- Blackout -

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Il clima del campo era regolato dall'interno, per cui le giornate lì erano sempre calde e soleggiate, così da essere più facile e piacevole allenarsi all'aperto.
Ma un giorno capitò un evento imprevisto.
Era tarda sera e, mentre Piper era nella cabina 10 che aiutava una sua sorella più piccola a far partire la piastra, di colpo si spense la luce e rimasero tutte al buio. Le ragazze di Afrodite iniziarono a gridare spaventate, agitandosi e aggrappandosi a qualsiasi cosa trovassero.
- mantenete la calma, ragazze! È tutto apposto - gridò Piper per farsi sentire sopra alle altre - sarà solamente saltata la corrente, niente panico! - si alzò e facendo lo slalom, avanzò cautamente verso la porta, attenta a non inciampare su qualche oggetto sparso sul pavimento - vado alla Casa Grande, per vedere cosa è successo. Voi state qui, non muovetevi!-
"tanto non sarebbero andate da nessuna parte
comunque" pensò tra se e se, trattenendosi dal ridere.
Poi trovò a tantoni la maniglia della porta e si scaraventò fuori.

Essendo piena estate, Piper indossava una semplice canottiera verde e dei jeans corti, ma appena uscì fuori fu afferrata da un brivido di freddo.
- woah - mormorò scendendo i gradini - prima non faceva così freddo - si osservò attorno e notò che tutte le cabine erano al buio.
- Piper! - questo era Jason, che stava venendo verso di lei, litigando con gli occhiali che gli si appannavano in continuazione - la cabina 1 è completamente al buio -
- pure la nostra - rabbrividì Piper. Jason si tolse la felpa, restando a maniche corte, e gliela drappeggiò sulle spalle - va meglio? -
- grazie, Jas -
Mentre procedevano verso la Casa Grande, videro un pallino luminoso che si avvicinava a loro.
Jason socchiuse gli occhi - ma che...? -
Piper piegò la testa di lato - Leo? -
L'omino di fuoco si spense una volta che arrivò di fronte a loro - ehy ragazzi . Ero al bunker 9 e di colpo, bam, salta la luce. Voi ne sapete qualcosa? - chiese tamponandosi il giubbotto che mandava fumo.
Jason lo fissò scettico - stavamo per chiederti la stessa cosa, amico -
- che hai combinato questa volta? - aggiunse Piper
Leo guardò prima uno, poi l'altra, offeso - perché deve essere per forza colpa mia? -
- l'ultima volta hai fatto esplodere il forno della mensa -
- stavo provando a fare i pop corn -
- ... e quando hai dato fuoco alla cabina di Era 'per sbaglio'? -
- è stato un incidente! - sbottò lui - ma questa volta non c'entro nulla, davvero -
Poi tutti e tre si diressero alla Casa Grande. Quando entrarono, Leo dovette prendere fuoco per fare un po' di luce, poi scesero nella sala giochi, da dove proveniva una fioca luce emanata da una candela.
Chirone si voltò verso di loro - eccovi, finalmente - era lui che teneva in mano la candela - e per favore Leo, spegniti, o rischierai di dar fuoco a tutto -
Leo si spense, lasciando Piper e Jason al buio a metà scala.
Quando entrarono nella visuale della luce, riconobbero pure gli altri. Percy e Annabeth erano già lì, insieme a Nico, Will e agli altri capicabina.
Percy aveva i capelli bagnati e Annabeth aveva un brutto livido sulla fronte. Doveva essere inciampata in un gradino, come era successo a lei quando Leo aveva fatto saltare la luce sull'Argo II.
Lunga storia.
- avete già capito cosa è successo? Perché è saltata la luce? - domandò Piper, sedendosi accanto all'amica bionda.
Percy si voltò verso l'entrata, scuotendo la testa come un barboncino facendo schizzare delle goccioline d'acqua su Jason - Valdez! -
Leo spalancò le braccia - oh, ma andiamo! Io non ho fatto niente! -
- temo che Leo abbia ragione - disse calmo Chirone -questo non ha a che fare con.... quello che di solito fa lui -
Nico represse una risata. Will gli tirò un pugnetto sul braccio.
- non bisognerebbe controllare il quadrante elettrico o qualunque cosa sia? - chiese Jason, accendendo un'altra candela
Leo alzò gli occhi al cielo - quello è un gioco da ragazzi. Potrei anche farlo ad occhi chiusi -
- forse è meglio se guardi, Valdez - gli consigliò Clarisse - o potresti far esplodere qualcos'altro -
Chirone li guidò fino al quadrante elettrico.
- fatevi da parte - Leo si fece spazio e fece scrocchiare le nocche delle mani - questo è un lavoro per Leo Valdez -
Dietro di lui, Percy alzò la testa al cielo - che gli dei ci assistano -
Il figlio di Efesto fece finta di non aver sentito e prese dalla cintura degli attrezzi un particolare cacciavite che utilizzò per aprire il quadrante.
Appena lo aprí, restarono tutti piuttosto spiazzati.
Annabeth esitò - non ne so granché, e so che è strano detto da me, ma sono abbastanza certa che non dovrebbe essere così -
E concordavano tutti con lei. L'interno del quadrante elettrico era pieno di ghiaccio, e anche piuttosto spesso, in modo da coprire tutti i cavi elettrici.
- questo non va bene - mormorò Will
- Raggio di sole ha ragione (Nico gli lanciò un'occhiataccia) non va affatto bene - concordò serio Leo - c'è qualcosa che non va col generatore. Bisognerebbe andare laggiù a controllare -
- su una cosa almeno siamo d'accordo - si attivò Percy - se nessuno ha obiezioni da fare, io mi propongo volontario per andare a scambiare quattro parole con questo generatore -
Annabeth alzò una mano - pure io -
- anche noi - dissero Jason e Piper contemporaneamente
Leo batté le mani - bene. Fantastico. Per quanto muoia della voglia di farmi ammazzare insieme ai miei amici, questo quadrante elettrico ha bisogno della sua mamma, qui -
- veniamo noi insieme a voi - si propose Will, prendendo per mano Nico - nel caso aveste bisogno di quattro mani in più -
- ottimo - decretò Jason - dove si trova questo generatore? -

ᗴᖇOI ᗪᗴᒪᒪ'OᒪIᗰᑭO ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora