Primo capitolo.

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Il p,rimo settembre arriva, Edward e Winter erano partiti due giorni prima per Londra alloggiando in hotel. La mattina del primo settembre, Winter era già pronta alle otto, il treno lo avrebbe preso alle undici. Quando anche Edward si preparò, i due presero le proprie valigie e lasciarono l'hotel adiacente alla stazione. Fecero colazione e Winter si gode le coccole del fratello.

Alle undici in punto, i due si diressero tra i binari nove e dieci, dove c'era una famiglia che stava attraversando la colonna e sparendo al suo interno. Winter e Edward fecero lo stesso trovandosi davanti ad una locomotiva rossa con tanti ragazzi che salivano al suo interno. I due si avvicinarono alla terza cabina e la bambina diede il biglietto al capotreno.

"Noi ci vediamo presto okay piccola? Sappi che starò a pochi passi da te, qualsiasi cosa succeda chiamami." -le sorrise il fratello stringendola in un abbraccio, che Winter non voleva far finire. Costretta a salire, lo lasciò e salì sul treno con in mano il suo piccolo gattino bianco. Trovò il primo vagone libero ed entrò nella cabina. Si asciugò una lacrima che era scesa lungo la sua guancia, le sarebbe mancato suo fratello e la sua famiglia.

Pochi minuti dopo, il bambino che vide al negozio di bacchette, entrò nella cabina chiedendo se poteva sedersi.

"Certo, vieni pure" -gli sorrise e tornò a leggere Romeo e Giulietta, regalatogli dal padre. Subito dopo, nella cabina entrò anche un ragazzo dai capelli rossi. Winter lo salutò e riprese a leggere.

"Io sono Harry, Harry Potter." -disse il corvino al rosso.

"Io sono Ron, Ron Weasley." -si presentò a sua volta e poi i due guardarono la bambina.

"Io sono Winter Cullen." -si presentò sorridendogli.

Il viaggio continuò, a metà tragitto i due bambini ebbero una discussione con un biondino che era entrato per provocare il bambino dai capelli corvini.

"E tu, chi sei?" -si avvicinò il biondino alla bambina. Winter alzò gli occhi dal libro e li portò in quelli del ragazzo.

"Winter Cullen, ora puoi smetterla di scocciare? Sto leggendo e non sopporto quando mi interrompono mentre leggo." -gli chiese con un sorriso cortese, ma gli occhi lanciavano sguardi di fuoco.

"No che avessi voglia di fare le vostre conoscenze" -d uscì dalla cabina seguito dai suoi amici, grossi e puzzolenti. Il corvino ringraziò la bambina che gli sorrise e iniziò a mettersi la divisa sui vestiti. Non si sarebbe certo cambiata davanti ai due bambini, che fecero la stessa cosa.

Verso le sette di sera, il treno si fermò e i ragazzi più grandi invitarono i più piccoli ad uscire dalle cabine e dirigersi verso il mezzo gigante. Winter uscì prima dei due bambini e andò davanti al mezzo  gigante che una volta aver preso tutti i più piccoli, lì portò alla stiva delle barche. Winter capitò nella stessa barca di Harry e Ron, si era aggiunta anche la ragazza che aveva visto alla Gringott. Il piccolo tragitto fu bellissimo per Winter, il castello rifletteva sulle acque del Lago dandogli un aspetto magico. Quando le barche si fermarono, il mezzo gigante che aveva scopeto si chiamasse Hagrid, li condusse all'interno del castello e li fermò davanti ad una donna con un lungo mantello verde e un capello dello stesso colore.

"Benvenuti ad Hogwarts, io sono la professoressa di Trasfigurazione e direttore della casa Grifondoro. Tra pochi istanti sarete smistati in una delle quattro case che sono, Tassorosso, Corvonro, Grinfondoro e Serpeverde. Nell'attesa, datevi una sistemata." -e andò via.

Winter si lisciò i capelli e si sistemò la divisa, aveva notato che molti bambini la guardavano, o meglio guardavano i suoi occhi che erano di un celeste cristallino con sfumature verdi. Scosse le spalle e cercò di tranquillizzarsi. Pochi minuti dopo tornò la professoressa e li condusse all'interno della Sala grande, dove i quattro tavoli erano pieni di studenti, e lungo la sala un tavolo orizzontare ospitava i professori. Winter, notò che al tavolo dei professori c'erano anche i genitori del corvino che aveva visto da Ollivander. Notò inoltre che la donna ricambiò lo sguardo, avendo la stessa reazione della prima volta.

La figlia segreta.Where stories live. Discover now