Strano ma vero, anche i dottori (perfino quelli non verificati) mangiavano come i comuni esseri umani.
Nico aveva pensato per settimane che Will saltasse i pasti perché troppo occupato in ospedale, invece era venuto fuori che anche il figlio di Apollo si nutriva regolarmente.
Il fatto era che non lo vedeva mai a mensa perché lui andava sempre lì molto prima dell'orario stabilito per il pranzo, e anche quel giorno non fece eccezione.
Verso mezzogiorno, lui e Will si incamminarono verso la mensa, presero due vassoi e si sedettero al tavolo di Ade, iniziando a magiare in silenzio.
<<perché vieni qui così presto?>> domandò il figlio di Ade, alludendo al fatto di essere completamente soli nel padiglione vuoto. Almeno non ci sarebbe stato nessuno a ridacchiare del suo cerotto per femmine.
Will prese una forchettata di insalata e rispose <<perché, come vedi, non c'è nessuno a quest'ora. E anche se non potrei, mi lasciano mangiare lo stesso>>
<<perché sei una specie di dottore e quindi sei avvantaggiato?>>
<<perché mi piace il silenzio>> gli rivelò, invece <<sono costantemente circondato da rumore. I miei fratelli che suonano e cantano nella nostra cabina, al poligono di tiro, perfino in infermeria. Quindi almeno quando mangio mi piace che ci sia silenzio>>
Nico annuì e abbassò lo sguardo sul suo piatto: hamburger e patatine. Non erano di certo un Happy Meal, ma non si lamentava.
Passarono alcuni momenti di totale e imbarazzante silenzio prima che Will aprisse bocca per primo <<te puoi parlare, però>>
<<come?>>
<<ti ho detto che mi piace il silenzio. Ma mi piace anche ascoltarti mentre parli. Quindi parla pure, Principe delle Tenebre>>
Nico rischiò di strozzarsi con una patatina <<Principe delle Tenebre? Davvero? Prima il cerotto con i cuoricini e ora "Principe delle Tenebre"?>>
Quel nome era decisamente pessimo.
Will si strinse nelle spalle <<hai detto che Death Boy non ti piace. Sto cercando un altro soprannome che ti si addica>>
Altro silenzio.
Nico dovette rallentare il battito del proprio cuore prima di parlare di nuovo <<Death Boy va bene>>
Will rimase con la forchetta a metà strada tra il piatto e la sua bocca <<cosa?>>
<<puoi chiamarmi Death Boy se vuoi>> ripetè <<sempre meglio di "Principe delle Tenebre" o "Spaventoso Nico">>
Will rise buttando la testa all'indietro <<va bene, allora vada per Death Boy. Onestamente, era il mio preferito>>
Nico comprese in quel momento che avere un soprannome non gli dispiaceva.
Capì anche perché si sentisse tanto entusiasta quel giorno: non era per la medicina o per il fatto di star aiutando qualcuno (che era lo stesso contento di poter fare), ma ormai capì che era la vicinanza di Will a regalargli quella sensazione inebriante di cui si sentiva pervaso.
Un tintinnio di posate gli suggerì che Will doveva aver posato la forchetta sul piatto. Adesso lo stava guardando e teneva il mento appoggiato sulle dita incrociate e i gomiti puntellati sul tavolo.
Sembrava analizzarlo.
<<devo parlare ancora?>>
<<solo se ti va>>
Certo che gli andava.
<<non so cosa dire, però>>
<<potremmo partire con le domande profonde>>
Nico aggrottò le sopracciglia <<per esempio?>>
<<colore preferito?>>
Il figlio di Ade sollevò gli angoli della bocca. Un sorriso! Un sorriso vero!
<<non puoi dire sul serio>>
<<sono serissimo, Death Boy. Allora, colore preferito?>>
Nico si arrese. Che aveva da perdere, in fondo? Will sapeva che non era spaventoso e di certo non era spaventato da lui <<grigio>>
Il biondo sollevò la testa dalle mani e spalancò gli occhi, colpito forse <<strano, e io che pensavo ti piacesse tanto il nero>> e con lo sguardo gli indicò il suo abbigliamento, rigorosamente scuro.
<<il tuo?>>
<<arancione>>
<<"strano, avrei detto giallo">>
Will rise un'altra volta <<me lo merito>>
Nico avrebbe voluto chiedergli di continuare con le domande profonde, ma il Fato non sembrava della stessa opinione.
Il Cerca Persone di Will suonò a intermittenza.
Lui abbassò lo sguardo e in meno di un secondo impallidì.
Nico non riuscì a nascondere a pieno la sua frustrazione <<conosco quello sguardo. Fammi indovinare: la pausa pranzo è terminata>>
Will riprese il camice che aveva appoggiato sulla panca affianco a se e si alzò, rivolgendo al ragazzo uno sguardo carico di scuse <<esatto, Death Boy. Coraggio, dobbiamo sbrigarci. Si tratta di Mark>>
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ᗴᖇOI ᗪᗴᒪᒪ'OᒪIᗰᑭO ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗ
FanfictionCi sono storie che nessuno ha mai raccontato. Ci sono storie che non avevano la necessità di essere raccontate. Ma se qualcuno non avesse deciso di farlo adesso non saremmo qui. {𝒂𝒕𝒕𝒆𝒏𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆: 𝒔𝒑𝒐𝒊𝒍𝒆𝒓 𝒅𝒊 𝑷𝒆𝒓𝒄𝒚 𝑱𝒂𝒄𝒌𝒔𝒐𝒏...