- Un bacio al gusto di fragola -

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Percy, Annabeth, Tyson e Grover stavano esplorando il Labirinto già da qualche ora e il figlio di Poseidone ne aveva abbastanza.
A differenza del ragazzo, Annabeth si aggirava sicura, svoltando ad ogni bivio come se conoscesse le sue gallerie a memoria.
Dopo tre ore passate a gironzolare per il Labirinto, decisero di risalire in superficie. Percy non poteva essere più d'accordo. Secondo il suo orologio, doveva essere più o meno ora di pranzo e il suo stomaco glielo aveva confermato. Uscirono da una piccola botola sul soffitto di una stanza circolare e subito furono accolti da una luce accecante.
Annabeth fu la prima ad uscire.
Appena si tiró su, vide che erano sbucati da una buca su una collina ombreggiata. Respiró a pieni polmoni
- finalmente riesco a respirare un po' d'aria fresca, non ce la facevo più a... - rivoltó gli occhi e cadde svenuta sull'erba della collina.
Percy si precipitó al suo fianco - Annabeth! - un secondo dopo fu raggiunto anche da Tyson e Grover.
- mmmh, Annie non sta bene - sentenzió serio il ciclope.
Percy la scosse ripetutamente per una spalla, ma la ragazza era immobile e rigida come un pezzo di legno - oddei, Annabeth, svegliati! -
Grover annusó l'aria e impallidì - oh no. Ti prego, dimmi che non è quello che penso che sia -
- che cosa? Cosa le è successo? - insistette il figlio di Poseidone.
- fragole - commentó Tyson, guardandosi attorno - le fragole sono buone -
- fragole? - ripetee Percy - cosa c'entrano adesso le fragole? - poi però sentì che nell'aria c'era un certo profumo di fragole davvero nauseabondo.
Fece una smorfia di disgusto - perché quest'odore è così forte? - poi capì che era forte perché proveniva da Annabeth. Peccato, però, che lei usasse lo shampoo al limone, quindi non riuscì a capire perché dovesse profumare di fragole.
- Percy - Grover esitó - da una scala da 1 a 10, quanto odi Afrodite? -
- perché me lo chiedi? -
Il satiro indicó la ragazza - perché è lei che ha fatto questo -
Percy corrucció la fronte e si rammentò di non imprecare volgarmente - cosa c'entra Afrodite adesso? -
Grover sospiró - la stessa cosa è successa a Talia, prima che si trasformasse in un albero. È svenuta e non sapendo come fare per svegliarla, Luke ha dovuto baciarla -
Percy sgranó gli occhi - Luke ha baciato Talia? E lei non lo ha incenerito? -
- dopo quel bacio, Talia si è magicamente svegliata. E no, Luke non è stato polverizzato. Dopo quell'episodio mi sono messo a cercare una risposta e ho scoperto che ad Afrodite piace lanciare filtri d'amore alle ragazze, che possono svegliarsi solo grazie al bacio del vero amore -
Percy restó in silenzio per una manciata di secondi
- mi stai prendendo in giro -
- é la verità, amico - gli assicuró il satiro - conosco l'odore e questo sa sicuramente di fragola.
- ma perché proprio di fragole? -
Grover fece spallucce - Afrodite ne adora l'odore è per questo lo mette in tutti i suoi infusi. È come un marchio di fabbrica. Così i poveri sventurati capiscono con chi hanno a che fare -
Percy inizió a sudare freddo - bene, grazie per la lezione di mitologia, Professore. Passando a questioni più urgenti, come facciamo a svegliare Annabeth? -
Grover e Tyson lo fissarono per qualche secondo, cercando di capire se dovevano rispiegarglielo o meno.
Percy si guardó attorno come se non credeva che stessero guardando proprio lui.
Poi guardó Annabeth. E realizzó troppo tardi- no! No, no, no, no, no e no - disse, mentre le sue guance diventavano rosse come il sole al tramonto - non dire quello che penso che sia... -
- baciala - gli ordinó il suo amico satiro.
Tyson ridacchió - Percy bacia Annie - canzonò.
- no! - esclamó il ragazzo mentre la sua faccia diventava ufficialmente rossa - Percy non bacerà nessuno! Ci deve essere un altro modo -
- allora cosa proponi di fare? - domandó esausto Grover.
- portiamola al campo! Will avrà qualcosa che possa svegliarla! - propose, orgoglioso di essere riuscito a pensare velocemente senza l'aiuto di Annabeth - non abbiamo Luke a disposizione quindi credo dovremmo farne a meno -
Che peccato. Un vero peccato, Luke. No, non assaggerai le sue labbra, ne ora né mai, razza di bastardo!
Non lo disse, perché non voleva che pensassero che fosse geloso. Percy poteva gestire un problema disastroso alla volta.
Tyson rise più forte.
Grover alzó gli occhi al cielo - non c'è tempo per portarla al campo. Baciala. Ora -
Percy diede una fugace occhiata al viso cereo della sua amica. Gli faceva male vederla in quello stato. Assomigliava tanto alla Biancaneve della favola.
E Afrodite alla Strega Cattiva.
- se lo facessi sono sicuro che mi tirerebbe un pugno dritto dritto sul naso. E poi hai detto c'è un altro problema. Hai detto "bacio del vero amore" e io non sono... insomma... quello! -
- come no - commentó Tyson - e io sono un pesce pony -
Percy gli lanciò un'occhiataccia.
- Percy, amico - tentó di tranquillizzarlo Grover, posandogli una mano sulla spalla - capisco che hai paura. Hai paura di non essere te quella persona - poi lo sorpresa colpendogli la spalla con il pugno
- ma siamo fortunati perché tanto lo sappiamo tutti (e dico proprio tutti) che vi piacete, quindi smettila di negare l'evidenza e baciala! -
Percy si strozzó con la propria saliva - siamo solo amici... -
- Percy -
- è la mia migliore amica, non dire sciocchezze, Grover -
- Percy! -
- e poi perché devo baciarla io? -
Grover si guardó attorno, con estrema ovvietà
- perché io sono fidanzato e Tyson è un ciclope -
- ciclope - confermó il fratellastro, indicandosi con i pollici.
- quindi baciala - insistette Grover
Percy si morse un labbro, cercando di trovare una scusa per non farlo, ma ne restò a corto - e se non si svegliasse? -
Grover si strinse nelle spalle, con aria di sufficienza, con l'intento di irritarlo - non saprei. A quel punto dovremmo portarla al campo e aspettare che Luke torni dalla nostra parte. Sono certo che si sveglierebbe con il suo di bacio -
Percy scosse la testa, disgustato al solo pensiero
- oddei, no, che schifo - guardó Annabeth e alla fine cedette: l'immagine della sua migliore amica che baciava Luke lo aveva scandalizzato - va bene - inizió così a prepararsi mentalmente.
Le sollevó la testa e si chinó su di lei.
Quando fu a pochi centimetri dal suo viso e la sua faccia fu definitivamente andata a fuoco, esitó.
E se non si fosse svegliata? Avrebbe voluto dire che non erano destinati.
E a Percy importava davvero? Diceva che Annabeth non le piaceva, e se invece le piacesse? Perché gli faceva male pensare che Luke avrebbe potuto svegliarla? Alla fine cercò di liberarsi di quei tremendi pensieri.
Si avvicinó ancora di più ad Annabeth e poggió, delicato come una nuvola, le labbra su quelle di lei.
Restó in quella posizione per una manciata di secondi, poi si allontanó dalle sue labbra, rosso in viso e con il cuore in defribillazione. Aspettó di vederla aprire gli occhi e tirargli un pugno sul naso, ma non successe niente.
Percy non riuscì a nascondere la sua delusione e sentì il cuore frantumarsi in mille pezzi - visto? Io ve lo avevo detto che non avrebbe funzionato. Adesso bisogna trovare un modo per tornare al campo e sperare che Will abbia una soluzione per questo... -
Poi sentì Annabeth boccheggiare come un pesce e la sua pelle riprendere, pian piano, il suo normale colorito roseo.
La figlia di Atena sbatté più volte le palpebre, prima di aprirle definitivamente.
Grover si coprì la bocca con una mano per cercare di nascondere il suo enorme sorriso. "te l'avevo detto!" mimò con le labbra, senza emettere un solo suono.
Percy impallidì e si strozzó di nuovo con la saliva.
Annabeth aprì definitivamente gli occhi e quando vide il ragazzo così vicino a lei, sentì la faccia andare a fuoco - che... che è successo? -
Grover tossì - Percy ti ha... -
- salvata! - lo interruppe il diretto interessato, scoccando al satiro uno sguardo omicida - io ti ho salvata. Sei caduta e hai sbattuto la testa. Sei svenuta e ti ho spruzzato un po' d'acqua sulla faccia per farti rinvenire. Ben tornata tra noi, Biancaneve -

