Cinquantottesimo capitolo

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Quando il preside tornò, con lui c'erano anche James e Lily. Carlisle li salutò cordiale e Winter poté notare la tensione che c'era tra i due uomini "Come vi dicevo, Winter sta ricordando quello che aveva rimosso, e vi chiedo di starle vicina e di darle quanto più aiuto possibile, e di non fare gli infantili. Ora, Winter parlando de torneo, come ti senti?" disse il vecchio preside ai due uomini e poi si rivolse a Winter. "Sono scossa, voglio scoprire chi ha messo il mio nome, ma sono in grado di affrontarlo" disse sincera e il preside le sorrise "Molto bene, ora la tua unica preoccupazione deve essere il ballo del ceppo" disse giovale e Winter arrossì. Poco dopo dovette salutare il padre, che non sarebbe andato via, ma che sarebbe stato al castello per poterla aiutare a ricordare. Winter così, partecipò alle lezioni della giornata, e pensò solo al ballo del ceppo, alla fine lei ora era single e non sapeva con chi andarci, per di più essendo uno die quattro campioni, doveva aprire le danze. Edward si avvicinò a lei a pranzo "Ehy piccola, ti vedo pensierosa" disse cogliendo la sua attenzione.

Winter gli sorrise e scosse il capo "Nulla di che, tranquillo" disse e lo sguardo di Winter si posò sul tavolo dei docenti, dove c'era anche suo padre Carlisle, che parlava con suo padre James, e quasi rise. Quella era una situazione piuttosto comica, ed Edward rise leggendole il pensiero "Quindi il ballo del ceppo eh" disse e Winter lo guardò male "Tu non devi leggere i miei pensieri" disse puntandogli il dito contro, ma con un sorriso che andava a tradire la sua espressione "Con chi ci vai?" chiese il ragazzo ridendo appena "Non lo so ancora" disse sincera e poi si concentro sul pranzo. Sapeva che aveva lo sguardo dei gemelli su di sè, e sapeva quanto indispettiti fossero della sua vicinanza con Edward, ma dovevano farsene una ragione, la sua scelta l'aveva presa. 

I giorni passavano in fretta, e senza nemmeno rendersene conto arrivò la sera del ballo del ceppo, Winter vedeva come le altre ragazze si affrettavano a prepararsi, mentre lei non sapeva con chi andare ne cosa mettere. Aveva aspettato fino all'ultimo con l'intenzione di non partecipare, ma il preside la convinse e ora si trovava a partecipare senza abito e senza partner. Mentre pensava a come risolvere, Hermione gli disse che Edward la stava aspettando fuori la sala grande. Winter andò incontro al ragazzo che aveva in mano un pacco grande ed uno più piccolo appoggiato su quello grande. "Ed" "Non ce tempo, qui ce un vestito e le scarpe, mi hanno mandato tutto Alice e Rosalie, preparati che il tuo accompagnatore ti aspetta" disse dandogli i due pacchi e poi andò via subito dopo avergli baciato la guancia. 

Winter, tornò in stanza e aprì il pacco, rimanendo sorpresa. Cacciò fuori il vestito più bello che avesse mai visto. Era lungo, in pizzo e di colore oro. Aveva una scollatura a cuore, era a maniche lunghe, anch'esse in pizzo, ma il tessuto era semi trasparente. Hermione la aiutò ad indossarlo e quando si vide allo specchio, si trovò bella, come mai prima d'ora. "Sei bellissima" disse la sua amica abbracciandola e poi si fece aiutare con il trucco e i capelli, che raccolse in uno chignon semi raccolto. Poi indossò le scarpe, bianche con tacco 12 cm. Insieme le sue scesero in sala comune, e a Winter non passò inosservato lo sguardo che i gemelli gli avevano rivolto, come se volessero mangiarla. Winter uscì dalla sala comune curiosa di sapere chi fosse il suo accompagnatore, e quando arrivò alle porte della sala grande, ancora chiuse, sorrise. "Papà" disse avvicinandosi a Carlisle, che era di una bellezza mozzafiato, e aveva ricevuto non pochi sguardi ammiccanti "Quindi sei tu il mio accompagnatore?" chiese e Carlisle sorrise "Si, ti dispiace?" chiese preoccupato che la ragazza si imbarazzasse "No affatto, non ce nulla di male" disse e strinse il braccio del padre. Non si era mai interessata delle opinioni altrui e non avrebbe iniziato quella sera. 

La musica partì, le porte si aprirono e Winter camminò decisa insieme al padre, giunti al centro della sala, iniziarono a ballare, e Winter si ricordò quando era solita ballare con il padre ed i suoi fratelli, e i suo piedi si mossero da soli, come se sapessero i passi "Hai ricordato qualcosa?" chiese suo padre facendola volteggiare "Si....noi abbiamo ballato spesso così, vero?" chiese e sorrise quando vide il padre annuire "Ricordi" sussurrò il padre e la figlia annuì, poi si strinse al padre e chiuse gli occhi per non scoppiare a piangere lì. La musica cessò e Carlise portò via la figlia dallo sguardo di tutti i presenti. "Papà...sono felice di star ricordando...ma fa male comprendere che sono ricordi sbiaditi, come se non li avessi vissuti realmente" disse trattenendo le lacrime "Piccola, non fare così, devi darti del tempo, ricorderai tutto, promesso" disse il padre stringendola dolcemente. Anche Carlilse soffriva, ma doveva essere forte per la figlia e riportarla dove apparteneva veramente.


La figlia segreta.Where stories live. Discover now