Capitolo Extra - Shin e Clay. Per sempre

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⚠️Volevo avvisarvi che in questo capitolo c'è una piccola scena un po' più spicy (ma poco poco) rispetto a quelle presenti nel romanzo.⚠️


18 luglio 2124

Era da poco passata l'alba, ma faceva già un caldo torrido.

Clay indossava solo un paio di boxer e avvertiva il peso del lenzuolo arricciato in fondo ai piedi. Si rigirò alcune volte, cercando una porzione di letto più fresca, ma ogni tentativo di trovare refrigerio si rivelò vano. La calura era insopportabile. Allungò il braccio verso sinistra e si stupì sentendo il vuoto accanto a sé. Si obbligò a sollevare le palpebre per mettere a fuoco la stanza e si guardò intorno. Era piccola e semplice, con un vecchio letto matrimoniale, un armadio per gli abiti e libri impilati in ogni angolo. Un balconcino si infilava nella tettoia spiovente e i raggi del sole si insinuavano nella stanza come strisce dorate.

«Scusami, ti ho svegliato io?» domandò una voce.

Clay si girò e in un attimo il caldo si fece più intenso, quando gli occhi si posarono su quella visione meravigliosa che era il suo fidanzato. Shin era in piedi, a pochi passi dal letto. Indossava solo un paio di pantaloni scuri e aveva i capelli neri sciolti sulle spalle; si mise l'elastico tra i denti e alzò le braccia per legarli. Clay avvertì l'eccitazione scuoterlo come una pentolaccia, mentre fissava i muscoli dell'addome e del petto contrarsi, ma alla fine si ricordò di rispondere. «No, mi sono svegliato per il caldo. Come fai a essere così eccitante già dal mattino?»

«Ma quanto sei scemo!» ridacchiò, finendo di sistemarsi la coda. Poi salì sul letto e gattonò fino a lui, come un predatore che studia la preda.

Clay gli prese il viso tra le mani e lo baciò sulle labbra. «Buongiorno, boss.»

Shin gli sorrise. «Buongiorno. Dormito bene?»

L'altro fece scivolare le mani sulle sue spalle nude e poi lungo la schiena, accarezzando piano la cicatrice che la deturpava. «Benissimo. Ieri sera è stato stupendo, ci vorrebbe una bella replica» propose, abbassando la testa per sfiorargli la gola con la lingua.

«Mm...» mugugnò Shin, inclinando il capo all'indietro per assecondare il suo bacio, «ora non si può. Devo andare al Mercato Nero con Lydia e Tahir, ti sei già dimenticato?»

Clay sbuffò, affondando ancora di più il viso nel suo collo e inspirandone il profumo. «Non possiamo restare qui tutto il giorno?»

«Temo di no.» Shin gli accarezzò i capelli biondi e gli diede un ultimo bacio sulle labbra. Si alzò dal letto e lo prese per mano. «Forza, vestiti. Andiamo a fare colazione.»

Una volta pronti, scesero al piano di sotto. Trovarono il resto del Clan in sala, dove il tavolo per la colazione era già apparecchiato.

«Ehi! Alla buon'ora!» esclamò Faraji con la bocca piena.

Clay sbadigliò rumorosamente e si sedette sulla sedia libera tra lui ed Elle. Con un gesto veloce fregò il biscotto dalle mani di Faraji. «Mm... buono» mormorò, sgranocchiandolo soddisfatto.

«Sì, ed era mio!» Il ragazzo gli avvolse la testa con il braccio e gli strofinò i capelli con le nocche.

«Scusa, scusa, scusa!» urlò Clay, cercando di liberarsi dalla presa ferrea dell'altro. «Ora lo vomito e te lo ridò!»

«Clay, ma che schifo!» protestò Elle, scoppiando in una risatina.

«Smettila di fare le scenate, Far! Mollalo!» intervenne Lore, posando il bicchiere con il succo d'arancia.

Il giovane obbedì e Clay sospirò. «Come sei violento.»

«Prima regola: i miei biscotti non si toccano» gli ricordò.

ChanjerWhere stories live. Discover now