- Sound on the Argo II -

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I ragazzi provenivano tutti da posti e avevano tutti culture diverse. Nessuno di loro osava giudicare un'altro per le proprie abitudini, perché era scorretto e soprattutto insensibile.
Per esempio, ognuno di loro aveva gusti musicali differenti.
Ma sulla musica... su quella erano molto severi.
C'era chi non era molto interessato a quel settore, come Frank, e chi aveva sempre le cuffiette nelle orecchie, come Percy.
Amavano confrontare i diversi gusti musicali ed esprimere la propria opinione su un genere piuttosto che su un'altro. Per fare un semplice esempio, Annabeth amava la musica classica: la aiutava a concencentrarsi e la trovava molto rilassante.
Percy la detestava. La trovava noiosa.
A lui piacevano i generi di musica squillanti ed energici, come il rock o il pop.
Le serate karaoke erano le migliori.
Perché anche se qualcuno non era un grande amante di Taylor Swift, alla serata karaoke si ritrovava sempre a cantare le sue canzoni a squarciagola.
Per l'Argo II la musica era importantissima.
Ma c'era una persona che in fatto di musica era una vera frana.
Hazel era rimasta indietro di 70 anni e in quel l'arco di tempo le mode erano cambiate e soprattutto i cantanti erano cambiati.
Percy e Piper avevano impiegato ore per spiegare a Hazel che Ginger Rogers era morta da più di quarant'anni e lei ci era rimasta malissimo.
Durante le serate karaoke, Hazel cercava sempre di assimilare il più possibile ma finiva per girarle la testa e andava a letto con enormi punti interrogativi.
Ci voleva un qualcuno che aiutasse Hazel a comprendere il vasto mondo della musica moderna.
Quel qualcuno era Leo Valdez.
Pensavano tutti che lui fosse il più adatto per quel compito. Non è difficile capirne il perché.
Fra i sette era il più qualificato per quel compito. Ascoltava musica ventiquattr'ore su ventiquattro e conosceva quasi tutti i generi. Sarebbe stata la guida perfetta.
All'inizio, Hazel era un po' titubante al riguardo. Non voleva che Leo si distraesse dalla missione solo per aiutare lei, ma lui le aveva garantito che non c'erano problemi e che se in squadra erano sette un motivo c'era.
Così Hazel si era messa l'anima in pace e aveva accettato.
Dopo le prime due lezioni, aveva finalmente capito perché le risultava difficile comprendere il mondo moderno: c'erano così tante cose nuove che le ci sarebbero voluti millenni per assorbire tutta quella conoscenza.
La prima volta, Leo le aveva fatto sentire le canzoni che andavano più in foga in quel momento. Anche se aveva molto da immagazzinare, rispetto alle serate karaoke, era più semplice riuscire a memorizzare tutti sound.
Leo le aveva aperto un mondo e ormai lei ci era entrata dentro.
Qualche giorno dopo dall'inizio di quella sua "terapia musicale", acquisì un modo di vedere il mondo del tutto diverso.
Quella mattina entró nella sala da pranzo a passo di danza sulle note di "Freedom" con le cuffiette prese in prestito da Percy.
Gli altri la guardarono stupiti, tutti tranne Leo che si sentiva piuttosto orgoglioso di sé stesso
- complimentatevi pure con me, signori -
Col passare del tempo, Hazel cominciò a sviluppare dei propri gusti e interessi.
Preferiva Lady Gaga rispetto a Selena Gomez e cantava sotto la doccia le canzoni di Meghan Trainor.
Agli occhi dei suoi amici risultava più matura dopo quel piccolo cambiamento radicale.
Leo le aveva fatto vedere come si creava una playlist su Spotify anche se gli c'era voluta quasi un'ora perché Hazel non riusciva a capire cosa fosse Spotify.
Secondo i ragazzi, Hazel era adorabile. Faceva tutto questo e si impegnava tanto per stare al passo coi tempi ed era una cosa troppo dolce.
Dopo un po', Leo decise di costruire per la ragazza delle cuffie bluetooth, così non avrebbe avuto più bisogno di chiederle in prestito a Percy.
Appena Hazel le ricevette, ringrazió immensamente Leo per il pensiero e lui la aiutò a collegarle.
Non avevano mai visto Hazel più felice.
E quando la vedevano combattere canticchiando "Bad Romace" oppure quando la sentivano condurre concerti sotto la doccia, sapevano di non doversi preoccupare.

ᗴᖇOI ᗪᗴᒪᒪ'OᒪIᗰᑭO ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗ Where stories live. Discover now