- Gelosia -

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Annabeth aveva accettato volentieri l'invito a conoscere la nuova fidanzata di Leo.
Poi aveva visto chi era e aveva cambiato subito idea. Il vero problema era che Calipso sembrava perfino gentile e Annabeth si sentiva quasi in colpa ad odiarla.
...quasi.
Annabeth era brava ad odiare la gente e Calipso non sarebbe stata una eccezione. L'oggettività era necessaria, dopotutto.
Eppure Annabeth non sapeva neanche perché odiava Calipso, alla fine: forse perché era una ninfa con i superpoteri, oppure perché aveva provato a tenere prigioniero Percy sulla sua isola, o forse perché l'aveva maledetta quando era nel Tartaro, facendole credere di essere stata abbandonata di nuovo....
Si, pensandoci bene, Annabeth aveva valide ragioni per odiarla. Decise che avrebbe stilato una lista scritta, nel caso le chiedessero le prove.
Ma perché, tra tutte le ragazze immmortali che esistevano, proprio Calipso? Maledizione!
Annabeth non aveva mai capito cosa ci trovassero in lei. Non l'aveva mai vista prima di allora, ma già sapeva che tipo di Dea Adesso Mortale doveva essere.
La tipica ragazza "mi prendo anche quello che non mi appartiene". Annabeth aveva conosciuto molte persone così.
Ma Calipso non sembrava quel tipo di ragazza. Eppure la sua presenza la turbava. Si sentiva minacciata. Quello era il suo territorio e una straniera stava per varcare quei confini.
Percy le aveva raccontato che Calipso aveva provato a farlo restare con la forza su Ogigia, dopo che era esploso dal monte Sant'Elena.
E se Calipso avesse ancora un po' della sua magia? Leo aveva detto che l'aveva persa dopo che era andata via dall'isola ma Annabeth non ci credeva granché. La sua magia faceva parte di lei e non sarebbe mai potuta sparire del tutto.
Forse Leo meritava una ragazza che non fosse una ex maga immortale.
Ma in fondo, della vita amorosa di Leo le importava ben poco. Poteva anche stare con un ceppo d'albero se lo rendeva felice.
Percy e Calipso si erano già incontrati, Annabeth lo sapeva. Sembravano entrambi sereni. Troppo sereni.
- cerca di non fare scenate - le sussurrò lui, mentre camminavano fianco a fianco per raggiungere il luogo dell'incontro.
Annabeth lo fissò accigliata per qualche secondo, per essere certa di aver capito bene - io? Non ho intenzione di fare scenate -
- ti conosco troppo bene, Beth - disse lui, sulla difensiva - e qualsiasi cosa accada, ricorda: tra me e Calipso non c'è più niente ormai. Siamo solo amici che non covano più rancore, d'accordo? -
- credi che io sia gelosa? - domandò lei con un tono di voce molto più alto di quanto avrebbe voluto.
Percy sorrise soddisfatto - ti conosco meglio di te stessa. Ormai sei un libro aperto per me -
Annabeth si voltò indignata, aumentando il passo nel tentativo di superarlo - beh, non è vero. Io non sono gelosa -
Percy non disse nulla ma Annabeth era sicura di averlo visto ridacchiare di sottecchi. La raggiunse e intrecciò la mano con quella di lei - lo sai che io tengo più a te che a chiunque altro, vero? -
- ruffiano -
- Annabeth -
Finalmente si lasciò andare ad un sorriso - si, lo so - non lo avrebbe mai ammesso ma si sentì sollevata.
- Calipso è soltanto un'amica - le assicurò - e poi io credo di essere già innamorato di un'altra ragazza. Ho un debole per le bionde, che posso farci? -
Se l'intento era quello di farla sciogliere, beh, Percy ci era riuscito - ti prometto che non farò scenate, se è quello che mi stai chiedendo. E poi, Testa D'Alghe, dimentichi sono una figlia di Atena. Saper essere fredda e razionale è quello che più mi viene meglio -
- si, beh, su questo avrei da ridire... -
- oh, chiudi il becco -
Quando finalmente giunsero da Leo e Calipso, Annabeth prese un respiro profondo e si impegnò affinché sfoggiasse il suo miglior sorriso.
Percy fece un cenno di saluto con la mano - ehy Valdez -
Leo, che fino a quel momento stava aggeggiando con qualcosa di metallo ad un tavolo da pic nic, alzò lo sguardo e sorrise - ehy, Acquaman -
Calipso era più in là, che parlava con qualche driade.
Leo mise giù la creazione di ferro e si sporse dal tavolo - Cal, vieni un secondo - la chiamó
Annabeth deglutì visibilmente e si voltò verso Percy, che però non stava guardando lei.
