- Piper fino in fondo -

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C'erano giornate si e giornate no. Per esempio, quando Annabeth era in quel suo periodo del mese ringhiava contro chiunque; a volte Percy si svegliava male la mattina e faceva scoppiare l'acqua dai gabinetti; quando Leo sbagliava nel creare o fondere un oggetto, i semidei lo sentivano imprecare nel Bunker Nove; se Hazel prendeva il raffreddore era scontrosa con tutti e spuntavano metalli dal nulla; Jason faceva scoppiare un temporale quando gli si bagnavano le lenti degli occhiali; quando era di cattivo umore, Frank si trasformava in un qualsiasi animale e nessuno lo vedeva per un giorno intero. Piper non aveva mai scatti d'ira e non faceva esplodere le tubature dei bagni quando era stressata. Però quel giorno era decisamente una mattinata NO.
Quella notte aveva dovuto dormire con un forte mal di pancia che non annunciava mai nulla di buono.... o di non fastidioso.
Così passó la notte in bianco. La mattina dopo sembrava uno zombie appena uscito dall'oltretomba. Non spiaccicó parola con nessuno perché non era particolarmente interessata a farlo. Ma quando appena si sedette a mensa con il resto dei suoi amici e Jason le sorrise, non riuscì più a capire niente.
Gli altri sembravano di buon umore, forse troppo.
- buongiorno Pipes - le disse Jason, portandosi la sua tazza di caffè latte alla bocca.
- bonjour - rispose lei. Le ci vollero una manciata di secondi per capire che aveva appena risposto in francese. Gli altri la fissarono senza comprendere.
Leo sghighiazzó - si, buonjiour anche a te, Piper -
Lei lasció correre, convincendosi di avere avuto solo una nottataccia.
Dopo un pó, Hazel decise di iniziare a conversare per rompere quel inquietante silenzio che si era creato
- cosa facciamo oggi? -
Annabeth diede un morso al suo biscotto al cioccolato - io pensavo di andare ad allenarci in palestra. Che ne dici, Pipes, ti unisci a noi? -
La figlia di Afrodite annuì - Bien sûr, j'aimerais -
Ci furono diversi momenti di silenzio.
- Perché parli in francese? - domandò Percy, addentando il suo terzo muffin blu con le gocce di cioccolato.
- Je ne parle pas en français - Piper si bloccó e il panico iniziò a salirle su per lo stomaco - je parle en français. Pourquoi je parle dans français? Mais je ne veux pas parler français -
La fissarono ad occhi sgranati senza capire.
- cos'ha detto? - domandò Leo.
Piper si afferró il collo con le mani, borbottando imprecazioni in francese.
Jason, vista la situazione, si fece avanti, prendendole le mani - okay, calmati Piper -
Lei lo fissó indignata - Dis-moi comment je peux me calmer si je n'arrête pas de parler français ?! -
Jason continuó a fissarla se cogliere il significato della sua frase - non capisco cosa dici, Piper -
La figlia di Afrodite gridó esasperata - J'y crois pas -
- qualcuno di voi conosce il francese?- chiese Frank. Tutti si voltarono istintivamente verso Annabeth.
Lei incrociò le braccia sul petto - perché io? -
- beh perché sei intelligente. E hai sempre una risposta a tutto - rispose Percy, come se fosse una valida scusa.
Lei alzó gli occhi al cielo - solo perché sono intelligente non vuol dire che conosco tutte le lingue del mondo, idioti -
Jason si rivolse al figlio di Ade - Nico?-
Il ragazzo alzó le mani in difesa - io parlo italiano, mica francese -
- ma l'italiano non era vicino al francese? - riflette Leo, sfregandosi il mento. Piper stava per avere un attacco isterico - Voulez-vous m'aider au lieu de discuter de quelle langue connaissez-vous? -
Anche stavolta non capirono un accidente di quello che aveva detto.
La figlia di Afrodite sbatté la testa sul ripiano del tavolo - Ça ne peut pas être vrai -
Jason, che pur non avendo capito, aveva saputo cogliere la disperazione nelle sue parole - ehy - le sollevó il viso -troveremo una soluzione e smetterai di parlare francese, te lo prometto -
Lei riuscì a fare un leggero sorriso.
Hazel congiunse le mani sopra al tavolo - cerchiamo di ragionare. Piper, te conoscevi già il francese, giusto? -
La figlia di Afrodite annuì - Oui -
- quindi faceva parte dei tuoi poteri -
Piper annuì di nuovo.
Hazel ebbe un illuminazione - e cosa ci succede quando siamo nervosi? -
Leo alzó una mano - imprechiamo contro chiunque? -
La figlia di Plutone lo fissó attonita - cosa? No! -
Leo abbassò imbarazzato la mano.
- perdiamo il controllo dei nostri poteri - spiegò la ragazza.
Poi anche gli altri iniziarono a capire.
- Haz, sei un genio - si complimentó Frank, facendola arrossire lievemente.
- quindi Piper è stressata? - chiese Jason che aveva seguito il filo del discorso.
La ragazza sgranó gli occhi - stressé? Je ne suis pas stressé -
La ignorarono, anche perché non avevano capito niente.
- ci penso io - disse Leo. Si avvicinó a Piper e le prese una mano - Miss Mondo... non essere stressata -
Nico scoppió a ridere.
- però - esclamó ironicamente Jason - che bravo -
Piper era esasperata - Leo, tu es un idiot. Je ne suis pas stressé -
- questo però l'ho capito -
- okay okay - disse Annabeth - è ovvio che c'è qualcosa che non va nei poteri di Piper -
Vide l'amica annuire, grata.
- quindi, io dico di aspettare e vedere se domani riesce a tornare a parlare normalmente. Se questa cosa non le passa, direi di andare sull'Olimpo per parlarne con Afrodite - si voltó verso la diretta interessata - se ti va bene, ovviamente -
Piper fece un pollice in su - Je suis tout à fait d'accord, Beth -
- credo che lo sia - commentó Frank.
Jason cinse le spalle di Piper con un braccio - visto? Andrà tutto bene -
Piper sorrise - Je t'aime, Jason. Merci-
Il figlio di Giove si voltò verso gli altri
- che ha detto? -
Scoppiarono a ridere, compresa Piper.

Il giorno dopo, tutto sembrava tornato alla normalità. I ragazzi erano a colazione e all'appello mancavano solo Leo e Piper.
Jason era preoccupato, così ansioso che non riusciva a mangiare - dite che sta bene? -
Percy sospiró - calmati, Jas. Sono sicuro che sta bene-
- e se non le è passato? -
- la smetti di fare il fidanzatino preoccupato? -
Annabeth gli tiró un calcio - Percy! -
- che c'è? -
- tu fai la stessa cosa con Annabeth - commentó Nico.
Jason sospiró - quello che intendevo dire è sono preoccupato che Piper non torni a parlare normalmente -
Improvvisamente, un grido furioso squarció la quiete che regnava sul campo - VALDEZ! PERCHÉ IL MIO PORTICO STA ANDANDO A FUOCO?! SE TI PRENDO IO TI AMMAZZO! -
I ragazzi scoppiarono a ridere.
Quella era la voce di Piper.
Tutto era tornato alla normalità.

ᗴᖇOI ᗪᗴᒪᒪ'OᒪIᗰᑭO ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗ Where stories live. Discover now