- Raffreddore -

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Succedevano diverse cose quando i ragazzi si ammalavano e quando succedeva al campo mezzosangue, quei poveri semidei che avevano la sfortuna di vivere con loro si chiudevano nelle cabine e non ne uscivano finché gli altri non stavano meglio.
Normalmente un raffreddore non causava danni collaterali all'ambiente, ma con i figli degli dei più potenti di sempre, non si poteva dire lo stesso.
Nico di Angelo, per citare un semplice esempio. Quando starnutiva lui, comparivano scheletri dal terreno che arrivavano, quasi sempre, con un pacchetto di fazzoletti. Ma ciò succedeva di rado perché se Nico stava male, Will era sempre il primo a saperlo. Nessuno sapeva come. Così Nico era tenuto in infermeria sotto stretto controllo di Will, in modo che non causasse troppi danni.
Ma guai a sopravvalutare la potenza di un raffreddore, soprattutto se chi ne ha i sintomi è particolarmente potente.
Questo è il caso di Percy Jackson.
Percy era un tipo estremamente drammatico, quasi peggio di una ragazza. Se sentiva di avere la febbre, usciva lo stesso per andare ad allenarsi, ma crollava a terra dopo neanche un minuto. E poi Annabeth doveva andare a riprenderlo.
Così Percy rimaneva nella sua cabina per tutto il giorno a crogiolarsi nel letto e a lamentarsi del mal di testa.
Non potete immaginare quando starnutiva. Il mare e il laghetto delle canoe esplodevano e inondavano gran parte della spiaggia e del molo, beccando sempre qualche povero sfortunato. Durante quei periodi, perfino Annabeth si teneva alla larga da lui. Non che non lo amasse, per carità, ma come minimo si sarebbe ritrovata bagnata fradicia non appena avesse messo piede dentro la cabina tre.
Poi c'era chi preferiva non rischiare e si dava per malato non appena emetteva un colpo di tosse. Durante i raffreddori, Jason Grace poteva essere molto pericoloso. In una settimana si erano bruciati 10 alberi a causa delle saette non programmate di Jason o delle tempeste in miniatura che si avventavano sul campo. Quindi, per evitare di far del male alle persone che gli stavano attorno, Jason si chiudeva nella sua cabina fin da subito.
Poi c'era Frank che non si accorgeva neanche di stare male. Ma quando starnutiva, si trasformava improvvisamente in un iguana, in un bulldog, o a volte anche in un elefante, spaventando le persone circostanti. Quindi, Reyna, lo obbligava a prendersi una settimana di riposo e gli consigliava di non uscire perché sarebbe stato difficile riconoscerlo sotto forma di iguana.
Continuando a parlare di romani, se Hazel prendeva il raffreddore, si allarmava tantissimo, credendo di aver contratto qualche malattia mortale. Avendo vissuto in un periodo dove non c'erano i farmaci che abbiamo oggi, il suo allarmismo era abbastanza normale.
Quando starnutisce Hazel, il terreno dopo cammina si ricopre di gemme e pietre preziose, e lei nemmeno se ne accorge.
Piper e Annabeth erano le uniche che non combinavano danni. Entrambe continuavano a svolgere le loro faccende come se non avessero nulla, e anche quando avevano 38 di febbre, erano in piedi, perfettamente in salute. E non avendo ereditato poteri straordinari, non rischiavano di radere al suolo il campo, come invece succedeva per i loro amici.
Ma tutti, chi più chi meno, riuscivano bene o male a sopravvivere ad una settimana di febbre.
Leo Valdez no.
Leo era il più melodrammatico di tutti e pericoloso tanto quanto Jason e Percy messi insieme.
Lui incendiava per sbaglio mezzo campo a cose normali, figuratevi durante un raffreddore. Ma la febbre di Leo aveva un inizio ben determinato. Quando l'aveva raccontato agli altri, non erano riusciti a rimanere seri.
Leo non metteva mai la sveglia, perché sapeva che non sarebbe servita a nulla, ma a volte la programmava per riuscire a svegliarsi prima perché doveva andare o al Bunker 9 o alle fucine e gli piaceva lavorare in silenzio e da solo.
Ma se la metteva per la mattina, la sera si dimenticava di toglierla. E quindi capitava che a volte la sveglia suonasse l'indomani mattina, facendo svegliare Leo di soprassalto e facendogli prendere fuoco. E quando Leo si svegliava di soprassalto e prendeva fuoco, sapeva già che si sarebbe ammalato. Non chiedete perché, lo sapeva e basta. Quando Leo si era reso conto di cosa sarebbe successo, aveva afferrato la sveglia e l'aveva lanciata fuori dalla finestra, prendendo in testa qualche poveretto che passava di lì - ahi! -
Leo aveva imprecato ed era andato in bagno, rischiando si inciampare nel tappeto. La giornata era andata proprio come Leo aveva predetto che sarebbe andata: era andato a colazione e aveva bruciato i suoi pancake, mentre tirava su il naso.
Poi, mentre Leo era nel bagno della cabina di Ermes che riparava uno dei tubi del lavandino, gli era caduta la cintura degli attrezzi nel wc e aveva dovuto chiamare Percy per tirarglielo fuori. Percy aveva esagerato un po' troppo e i tubi della cabina di Ermes erano esplosi.
Nel pomeriggio, mentre era al campo di fragole con Piper che l'aiutava a riempire i cestini, Leo aveva starnutito talmente forte che aveva dato fuoco a tre cespugli di fragole.
Le figlie di Demetra, i satiri e le driadi non ne erano stati molto contenti.
Quando ormai Leo credeva che la sua giornata non potesse andare peggio di così, ecco che appiccava fuoco ad un albero vicino alla Casa Grande. Dopo quello l'avevano mandato in infermeria e successivamente nella sua cabina. Grazie all'intervento di Chirone, Leo era riuscito a scampare l'ira del signor D che voleva mandarlo a lavare i piatti nella cucina della mensa per due settimane.
Da quell'esperienza, Leo aveva imparato a non costruire mai più delle sveglie.

ᗴᖇOI ᗪᗴᒪᒪ'OᒪIᗰᑭO ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗ Where stories live. Discover now