- Speciale: compleanno Hazel -

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Hazel odiava il giorno del suo compleanno.
Negli Asfodeli non aveva mai tenuto conto del passare degli anni e non credeva fosse possibile.
Se così fosse stato, Hazel avrebbe dovuto festeggiare 70 compleanni.
E 70 compleanni erano davvero molti.
Ma era la prima volta che compiva gli anni nel mondo mortale. Negli anni trenta non lo aveva mai festeggiato in modo particolare.
Di solito erano solamente lei e sua madre. Ma adesso era tutto completamente diverso.
L'unica persona che sapesse del suo compleanno era Nico. Con lui Hazel aveva un rapporto diverso.
Ma Hazel aveva già messo le cose in chiaro con suo fratello: gli aveva esplicitamente chiesto di non farle gli auguri.
Il 17 dicembre era un giorno come tutti gli altri. E se Hazel teneva questo segreto per lei, meglio era per tutti. Festeggiare gli anni le avrebbe solo ricordato che era stata lei a far quasi risorgere Gea la prima volta e che sua madre era morta era colpa sua.
Nella sua vita precedente, il giorno del suo compleanno, Sammy e lei andavano sempre a cavalcare nelle praterie.
E quindi il giorno del suo compleanno le ricordava anche che non lo aveva mai più rivisto.
Quella mattina (quella del 17 dicembre) si era svegliata infreddolita.
Si, perché non c'era un anno dove nel giorno del suo compleanno non si morisse di freddo. Quello sarebbe stato un giorno qualunque.
Hazel non faceva fatica a fingere che non fosse il suo compleanno.
Insomma, quanto poteva essere importante compiere 14 anni? Era un'età assolutamente normale.
Una volta, sull'Argo II, Frank aveva provato a chiederle quando era il suo compleanno e Hazel aveva provato a raggirare la domanda in tutti i modi possibili. Poi, per fortuna, era arrivata Piper e Hazel si era dileguata in fretta e furia insieme a lei.
Per fortuna al campo Giove nessuno sapeva del suo compleanno.
O almeno così credeva.
Insomma, quella mattina si era svegliata abbastanza bene (tralasciando che stava morendo di freddo) quindi, partendo dal presupposto che nessuno l'aveva ancora chiamata al telefono per farle gli auguri, Hazel aveva seriamente creduto che quel giorno sarebbe stato perfetto. Ma era una semidea e aveva imparato molto tempo prima che niente sarebbe mai andato come voleva lei.
Quando uscì dalla sua cabina, già con la spada al fianco, fece un rapido calcolo e giunse alla conclusione che se procedeva a passo spedito forse sarebbe arrivata al Senato in 10 minuti.
Scese il primo gradino e subito intorno a lei espose un boato di giubilo - TANTI AUGURI! -
Hazel gridò e saltò mezzo metro più indietro, rischiando di cadere giù dai gradini. Si portò una mano al petto e tentò di ritornare a respirare - ma cosa....? -
Fuori c'era tutta la Quinta Coorte, capitanati da Lavinia, e stavano ridendo.
Bel modo di iniziare una giornata.
Lavinia sbucò fuori dal resto dei legionari e la travolse in un abbraccio -oh, buon compleanno Hazel -
Lei provó a ricambiare l'abbraccio - cosa sta succedendo? -
Vedendo la sua faccia confusa, Lavinia rise ancora di più - volevamo farti una sorpresa -
E che sorpresa, fu tentata di rispondere Hazel
- come facevate a sapere che oggi è il mio compleanno? -
- ma non ricordi? Me ne avevi accennato qualche giorno fa... -
- io ti avevo detto che odiavo questo giorno -
- ... e quindi l'ho reinterpretato a modo mio - sorrise raggiante Lavinia e i suoi capelli rosa volteggiarono allegramente al vento ghiaccio di dicembre - poi, se devo dirla tutta, tuo fratello mi ha aiutata -
Hazel, che fino a quel momento era stata impegnata a sistemarsi meglio la sciarpa attorno al collo, alzò lo sguardo - Nico? Tu hai parlato con mio fratello? -
- si, non vedo cosa ci sia di strano - Lavinia rabbrividì impercettibilmente: forse per il solo fatto di ricordare il tenebroso Nico Di Angelo, o forse per il freddo pungente che le si stava insinuando sotto il giubbotto - è stato anche piuttosto gentile, ed è di tuo fratello che stiamo parlando. Mi ha detto che ti avrebbe fatto bene distrarti -
Hazel imprecò sotto voce - sporco traditore che non sei altro... - fortunatamente si frenò in tempo.
Aveva esplicitamente chiesto a suo fratello di non farne parola con nessuno: credeva che "odio il giorno del mio compleanno e per favore nessuno lo deve sapere" suonasse abbastanza chiaro.
Ma Nico amava infrangere le regole.
E a quanto pareva, anche le sue speranze.
Quando Nico ci si metteva era una vera peste e se il suo intento era farle passare il suo 14^ compleanno (o 84^ che fosse) al campo Giove, allora Nico le avrebbe rovinato la giornata. Per fortuna il Senato era ancora lontano. Aveva un po' prima che iniziasse la riunione del giorno e Lavinia avrebbe fatto meglio a tenere la bocca chiusa.
Grazie agli dei, il tragitto non fu così imbarazzante come aveva programmato.
Forse era il regalo di scuse di Lavinia e della Quinta Coorte per averla messa a disagio, poco prima. L'importane era che non spifferassero in giro che era il suo compleanno, specialmente durante la riunione.
Poteva soltanto immaginare il caos che si sarebbe creato se solo Frank fosse venuto a sapere che era il suo compleanno.
