Quarantasettesimo capitolo.

510 23 0
                                    

Il giorno dopo, era il giorno in cui Winter avrebbe dimenticato la sua prima famiglia, la famiglia che l'aveva cresciuta dandogli amore e protezione, e che a causa di questa doveva dirgli addio. Si alzò e cercò di vestirsi lentamente, posticipando il tanto atteso momento. "Andrà tutto bene" gli diceva Hermione mentre l'aspettava "Lo so, tanto una volta fatto non ricorderò nulla di loro, e non soffrirò" rispose e finalmente finì di vestirsi. Insieme alla riccia scese in sala comune e vi trovò i gemelli che andarono ad abbracciarla. "Ci saremo tutti noi" disse George e poi andarono in Sala grande. Una volta lì notò che c'erano i professori, la sua famiglia e più distanti la famiglia Cullen, ignorò tutti e andò ad abbracciare il padre adottivo, che la strinse a sua volta "Andrà tutto bene, noi ti ricorderemo, e credimi é meglio così per tutti" disse baciandole poi la fronte, passò poi a stringere il resto della famiglia e infine toccò ad Edward. 

"Piccola, non piangere tra poco sarà tutto finito" le disse asciugandogli il viso e Winter si strinse a lui. Con Edward aveva un rapporto diverso dagli altri, lui le era stato vicino sempre, avevano un forte legame e quel legame stava per esser distrutto. "Quindi questo é un addio?" disse e li vide annuire. Poi si avvicinò il professore di Pozioni "Winter" la chiamò per nome, senza il solito tono burbero "E' il momento" aggiunse e la ragazza annuì. "Lo faremo qui?" chiese e il docente scosse la testa "No, nel mio ufficio" e così lo seguì nei sotterranei dopo aver salutato la famiglia. Una volta seduta nel suo ufficio, chiuse gli occhi e prese un respiro profondo. "Professore, prima di iniziare, posso chiederle perché lo sta facendo?" il docente la guardò "Perché i tuoi genitori si fidano di me, a chiedermelo é stato tuo padre, e ho accettato." "Grazie per aver risposto, e se se lo sta chiedendo, non la odio per aver avuto lei l'idea. Possiamo procedere" disse e il docente gli puntò contro la bacchetta. Tempo pochi secondi ed ogni ricordo con la famiglia Cullen vennero eliminati per sempre.

Alla fine il docente abbassò la bacchetta e attese che la ragazza si riprendesse "Cosa ci facciamo qui?" "Dovevo toglierti la punizione che ti avevo dato" inventò e la ragazza annuì "Grazie, posso andare ora?" chiese e il docente la lasciò andare. Winter tornò in sala grande e vide tutti fissarla "Come mai mi fissate tutti? Ho qualcosa che non va?" e i presenti capirono che era andato tutto per il meglio, e dei Cullen non c'era traccia. Lily scosse la testa e andò a stringerla "Nulla piccola, vieni avrai sicuramente fame" disse e Winter annuì. Si sedette al tavolo e guardò i posti vuoti avendo una strana sensazione "Cosa guardi piccola?" gli chiese il padre seduto accanto "Perché sono convinta che li c'era seduto qualcuno?" chiese indicando le sedie dove i Cullen si erano seduti quella mattina, il padre la guardò e sorrise "Non é che hai qualche amico immaginario?" scherzò e Winter rise "Sono cresciuta per quello papà" e non si toccò più l'argomento. 

A fine colazione, i due gemelli la presero per mano e la portarono sulle sponde del lago nero "Cosa ci facciamo qui?" chiese ai due "Stiamo un po' insieme ti va?" e la ragazza annuì, per tutta la giornata ebbe la sensazione che ognuno di loro volesse starle vicino, ma non capiva il motivo, ma gli andò bene a chi dispiaceva avere tutte le attenzioni? Di certo non a lei. Il resto delle vacanze passò tranquillo, e l'anno scolastico riprese ed il castello si riempì di nuovo di studenti di tutte le età. Le lezioni ripresero e Winter -non solo- notò che il docente di pozioni non la umiliasse più, certo a volte lo faceva, ma non con la stessa frequenza di prima, e non si lamentò mica eh. Al castello tornò anche Draco, che dopo il 25 era andato con la madre da zia Andromeda e quando Winter lo vide in sala grande, andò da lui "Bentornato" disse e il biondo le sorrise. Dopo la cena, andarono a fare una passeggiata. "Allora, com'é tua zia?" "Simpatica, somiglia a mia zia Bella, ma meno spaventosa ecco." rispose e Winter sorrise "Quante cose sono successe eh" disse la ragazza poggiando la testa sulla sua spalla "Tante, e ci mancano ancora quattro anni" "Che pessimista, forse l'anno prossimo andrà meglio dai" e lo spinse giocosamente. Prima del coprifuoco tornarono al castello e si divisero.

La figlia segreta.Where stories live. Discover now