Capitolo 51 - Il chanjer anomalo

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Clay aveva chiuso gli occhi nell'esatto momento in cui Shin, ormai mutato, lo aveva attaccato. Non gli importava più di vivere. Aveva appena visto la persona che amava trasformarsi in un mostro, perciò la morte per lui arrivava come una benedizione. Le grida di Marie, Faraji e Hannele si confusero con quelle del Governatore e dei rinforzi che aveva chiamato. Persino l'imperturbabile Baba Jaga stava urlando.

Clay non sentiva più niente. Era schiacciato a terra e realizzò che Shin, pur essendo ormai un mostro privo di qualsiasi umanità, fosse comunque bellissimo. Sembrava un enorme lupo dal pelo bianco e nero, e aveva corna ricurve come quelle di un Livello Cinque. Gli occhi grandi brillavano di rosso e parevano scrutarlo con intensità. O, forse, era lui a vederlo così perfetto, perché non poteva sopportare che si fosse trasformato in qualcosa di tanto diverso e grottesco.

Ma andava bene così. Più udiva suo padre sbraitare perché lo salvassero, più sperava che la morte giungesse veloce.

Eppure non arrivava. Clay sbatté le palpebre un paio di volte, confuso. Avvertiva le zanne di Shin contro la spalla e il collo, però non facevano alcuna pressione. Pensava che gliele avrebbe conficcate con foga nella pelle, strappandogli carne e muscoli, invece esitava.

Clay alzò una mano e gli accarezzò il muso, e si accorse che Shin lo stava guardando con una luce diversa negli occhi. «S-shin...» balbettò, «sei... ancora tu?»

«È un Livello Anomalo!» sentì il Governatore strillare.

Solo udendo le parole del padre, Clay realizzò qualcosa che sarebbe dovuta apparire ovvia fin da subito: Shin non si era trasformato in un Livello Due. Era un Livello Anomalo, una trasformazione atipica che accadeva raramente. Gliel'aveva spiegato Satria: un tipo di chanjer che poteva eguagliare come forza e velocità anche i livelli avanzati, di cui si avevano poche informazioni sia perché era una trasformazione che si verificava di rado, sia perché venivano abbattuti prima che potessero essere studiati.

I soldati del Governatore avanzarono, ma Shin li notò e ringhiò furioso, parandosi di fronte a Clay per proteggerlo. Faraji era a pochi passi da loro, il viso bagnato dalle lacrime e gli occhi arrossati. Quando realizzò ciò che stava succedendo, ciò che Shin stava facendo nonostante la recente mutazione, crollò in ginocchio. «Shin!» esclamò, la voce rotta dalla disperazione. Marie, al suo fianco, condivideva la stessa espressione scioccata di Faraji.

Shin era imponente e su quattro zampe, alto almeno tre metri, ma i soldati lo attaccarono ugualmente. Usando gli artigli e le zanne, squarciò e smembrò gli avversari, evitando sia le pallottole che le lame con facilità, mentre schizzi di sangue e carne riempivano la sala d'aspetto dei Laboratori. Le pareti e i pavimenti candidi erano macchiati di rosso, alcune seggiole di legno erano state divelte nel combattimento, e gli uomini del Governatore cadevano uno dopo l'altro, completando il macabro quadro.

Ewald Klein non sembrava più composto e imperturbabile come al solito; la situazione era sfuggita al suo controllo, e quell'imprevisto lo infastidiva più di qualsiasi altra cosa. Si avvicinò a uno dei soldati a terra e gli prese la spada. Era in kadmios elettrificato e sfrigolò non appena la strinse nel palmo.

«E va bene, ragazzo. Non era questo che avevo in mente, no. Tuo fratello doveva trasformarsi e tu, in pericolo e distrutto dal dolore, saresti stato un ottimo incentivo per Nicholas, per fargli usare al meglio il suo potere.»

In risposta, Shin ringhiò, puntando gli occhi carichi d'odio sul Governatore.

«Ma non importa. Ho chiamato altri rinforzi. Presto saranno qui ai Laboratori e riusciremo a fermarti. Nicholas diventerà ancora più obbediente e i miei scienziati saranno felici di poter studiare un Livello Anomalo. Non sono così rari, sai?» rivelò, rigirandosi l'arma tra le mani e avanzando cauto, «in realtà è successo spesso. Ma il fatto che conservassero il proprio io nonostante la mutazione era troppo pericoloso. Capisci di cosa parlo? Creature con il potere di un Livello Quattro o addirittura un Cinque, ma con l'intelligenza e le capacità di un uomo e una vita di rancore represso da sfogare. Solo delle furie incontrollabili. È spaventoso.»

ChanjerWhere stories live. Discover now