A meno che Nico non avesse informato anche lui. In quel momento Hazel aveva una gran voglia di strozzare suo fratello.
Quando era sull'Argo II, Hazel aveva avuto modo di confrontarsi con Annabeth e aveva scoperto che anche lei detestava il giorno del suo compleanno e meno persone lo sapevano meglio era per la sua sanità mentale.
Per Hazel era più o meno la stessa cosa, solo che di compleanni ne aveva già avuti abbastanza.
Perciò quando la riunione era cominciata, Hazel aveva seriamente creduto che sarebbe andato tutto bene.
Ma poi qualcuno (forse Reyna ma non ricordava) aveva menzionato la parola "compleanno" e Lavinia, qualche posto più in alto di lei, l'aveva indicata e aveva sussurrato - oggi è il compleanno di Hazel -
- Lavinia, chiudi quella bocca! - ma ormai il danno era fatto.
Se Hazel credeva che i romani avessero un minimo di dignità, allora si sbagliava.
Frank si voltò a guardarla perplesso, ma questo non gli impedì di aggiungersi al coro creato da Lavinia
- "Tanti auguri a te...."-
Scivolò piano giù dalla panca.
Quello fu in assoluto il momento più imbarazzante di tutta la sua vita.
Uscendo dal Senato subito dopo la fine della riunione, Hazel sentì vibrare la tasca del giubbotto e subito afferró il telefono anti mostro (costruito da Leo).
Per lei era stata dura imparare a usare quell'aggeggio ma alla fine non era stato molto complicato. Hazel dovette togliersi un guanto per poter digitare sullo schermo, a sfavore delle sue povere dita che erano congelate.
☠︎ ︎Allora, piaciuta la sorpresa?
Era Nico. Quel piccolo mostriciattolo scheletrico!
☺︎︎Come ti è venuto in mente di parlare con Lavinia??
☠︎ ︎Beh, volevo farti una sorpresa.
☺︎︎E tu sapessi che sorpresa. Mi hanno cantato tanti auguri nel Senato!
Anche a distanza di chilometri, Hazel poteva perfino sentire suo fratello ridere incontenibilmente.
☠︎︎ non dovresti passare questo giorno da sola
☺︎︎ma ti avevo detto che non riuscivo a sopportarlo
☠︎︎ anche io non sopportavo le persone, eppure adesso ci vivo in mezzo.
Alla fine Hazel ci rinunciò. Rimise il telefono dentro la tasca del giubbotto e continuó a camminare.
La sua giornata proseguì meglio di come aveva immaginato.
Fra molti "tanti auguri" e "14 anni sono tanti, eh?" Hazel riuscì comunque ad allenare quotidianamente la Quinta Coorte.
Ma anche quella estenuante giornata terminò in meglio. Hazel finí al calar del sole, quando il cielo stava diventando rosa.
Si sedette a gambe incrociate sul ponticello del Piccolo Tevere. Ormai l'aria gelida di dicembre non le dava più così fastidio anche se teneva ancora i guanti. Era così rilassata che per poco non cadde nel fiume quando sentì dei passi dietro di lei - tanti auguri -
Hazel si voltò - Frank! Mi hai fatto prendere un colpo -
Lui si guardò addosso - non credevo di essere tanto spaventoso - lei sorrise.
Il ragazzo si appoggiò con i gomiti alla ringhiera - giornata impegnativa, eh? -
Hazel sbuffò e dalla sua bocca uscì una nuvoletta di fumo che si dissolse nell'aria invernale - non me ne parlare. Non mi sono mai sentita così in imbarazzo in tutta la mia vita -
Anche Frank rise e rabbrividì sotto il pesante giubbotto - allora, com'è avere 14 anni? Ti senti più vecchia e saggia? -
Hazel poggiò i gomiti sulle ginocchia - vecchia sicuramente, saggia non credo - poi sospirò - e io che volevo che fosse un giorno normale -
- come mai? -
- odio il giorno del mio compleanno, Frank. Non fa che ricordarmi tutti gli anni che ho passato nelle praterie degli Asfodeli -
- oh - fu tutto quello che uscì dalla bocca di lui. Quello che piacque ad Hazel fu che Frank non aggiunse altro sul suo compleanno e non disse mai "mi dispiace".
Forse, in fondo, quel giorno non era andato così male. Il figlio di Marte rabbrividì una seconda volta e si mosse dalla posizione iniziale
- dei, sto gelando. È possibile che debba fare così freddo? - Hazel sorrise.
Poi Frank le porse una mano - hai voglia di andare a fare una passeggiata? Non considerarlo come una cosa da compleanni, è solo un modo per non diventare due ghiaccioli umani -
Hazel lo soppesò per qualche attimo poi gli prese la mano che le aveva offerto e si tirò in piedi - si mi andrebbe -
E quello fu definitivamente il miglior compleanno di tutta la sua vita.

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Si, so che sono stata assente per un po' ma ho avuto molto da fare in questi giorni. Comunque oggi è il compleanno della nostra Hazel. Hazel è uno dei miei personaggi preferiti anche se non lo è stato fin da subito. All'inizio del "il figlio di Nettuno" se devo dire la verità, non è che mi piacesse tanto. Ma se devo essere sincera fino in fondo, quel libro non è che mi sia piaciuto granché. Si, c'è Percy è vero, ma non ho la più pallida idea del perché io non sopporti quel libro. Fatto sta che all'inizio Hazel non mi piaceva. Ma poi (credo sia stato circa nella metà de "il Marchio di Atena") che il personaggio di Hazel ha fatto "bam" ed è finito per diventare uno dei miei preferiti.
È fortissima anche se non piace a molti, ma personalmente io la considero super potente. Comunque oggi concludo qui e ci si vede alla prossima.

~ sara

ᗴᖇOI ᗪᗴᒪᒪ'OᒪIᗰᑭO ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗ Where stories live. Discover now