare troppo, ad accantonare i sentimenti e le emozioni per concentrare tutte le energie sull'esercizio.

«Toc toc!» esclamò Eloise, entrando nella sua stanza, «ti disturbo?»

Asher si sollevò, restando in ginocchio. Prese un asciugamano e se lo passò sul viso. «Che vuoi, Eloise?»

«Uhm... che brutto modo di accogliermi» borbottò, sedendosi sul letto e accavallando le gambe.

Asher si passò il panno anche sul petto e sull'addome, poi si alzò in piedi. Non aveva molta voglia di parlare.

«Sei pensieroso? È successo qualcosa, oggi, al Consiglio dei Clan?»

«Niente di che, abbiamo parlato della Caccia che ci sarà dopodomani.»

«Sarete in sette Clan, giusto? Sarà una cosa bella grossa!»

Asher si sedette accanto a lei. «Già. C'è un covo grande e abbiamo deciso di dividerci la zona.»

«Quali Clan?»

Asher sospirò, poggiando le mani sul materasso. «Volpi Nere, Rinoceronti, Aquile, Orsi, Saola, Tigri e... Lupi.»

Eloise non notò il cambio di espressione sul suo viso quando pronunciò l'ultimo gruppo.

«E sei preoccupato che qualcosa possa andare storto?»

«No, non direi.»

La donna si portò una ciocca bionda dietro l'orecchio. «Allora cos'hai?»

Asher non voleva dirle che, da quando si erano baciati, lui e Shin non avevano più parlato. Durante il Consiglio si erano comportati come sempre, ma il loro rapporto era tornato al punto di partenza. Era frustrante. Si odiava per non essere ancora riuscito a chiarire la situazione.

Eloise percepì il suo turbamento. Si alzò dal letto e si sistemò a cavalcioni sopra di lui. Posò la mano sul petto nudo e lo spinse giù contro il materasso.

«Io avrei un'idea, Asher. Che ne dici di un po' di svago?» gli propose, ridisegnando i suoi muscoli con la punta delle dita.

«Non credo sia il caso.»

Eloise sollevò un sopracciglio. «Hai una relazione con qualcuno? Se è così me ne vado subito, Asher. Ci divertiamo solo quando non abbiamo nessuno, non voglio crearti problemi.»

«No, non ho nessuno.»

L'amica si spostò e si sdraiò accanto a lui. «Va bene, niente sesso se non vuoi, ma almeno dimmi cosa sta succedendo. Siamo amici da quindici anni, Asher, lo so quando non stai bene!»

«Solo tanti dubbi che vorrei non avere.»

Eloise sorrise e si girò su un fianco, punzecchiandogli la guancia con il dito. «Forse ho capito. Ti sei innamorato, vero? Quale donna è stata così abile da rubare il cuore del grande Asher?»

«Va' a cagare» brontolò lui in tono scherzoso, passandosi una mano tra i capelli castani, «probabilmente, se lo dicessi ad alta voce, mio nonno si rivolterebbe nella tomba.»

«Punto primo, tuo nonno non ha una tomba e non si può rivoltare da nessuna parte perché ormai è cenere» chiarì, «punto secondo... quindi ho ragione? E chi è?»

ChanjerWhere stories live. Discover now