Ventinovesimo capitolo

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La ragazza si alzò dal divano "Io vado a dormire, ci vediamo domani" -baciò la guancia del fratello e quella dei gemelli andando poi nella sua stanza. Si tolse la divisa e si infilò il pigiama mettendosi sotto le coperte. Aveva scritto alla signora Weasley e non era stata educata. Attendeva solo una sua risposta.

Il giorno dopo, si vestì e scese in sala comune, era vuota, così uscì dal dormitorio e andò in sala grande, trovando soltanto i professori e si avvicinò ai suoi genitori, e si sedette sulle gambe di Sirius, che l'abbracciò. "Buongiorno, mamma, papà dopo possiamo parlare?" -chiese ai genitori mentre lo zio gli accarezzava i capelli. I genitori annuirono e scese da Sirius andando al suo tavolo, aveva un piano per mettere fine a tutta quella situazione. Si sedette e mentre preparava il piatto per la colazione, accanto a lei si sedette Malfoy. 

"Cosa ci fai qui?" -chiese senza alzare lo sguardo dal piatto. "Parlare con te, in privato" -gl rispose guardandola. "Puoi dirlo anche qui, non ce ancora nessuno." "Non ti fidi a stare sola con me? Cosa ce, paura che potresti tradire i tuoi gemelli?" -la prese in giro e Winter lo guardò. "Sai Malfoy, questo coltello se non vai via lo userò per fare altro." -e sorridendo gli indicò il coltello con cui stava spalmando il burro. "Ti piace farlo violento. Comunque giù le armi, visto che l'anno scorso ti ho dato il tormento, voglio almeno in parte aiutarti." -rispose ridendo. Winter sbuffò, e mise il panino con burro e marmellata in un tovagliolo "Andiamo a parlare allora" -e si alzò uscendo dalla sala insieme al biondino, che sorrideva soddisfatto. 

La portò poco lontano dalla sala grande e si fermarono. "So qualcosa che potrebbe interessare te e Potter su Minus. Il tipo che ha venduto i tuo genitori. Comunque ha contattato mio padre, si vedranno questa settimana al Malfoy Manor. Non dovrei dirtelo, ma sa dove si trova l'oscuro." -disse alla ragazza a bassa voce. Winter spalancò gli occhi e vide che il corridoio si stava affollando di gente, così lo prese e lo portò alle serre, luogo dove nessuno andava se non a lezione. "Mi stai dicendo che Minus é in contatto con quel bastardo e che vedrà tuo padre? Posso fidarmi?" -chiese insospettita. "Si, prendi questa lettera, sta scritto tutto." -e gli passò una lettera, che WInter lesse e mise in tasca. "Perché lo fai?" "Perché voglio rimediare a ciò che ho fatto l'anno scorso e perché tu mi piaci da un anno" -confessò e Winter lo guardò. "Quindi avevo ragione a giugno, facevi tutto quello per gelosia?" "Si, ma ora che ti ho detto questo sto apposto con la coscienza e addio" -e andò via. 

Winter lo lasciò andare e si sedette sulla panchina per rileggere la lettera, era in codice ma poteva farla vedere ai genitori che ne avrebbero capito di più. La nascose e tornò al castello, dove trovò due incazzati gemelli. "Ti hanno visto allontanarti con Malfoy, che voleva?" "Nulla, mi voleva dare una cosa che mi serve per una ricerca, un segno di pace" -spiegò senza approfondire e andò a sedersi. "Nient'altro?" -chiese George, geloso. "Niente di più" -gli sorrise. Quando si sedette, guardò Harry. "Dopo ti devo parlare" -gli mimò con le labbra e il fratello annuì, i gemelli si insospettirono sempre di più.

Quando anche Harry fin' la colazione, i due fratelli uscirono dalla sala grande e andarono nell'aula di difesa. Una volta dentro, Winter gli spiegò tutto e gli mostrò la lettera. "Quindi, Minus é la causa di tutto, dobbiamo dirlo ai nostri genitori, e forse quel diario che ti ha reso nervosa e portato al quasi suicidio l'avrà mandato lui." "Harry, il libro non mi ha influenzato, io volevo morire, l'avrei fatto anche senza libro. Non ero condizionata da esso." -spiegò mentre si sedeva. Harry si sedette al suo fianco e gli prese la mano. "Quali sono stati i motivi per cui l'hai fatto?" "Lo stress, il non sentirmi a mio agio, tanti fattori. Alcune volte senti l'esigenza di andare via, di scappare ed io in quello sono brava, e l'unica via d'uscita per smettere di stare male era la morte, ma a quanto pare non era la mia ora." -e appoggiò la testa sulla sua spalla. "Quando ti sentirai di nuovo persa, vieni da me, ti aiuterò sempre" -e l'abbracciò. 