Calipso interruppe la conversazione con le driadi e si incamminò verso di loro.
Aveva un portamento leggiadro, più delicato di qualsiasi ninfa Annabeth avesse mai conosciuto e questo le procurò un ansia insensata.
Calipso guardò Percy ma il suo sorriso scomparve quando si accorse della presenza di Annabeth. Lei lo notò ma mantenne ugualmente intatta la sua maschera facciale.
Percy si sedette al tavolo e incitò Annabeth a fare lo stesso. La figlia di Atena e Calipso si soppressarono a lungo poi si sedettero accanto ai rispettivi ragazzi.
C'era così tanta tensione nell'aria che era possibile tagliarla con un paio di forbici a punta arrotondata. Per fortuna Leo si risparmiò la battuta.
Percy, avendolo notato, cercò di avviare una conversazione lucida - bene... Calipso, è bello rivederti -
Lei accennò un sorriso verso il ragazzo - grazie Percy, anche per me è bello rivederti -
Annabeth si morsicò l'interno della lingua, frenandosi da far uscire dalla sua bocca qualsiasi commento acido.
- Cal, suppongo tu abbia già sentito di parlare di Annabeth - intervenne Leo a salvare Percy dalla situazione, anche lui poteva sentire tutta la tensione che aleggiava tra le due ragazze - eravamo nella stessa squadra per sconfiggere Gea, ricordi? -
Annabeth, che fino a quel momento non aveva detto una parola, le porse una mano anche se controvoglia
- è un piacere conoscerti, Calipso - disse piacere come se fosse una parola letale.
Calipso non sorrise ma allungò una mano per stringere la sua - tu sei Annabeth, allora. Quella Annabeth. La stessa Annabeth per cui tanti anni fa, Percy se n'è andato di fretta e furia dalla mia isola. Adesso capisco molte cose - non aveva assunto un tono di rammarico ma Annabeth la prese sul personale.
- e tu devi essere la stessa Calipso che mi ha maledetta quando ero nel Tartaro... -
- okay! - Percy le strinse forte una mano sotto la tavolo, trucidandola con lo sguardo. Un muto avvertimento riguardo a quello che si erano detti poco prima - tutto questo si sta facendo un po' troppo profondo per noi, vero Valdez? -
Leo non ci stava a capire niente ma aveva compreso abbastanza da sapere che tra Annabeth e Calipso non scorreva buon sangue - ehm... giusto. Comunque, Cal, non mi hai mai raccontato come tu e Acquaman vi siete incontrati. So solo che Percy è letteralmente esploso da un vulcano. Pazzesco -
Percy sospirò sollevato. Leo ero riuscito a spazzare via un po' di tensione.
Calipso tornò a sorridere al fidanzato - devo dire che è stato davvero molto bizzarro, non tanto bizzarro quanto il tuo arrivo ma non è comunque una cosa da tutti i giorni -
- già, me lo ricordo - disse Percy - ero esploso dal monte Sant'Elena e credevo che sarei morto -
Annabeth prese un respiro profondo - beh, anche noi pensavamo che fossi morto. Per due settimane - e mentre tu eri con la tua amica su una spiaggia tropicale, io ero al campo che cercavo di non dare di matto, avrebbe dovuto aggiungere ma si trattenne. Doveva rimanere lucida.
Calipso sembrava aver catturato il tono scocciato nella sua voce, perché disse - riguardo a quella cosa che hai detto prima, mi dispiace Annabeth. Non era mia intenzione maledirti e se avessi saputo cosa vi sarebbe successo non lo avrei mai fatto, credimi -
Annabeth congiunse le mani sopra il tavolo, per niente colpita dalle sue parole e assunse un tono ironico mentre diceva - si, quella è una storiella molto divertente, praticamente... -
- bene! - Percy le mise entrambe le mani sulle spalle
- è stato bello parlare con entrambi, ma adesso noi abbiamo da fare... Jas mi ha regalato una pianta davvero ma davvero enorme e che richiede un sacco di attenzioni e Annabeth mi aiuta ad annaffiarla perché da solo quella povera piantina morirebbe subito, vero Beth? -
Calipso sembrava esserci cascata e Leo stava cercando di non ridere - oh, certo, capisco - disse lui
- dí a Jason che la voglio anche io una pianta per Natale -
Percy stava per rispondere, quando Annabeth, parecchio infastidita, si alzò e girò i tacchi, lasciando Percy un po' confuso - santo cielo, che gli dei mi aiutino - mormorò lui, esasperato - ci si vede in giro, ragazzi - e anche lui se ne andò nella stessa direzione presa precedentemente dalla sua ragazza.

ᗴᖇOI ᗪᗴᒪᒪ'OᒪIᗰᑭO ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗ حيث تعيش القصص. اكتشف الآن