Qualche minuto dopo erano tutti e quattro seduti su una panchina sulla collina che mangiavano dei panini che avevano preso giù in paese.
Non avevano spiaccicato parola da quando avevano iniziato a magiare.
Percy evitava lo sguardo di Annabeth e lei non capiva perché.
Ad un certo punto, Grover sganciò la bomba: mise giù la lattina che stava masticando - Percy ti ha baciata -
Annabeth impallidì in meno di un secondo - cosa? -
Percy divenne di nuovo rosso - Grover! - poi si voltó verso la ragazza alla sua destra - l'ho fatto solo per salvarti la vita -
Tyson rise.
- Afrodite ti aveva lanciato un filtro d'amore - le spiegò Grover - solo il bacio del vero amore poteva svegliarti -
- non sei d'aiuto! - sibiló il figlio di Poseidone, ringhiando come una bestia - Annabeth, mi dispiace tanto, davvero. Ma non potevo lasciarti così, mezza morta. Eri così pallida che sembravi un cadavere. Così ho provato a baciarti e...- la ragazza si voltó di scatto verso di lui, ma invece di tirargli un pugno, gli diede un fugace bacio sulla guancia, così veloce che parve quasi inesistente, distogliendo poi lo sguardo, completamente rossa in viso - grazie. Sono felice di non essere più Quasi Morta -
Percy rimase a bocca aperta, senza riuscire a formulare nessuna frase di senso compiuto - ehm... uhm... io... -
Poi Annabeth si alzó di scatto e tornó all'entrata del Labirinto - andiamo, ragazzi. Rimettiamoci in marcia - e sparì dentro alla botola.
Tyson si alzó a sua volta e seguì la figlia di Atena
- siii! Si torna sotto terra! -
Percy sarebbe rimasto tutto il giorno impalato a fissare il vuoto se Grover non lo avesse scrollato per una spalla
- Percy, andiamo -
Il ragazzo si toccó la guancia - mi ha dato un bacio -
- si, amico, l'ha fatto. Considerati ufficialmente in debito con me. Adesso andiamo -
Percy sorrise, con lo sguardo perso nel vuoto - non mi laveró mai più la guancia -

ᗴᖇOI ᗪᗴᒪᒪ'OᒪIᗰᑭO ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗ Where stories live. Discover now