I due attesero che il padre e gli zii entrassero in aula e si avvicinarono, mentre il quarto anno dei grifondoro e serpeverde entrava in aula. "Papà, devi assolutamente leggere questa lettera." -e WInter gli passò la lettera, il padre l'aprì e la lesse insieme ai suoi amici. "Quel bastardo, come l'hai avuta?" -chiese Sirius alla ragazza. "Malfoy, stamattina mi ha voluto parlare e mi ha detto che Minus é in contatto con suo padre e si vedranno, inoltre Minus é la causa per cui Voldemort é tornato e probabilmente la persona che mi ha spedito il diario" -spiegò e il padre annuì. "Grazie piccola, ora andate a lezione, ne parlerò con il preside e con la mamma." -li abbracciò  e i due andarono via, ma prima Winter salutò i due gemelli. 

Andarono in aula di trasfigurazione e presero posto scusandosi per il ritardo. La mattinata scorre lenta, tra una lezione di trasfigurazione e due ore di pozioni, Winter poté finalmente lasciare lo zaino in camera e riposarsi. Scese in sala comune e ci trovò i gemelli. "Ehy" -li salutò e abbracciò i due. "Andiamo in camera" -Fred la prese in braccio e la portò nella stanza, appoggiandola poi sul letto. "A cosa devo questo atteggiamento?" -chiese divertita. "Siamo molto molto gelosi che sei stata con Malfoy, soli." -iniziò George stendendosi al suo fianco e accarezzandole i capelli. "E abbiamo pensato di fartela pagare, vero George?" -e Fred una volta sul letto accarezzò la gamba della ragazza, che stava iniziando a sentire caldo. "Gelosi eh, ora sapete come mi sono sentita io" -e rise divertita mentre i due la guardavano seri.

Poi, Fred prese a baciare il suo collo, mentre George si mise su di lei e iniziò a baciarla, Winter chiuse gli occhi e si lasciò coccolare come piaceva a lei. Sentì la mano di Fred scorrere lungo le sue gambe e la lingua di George che accarezzava la sua, quanto desiderò avere la giusta età per farci l'amore. A quel pensiero arrossì e gli scappò un ansimo che fece ridere di poco i due ragazzi. "Qualcuno qui é impaziente" "E colpa vostra, giocate sporco." -li accusò mentre si sedeva sulla pancia di George e si stendeva per baciarlo, mentre accarezzava con una mano -messa sotto la maglia- la pancia e il petto di Fred. George, portò le mani su i suoi fianchi e ricambiò il bacio, ci sapeva fare eccome. "Adesso chi gioca sporco sei tu" -disse Fred baciandole il collo e lasciando un piccolissimo morso. "Una volta ciascuno non fa male no?" -sussurrò a Fred prima di baciarlo, mentre accarezzava le labbra di George. 

I tre continuarono a coccolarsi tutto il pomeriggio, senza volersi staccare. Winter, soddisfatta delle coccole ricevute, si mise a pancia in giù e lasciò che i due gemelli la strinsero. "Comunque é stato gentile Draco, oggi" -li provocò e scoppiò a ridere non appena li vide guardarla seria. "Ora siamo passati ai nomi?" -chiese Fred accarezzandole la schiena. "Si, si chiama educazione" -continuò a prenderli in giro fino a che si addormentò stretta tra le loro braccia.

"Felice Fred?" "Felice George" e i due fratelli risero prima di tornare a stringere la loro ragazza. "Che strana la vita eh, mai avrei pensato di condividere con te anche la ragazza" "E ti dispiace Freddie?" "No, preferisco te che qualcun altro" "Come siamo sentimentali" -lo prese in giro George ridendo. "E colpa sua" -indicò la ragazza che stava dormendo, Fred. "La nostra piccola combina guai" e risero. "Sono felice, davvero." "A chi lo dici, Fred" e i due si addormentarono. 

La figlia segreta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora