- Fidanzati per finta -

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(Tutti i riferimenti a 'the love hypothesis' e 'Acotar' sono puramente casuali... forse non troppo casuali)

Prima di sapere del finto matrimonio, Annabeth stava bene. Stava alla grande. Più o meno, se non si contavano le crisi da adolescente di 16 anni che le ricordavano costantemente che si era innamorata di una persona di cui non voleva affatto innamorarsi.
Però stava bene.
Per intendersi, questo prima di venire a sapere del Finto Matrimonio.
In realtà la questione del finto fidanzamento era nata per scherzo.
All'età di 13 anni, Percy e Annabeth erano già stufi che tutto il Campo Mezzosangue si immischiasse nei loro affari, quindi si erano messi d'accordo e avevano finto per qualche giorno di stare insieme, placando per un po' i pettegolezzi che giravano per il Campo.
Poi lo scherzo era stato smascherato, naturalmente, anche perché non si erano mai nemmeno sfiorati con le labbra.
Per loro era stato un gioco, un buffo modo per divertirsi.
A 14 anni si era pentita di averlo fatto, perché desiderava ardentemente che non fosse stato solo un gioco.
A 15 aveva tentato di dimenticarlo, arrivando perfino a considerare l'idea di frequentare un certo Edward Harris, un Figlio di Apollo alquanto affascinante, con i suoi capelli biondi e profondi occhi verdi-azzurri che facevano capitolare a terra le Figlie di Afrodite come pere cotte.
Will Solace le aveva detto che Edward nutriva un certo interesse per lei. E Annabeth aveva cercato di farsi piacere quella prospettiva, solo per dimenticare il Figlio di Poseidone.
O almeno finché la voce non si era sparsa in giro per il Campo e Percy aveva quasi massacrato di botte il povero ragazzo, che era finito in infermeria con un labbro spaccato, il naso di un brutto violaceo sanguinante e un trauma psicologico nuovo di zecca.
"è stato un incidente", aveva affermato Percy, per niente dispiaciuto.
(Piccolo spoiler: non era stato un incidente)
A 16 anni, Annabeth piangeva con la testa dentro al cuscino, pregando sua madre o qualsiasi altro dio in ascolto affinché spazzasse via quel tormento e lavasse via gli anni dolorosi che aveva passato cercando invano di toglierselo dalla testa.
Poi però era arrivato il giorno in cui le era stato proposto il Finto Matrimonio, una missione segreta come infiltrata tra le file dell'esercito di Crono.
Il dettaglio degno di attenzione era che avrebbe partecipato all'impresa anche il suo partner in crimine.
<<uno dei generali di Crono darà una festa, in cui discuteranno le strategie che l'esercito ha intenzione di adottare per combattere questa guerra contro di noi>> disse Chirone <<è una festa formale e ho bisogno che i miei due migliori semidei partecipino sotto falso nome per raccogliere quante più informazioni possibili. E voi due>> indicò Percy e Annabeth, con un certo orgoglio che non riuscì a mascherare <<siete perfetti per questo incarico>>
Ma la parte bella stava per arrivare, piacevole almeno quanto un sassolino in una scarpa.
<<fingerete di essere una giovane coppia sposata e vi infiltrerete tra le loro linee>>
Annabeth aveva avuto le sue perplessità: punto primo doveva fingere di essere sposata — con Percy, per di più, e non era il massimo visto la sua instabile situazione emotiva — e punto secondo: <<non ci faranno mai entrare. Capiranno che non siamo come loro. Non siamo difficili da riconoscere. Abbiamo provocato un bel po' di danni in questi anni>>
Ma Chirone si era davvero ben preparato questa volta <<hai ragione, mia cara. È una festa esclusiva, riservata a invitati esclusivi. Vuole il caso che Clarisse e gli Stoll siano riusciti a rubare due inviti>>
Annabeth sarebbe stata accusata di duplice omicidio: di Clarisse e degli Stoll.
Augurava loro una lunga e dolorosa sofferenza.
<<sarete monitorati di continuo>> aggiunse il centauro <<avrete degli apparecchi con cui comunicherete con noi e Travis e Connor sono riusciti a impiantare delle piccole microspie nella sala dove si terrà l'evento. Vi terremo sotto controllo di continuo, non sarete soli laggiù>>
Avevano proprio pensato a tutto.
Percy si riscosse e parlò per la prima volta dall'inizio della conversazione <<anche se avremo gli inviti ufficiali, non crede che i mostri di Crono ci riconoscerebbero? Penso che quel bastardo abbia attaccato ovunque volantini con le nostre foto per darci la caccia>>
<<è molto improbabile, Percy. I mostri che parteciperanno sono delle nuove reclute, venuti direttamente dal Tartaro. È impossibile che sappiano già di voi. Anche perché Crono non parla mai direttamente con loro, ma si serve del generale>>
<<e questo generale non ci riconoscerà?>>
<<Crono ha molti generali. Non tutti conoscono le vostre facce>>
Annabeth sbuffò.
Fantastico. Tanti nuovi mostri freschi di Tartaro. Che delizia.
Percy non mollò la presa, cercando disperatamente una falla in quel sistema perfetto <<perché dovremmo fingere di essere sposati? Che cosa c'entra con la missione?>>
La domanda migliore sarebbe stata "non saremo un po' troppo giovani per far credere di essere sposati?" ma decise che avrebbe lasciato correre. Per quel che ne sapeva ai mostri non importava.
Non ne era sicura ma avrebbe giurato di vedere in Chirone un accenno di un sorriso <<per rendere più solida la vostra copertura. Dite che state insieme e nessuno ne dubiterà>>
Annabeth si. Lei si che avrebbe dubitato.
Percy era rimasto a corto di domande. O forse era talmente perplesso che non riusciva a farne altre. Fatto sta che si voltò verso Annabeth <<tu che ne dici? Vuoi farlo?>>
Ma da quando Percy le chiedeva se voleva partecipare ad una missione suicida?
La risposta sarebbe stata NO.
Era decisamente una pessima idea. Infiltrarsi tra le linee nemiche e fingere di essere sposata con Percy contemporaneamente? Decisamente una pessima idea.
<<e come faremo a far credere a tutti che stiamo insieme?>> la voce le tremò quando pronunciò le ultime due parole.
<<quello è facile>> disse Percy, con una disinvoltura che stava a metà tra la rassegnazione e la speranza <<basta che fingi di amarmi>>
Il problema non è fingere di amarti. Il problema è fingere di non farlo.
Annabeth pensava ancora che fosse una pessima idea quando accettò la missione.
Pensava ancora che fosse una pessima idea quando disse a Chirone che le sarebbe servito un vestito adatto all'occasione.
Pensava ancora che fosse una pessima idea tornare a giocare.
Perché questa volta non avrebbe saputo fingere.

ᗴᖇOI ᗪᗴᒪᒪ'OᒪIᗰᑭO ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗ Where stories live. Discover now