Ventiduesimo capitolo

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Il giorno dopo Winter si svegliò con un forte mal di testa, si mise seduta al centro del letto e guardò l'orario dalla sveglia che aveva sul comodino. Erano le dieci, sbadigliò, scese dal letto indossando le pantofole e uscì dalla stanza. Scese le scale e andò in cucina dove trovò la sua famiglia seduta al tavolo, aveva ancora gli occhi mezzi chiusi e andò dritta verso il frigorifero, non notando altre presenze al tavolo, prese la brocca dell'acqua e un bicchiere.

"Mamma, cosa ce per colazione?" - si stropicciò gli occhi e si girò verso la tavola bevendo l'acqua. Quando incrociò lo sguardo dei due gemelli, sputò l'acqua e tossì. James si avvicino ridendo e l'aiuto. Gli altri scoppiarono a ridere.

"Stai bene?" -le chiese mentre finiva di tossire. "Papà, mi spieghi cos'hai messo nei peperoni ieri?" -chiese al padre "Perché?" -chiese il padre ridendo "perché ho le allucinazioni" -e si scompigliò i capelli, stava ancora dormendo e non capiva cosa stesse dicendo o facendo. 

"Non ho messo nulla nei peperoni, non stai avendo le allucinazioni. Ma prima vai a lavarti il viso così ti svegli per bene" - le consigliò mentre puliva il pavimento, Winter annuì e uscì dalla cucina, ancora mezza addormentata -evitò due volte di sbattere la testa al muro- ed entrò nel bagno che stava in salone. Si sciacquo il viso, mentre sentiva delle risate in sottofondo. Quando fu davvero sveglia, capì ciò ce aveva fatto e si vergognò. SI sedette a terra con le mani sul viso. Che figura che aveva fatto, i gemelli stavano realmente di là in cucina non l'aveva immaginato e l'avevano vista nel peggiore dei suoi mood.

Decise che sarebbe rimasta chiusa in bagno a vita, troppo imbarazzata per uscire e affrontare i loro sguardi, si diede della stupida e saltò sul posto quando sentì il bussare alla porta. "Sei viva?" -le chiese ridendo Sirius, sicuramente si stava divertendo come un bambino al luna park, pensò mentre si alzava da terra. "No, sono morta e ti sta parlando il suo fantasma" -ed aprì la porta guardandolo. Sì, si stava decisamente divertendo. "Ma che bel fantasma" -e la prese a sacco di patate entrando in cucina. "Ecco il fantasmino" -e la mise seduta sulla sedia, proprio accanto ai gemelli.

"Okay, ora che avete riso di me, vi voglio dire che capita a tutti di essere mezzi rincoglioniti la mattina e fare figuracce" -disse evitando di guardare i gemelli e salutò Ron, che stava ancora ridendo. "Dovevi vederti, credimi non ho mai riso così tanto." -le disse a mo' di saluto e venne guardato male. La madre gli mise poi davanti un piatto con dei pancake. "Grazie mamma" -e prese a mangiare, sentiva gli sguardi dei gemelli e provò a non arrossire. Prese poi del latte, e mentre lo stava bevendo, sentì la mano di Fred appoggiarsi sul ginocchio e tossì di nuovo. 

"Ma andiamo oggi qualcuno ce l'ha con me" -e un altra ondata di risate riempì la cucina.  George le passò il fazzoletto e si pulì le labbra. "Comunque, ancora non ci hai salutato" -le fece notare quest'ultimo. "E non vi siete accorti che lo sto facendo di proposito mentre annego nell'imbarazzo?" -disse prima di pensare e si diede dell'idiota. Annegare nell'imbarazzo, lo aveva detto davvero. 

"Ah si?" -rise Fred e l'abbracciò. "Ehy non ho detto che potevi farlo, spazio vitale" -e provò a staccarsi, ma la presa era ferrea. "Abbiamo superato già quella fase." -e la lasciò andare mentre la ragazza arrossiva. "Comunque, cosa ci fate qui?" -chiese mentre guardava male Sirius, il padre ed il fratello che stavano ancora ridendo. "Staremo per un po' qui, non ti dispiace spero" -scherzò George e la ragazza annuì. "Ed io che speravo di non vedervi fino a settembre" -sospirò fintamente e li guardò. "Domanda più idiota non potevate fare, come può dispiacermi avervi qui?" -chiese retorica e finì la colazione. Si alzò poi per posare la tazza e il piatto nel lavandino, evitando di guardarli imbarazzandosi di nuovo, era molto più facile al castello.

"Comunque, io e papà oggi andiamo a fare la spesa e con noi vengono Harry e Ron, tu resterai qui." -la informò la madre e Winter annuì "Resteranno anche gli zii?" -chiese mentre lavava la tazza "No, devono andare a controllare che i lavori della loro casa stiano andando bene" -la informò il padre, e Winter annuì per poi riflettere, sarebbe stata sola con i gemelli, la riflessione la colpì e quasi fece cadere la tazza. "Va bene" -e continuò come se nulla fosse. "Tu fai la padrona di casa e fai vedere la stanza ai gemelli, e quella di fonte alla tua" -continuò Sirius prendendola in giro. La ragazza notò il tono che aveva usato e si voltò verso l'uomo. "Ti stai divertendo vero" -chiese e l'uomo annuì trovandosi poi dopo il panno bagnato sul viso. "Ora vediamo se ridi" -ma quel gesto le costò una corsa per il soggiorno per evitare che lo zio la potesse bagnare con il bicchiere d'acqua. 

La figlia segreta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora